LA CGIL HA CONTINUATO A GALLIPOLI LA CAMPAGNA SULLE MALATTIE PROFESSIONALI DEI PESCATORI

| 18 Aprile 2015 | 0 Comments

Dall’ ufficio stampa della CGIL provinciale riceviamo e volentieri pubblichiamo______

“E’ ripartita oggi a Gallipoli (nella foto), con il Progetto Pesca della Flai Cgil, la Campagna sulle malattie professionali nella pesca.

Una campagna che la Flai, insieme all’Inca, sta portando avanti anche per creare una casistica sulle malattie professionali nel settore della pesca e il riconoscimento di una tabellazione delle malattie per danno correlato in questo settore. Settore che fino a oggi risulta scoperto da questa tutela, a differenza di altri come l’industria, l’agricoltura, i servizi.

Proprio nel 2014, tra l’altro, si è conclusa ed è stata presentata in Parlamento la raccolta firme della Flai Cgil per l’applicazione, anche nel settore della pesca, del Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (decreto legislativo 81/2008) affinché i lavoratori della pesca abbiano riconosciute le stesse tutele degli altri lavoratori dei settori produttivi.

Il Porto di Gallipoli è stato scelto come luogo simbolo per la Giornata nazionale sulle malattie professionali dei pescatori con un’iniziativa che prevede l’allestimento di un’area con camper attrezzati e un gazebo sulla banchina del Porto gallipolino, con la presenza della Flai Cgil e dei medici del patronato INCA.

Durante la mattinata, dalle 9 alle 12.30, i medici specializzati dell’Inca hanno effettuato visite gratuite ai pescatori e il Sindacato ha svolto attività di informazione e di indagine.

Sono stati somministrati i questionari, elaborati in modo specifico e collegato all’attività lavorativa che consentiranno un’indagine “in presa diretta”. Attraverso questa indagine si intende fare uno screening sempre più dettagliato con l’obiettivo di arrivare al riconoscimento delle malattie professionali per i lavoratori della pesca.

I primi dati emersi a Lecce e in Puglia.

La salute e la sicurezza nel lavoro della pesca sono diritti molto spesso non tutelati. Oltre all’assoluto rispetto della sostenibilità ambientale e della difesa della risorsa marina, affinché la pesca possa continuare a garantire reddito e occupazione nel nostro Paese, è necessario sensibilizzare le piccole imprese e i lavoratori del settore al diritto di lavorare in sicurezza.

A Lecce, come nel resto della Puglia, la campagna FLAI-INCA per le malattie professionali nella pesca è iniziato nel 2012 con la somministrazione di numerosi questionari ai lavoratori della pesca.

In Puglia, nel 2014, sono stati somministrati 620 questionari, di cui 110 in provincia di Lecce.

Secondo quanto emerso a seguito delle visite e dei questionari compilati dai pescatori in questi anni, si tratta di persone che hanno quasi sempre una lunga storia lavorativa. In genere questi lavoratori hanno iniziato l’attività appena raggiunta l’età prevista dalla legge e, nel caso della piccola pesca (quella più sviluppata nell’area salentina), l’inizio dell’attività lavorativa è da riportare addirittura all’età scolare di 8-10 anni.

Nella realtà pugliese, a differenza di altre regioni, minore è la presenza di lavoratori in età pensionabile e pochi sono anche i soggetti giovani compresi nella fascia di età 20/30 anni: la fascia di età prevalente è tra i 40 e i 60 anni.

Le malattie professionali più frequentemente riscontrate in provincia di Lecce sono nel settore della piccola pesca.

Nel Salento (ultimo dato disponibile 2012), su 47 lavoratori sottoposti a visite, risultano significativamente presenti problemi di salute legati al rachide sia lombo-sacrale che cervicale, anche con ernie discali (17 i casi di lombalgie, di cui 4 in soggetti portatori di ernia discale).

12 lavoratori segnalano problemi di udito – ipoacusie.

Oggetto di approfondimento deve essere la ripetuta segnalazione di problemi respiratori quali tosse e naso chiuso per verificare la possibile origine allergica.

Inoltre è stato riscontrato, più di un caso di tendinopatia del sovraspinoso delle spalle, disturbo a carico delle mani con tendinopatie flessori delle dita, peraltro riconosciuti ed indennizzati dall’Inail. Qualcuno lamenta disturbi a carico delle ginocchia.

Durante i mesi più caldi, sono stati segnalati due casi di dermatosi cronica delle superfici cutanee foto esposte, anche questi indennizzati dall’Inail.

I lavoratori del settore pesca possono essere tutelati dagli infortuni sul lavoro, ed è importante che siano correttamente informati su questo.

I lavoratori della pesca che si sono rivolti al Patronato Inca della provincia di Lecce, nel solo anno 2014, hanno ottenuto prestazioni Inail per un importo complessivo di 15.718,11 euro, quale risarcimento dei danni provocati dal loro lavoro, somma che nel 2015, solo nei primi tre mesi del 2015 è già stata superata. Il servizio dell’Inca ai pescatori, come tutti gli altri servizi del patronato, è gratuito.

Hanno partecipato all’iniziativa del 18 aprile a Gallipoli, tra gli altri: Sara Palazzoli, Segretaria FLAI nazionale e il dottor Marco Bottazzi, Specialista in Medicina del Lavoro e coordinatore Inca nazionale.

Sono stati inoltre presenti: i medici convenzionati con Inca Puglia e Inca Lecce; le Segreterie Flai Puglia e Flai Lecce; i responsabili regionali e provinciali Inca”.

 

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