I PACCHI DI EROS

| 11 Aprile 2015 | 1 Comment

(m.v.)______Il 28 gennaio scorso una signora leccese, dopo aver conosciuto casualmente un certo Eros, accetta la proposta allettante avanzata da quest’ultimo di acquistare un cellulare Iphone 6 nuovo, al prezzo di 250 euro. A dire del venditore, vi era anche lo scontrino, per avvalorare la circostanza che non fosse rubato. I due si accordano di vedersi successivamente in via Sozy Carafa a casa del venditore il quale, sceso in strada, prelevava la somma pattuita facendo aspettare per strada la signora per il tempo strettamente necessario a salire a casa per prendere il cellulare.

La donna aspetta a lungo citofonando più volte, finchè al citofono non risponde la madre del truffatore, che gli intima di andarsene e non arrecare più disturbo, poiché il figlio era invalido civile .

Nei giorni successivi la signora prova più volte a contattare il truffatore che alla fine gli dà appuntamento in P.zza Rudiae, ma non si presenta . Solo a quel punto la donna si decide a sporgere denuncia.

Il 6 marzo un’altra donna si è recata all’ufficio denunce della Questura denunciando un’analoga truffa. Questa volta, la nuova vittima aveva contatto Eros tramite Facebook,  dove le veniva proposto l’acquisto di un Iphone 6 al pezzo di 350 euro, e di alcuni televisori da 42 pollici al prezzo di €250,00 cadauno con certificato di garanzia. Ma visto il disinteresse per questo tipo di prodotto, il truffatore dava appuntamento per la vendita dell’Iphone 6.

Sul luogo dell’incontro l’uomo prelevava la somma ed entrava in un portone a casa di un amico che, a suo dire, doveva consegnargli il telefono e non vi usciva più, né rispondeva al telefono.

L’8 marzo, sempre lo stesso truffatore si è presentato in un bar nei pressi di viale Otranto, proponendo l’acquisto di uno smartphone I phone 6, dichiarando di avere lo scontrino e che il telefono era di un suo amico che aveva necessità di venderlo. Anche in questo caso, con il probabile acquirente si reca davanti a quella che a suo dire era l’abitazione del proprietario del telefono. Ancora una volta dopo aver preso il denaro entrava nel portone senza più uscire.

Il 14 marzo, lo stesso truffatore agganciava su Facebook un ‘altra vittima, questa volta proponeva la vendita di uno smartphone e di un computer portatile della Apple per la somma di 400 euro, analogamente dava appuntamento all’acquirente davanti ad un’abitazione, prelevava la somma, entrava nel portone e non vi usciva più.

Alle denunce raccolte si aggiunge un intervento effettuato da una volante il 14 febbraio, in P.zza S.Oronzo dove il richiedente sosteneva di essere stato truffato da un certo Eros che gli aveva promesso un cellulare I phone al prezzo di 500 euro e dopo averglielo mostrato, prelevava il danaro e fuggiva in direzione del castello Carlo V, facendo perdere le proprie tracce.

Dopo un’attività d’indagine, il personale della sezione volanti ha individuato l’autore delle truffe, un leccese venticinquenne, che è stato riconosciuto senza ombra di dubbio dai denuncianti attraverso individuazione fotografica e è stato quindi denunciato in stato di libertà.

 

 

 

 

 

 

Category: Cronaca

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Comments (1)

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  1. redazione ha detto:

    ” Se si fessa statte a casa toa”, così dicevano i nostri nonni quando uno si faceva turlupinare acquistando patacche fatte passare per oggetti di valore.
    Oggi con la rete che è in tutte le case, quel proverbio non è esaustivo, perchè c’è la possibilità di essere truffati anche restando nella propria casa.

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