IL FOLLE ABBATTIMENTO DEGLI ULIVI DI TREPUZZI PER FAR POSTO A UNA ROTATORIA / IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA RIVENDICA IL MISFATTO, IL SINDACO INSORGE E OTTIENE IL BLOCCO FINO A DOMANI: ALLA FINE IL BUON SENSO RIUSCIRA’ A PREVALERE?

| 4 Giugno 2015 | 0 Comments

di Tonio Leuci______

Come leccecronaca.it ha segnalato tempestivamente, lanciando l’ allarme, lunedì scorso tutti gli automobilisti che passavano sulla statale SS7 – all’incrocio tra Trepuzzi, Campi, Novoli – hanno assistito ad una scena sconcertante: l’abbattimento di ulivi secolari o di almeno cinquant’anni. Tutti si sono interrogati, nello sconcerto generale, su chi fosse il mandante e quale fosse il motivo di una tale barbarie.

Diffusasi la notizia, sul posto sono arrivate decine di manifestanti appartentenenti a gruppi ambientalisti, e movimenti e comitati contro l’abbattimento degli alberi. Ricadendo le piante in agro di Trepuzzi e nel putiferio generale, si è pensato erroneamente che l’ordine di abbattimento fosse partito dal primo cittadino Oronzo Valzano, il quale, in verità, era all’oscuro di quanto stesse accadendo. L’opera, in realtà, nonostante ricada in territorio comunale, è finanziata dalla Provincia di Lecce e prevede la realizzazione di una rotatoria stradale, progettata per la pericolosità di quel tratto stradale.

A riguardo il presidente Antonio Gabellone ha fatto sapere che “la Provincia sta operando in linea con le prescrizioni imposte in merito dalla Regione Puglia che ha emesso il Decreto di espianto degli ulivi ricadenti nell’area interessata dai lavori, in data 19 marzo 2015. L’abbattimento delle piante in questione inoltre è in linea con il piano per combattere l’emergenza xylella. Trattandosi di alberi ricadenti nella zona a rischio di propagazione dell’epidemia di Xylella – scrive Gabellone la Provincia ha avviato le procedure imposte dal Decreto Regionale, secondo quanto previsto dalle linee guida appositamente emesse dal Commissario delegato.

L’intervento della Provincia, finanziato con fondi regionali destinati all’incremento della sicurezza stradale, mira alla risoluzione di un annoso problema e prevede di raccordare con un’unica intersezione la SS 7 Ter con le direttrici provinciali per Trepuzzi e per Novoli, per diminuire pericolosità stradale e prevenire le incidentalità”.

E infatti Eleonora Ciminiello, del comitato per la difesa degli ulivi di Trepuzzi, tiene a sottolineare che: “una rotatoria, in quel punto, serve davvero. Perché delle persone sono morte in incidenti in auto avvenuti proprio lì, su quella strada pericolosa. “Però -chiede- perché prevedere un’opera di 70 metri di diametro? Non siamo nè a Londra nè a New York, sarebbe bastata una piccola rotatoria “di paese”. Questa, invece, presuppone che vengano “uccisi” 216 alberi”.

Inoltre quegli ulivi non erano malati. Lo afferma oltre a Eleonora Ciminiello anche l’assessore comunale all’ambiente e territorio, Giancarlo Florio, che sulla pagina di un gruppo chiuso di Facebook, lunedì ha scritto: “Il Comune sapeva dell’intenzione della Regione di distruggere gli ulivi dei terreni interessati alla rotatoria (era una prescrizione dell’ufficio dell’agricoltura all’autorizzazione chiesta dalla provincia per l’espianto degli alberi), motivandola con il divieto all’impianto. Avevamo ufficialmente contestato tale FOLLE prescrizione (allargando i destinatari della nostra missiva) perché la ritenevamo inutile e facilmente superabile con il parere dell’ufficio fitosanitario, manifestando peraltro l’intenzione di reimpiantarli in altre aree (in particolare per gli ulivi secolari) quale ad esempio l’area intorno al campo Vittorio. Ufficiosamente ci avevano detto che la cosa era fattibile ma poi io personalmente non ho più avuto notizie dirette fino a stamattina”.

Sconcertato e per nulla arreso si dice anche il sindaco di Trepuzzi Oronzo Valzano, che proprio ieri mattina ha ottenuto un incontro con gli uffici tecnici della Provincia di Lecce e della Regione Puglia per ricevere spiegazioni sull’eradicazione di quaranta ulivi, tra i quali alcuni secolari e gli altri di oltre cinquant’anni. In realtà tutti sapevano della realizzazione dell’opera, anche il proprietario del terreno esprropriato, ma nessuno era a conoscenza della data dell’inizio dei lavori e tantomeno della sorte degli ulivi. Bisogna inoltre sottolineare che già nel settembre 2012 durante la conferenza dei servizi fra enti appaltanti e comuni interessati, il Comune di Trepuzzi fece presente che si sarebbero dovuti salvare quanti più alberi possibile, espiantandoli e ricollocandoli in altre zone del territorio comunale.

Cosi il sindaco Oronzo Valzano: “Non mi spiego come gli enti appaltanti abbiano potuto procedere senza informare delle nuove decisioni prese controcorrente rispetto a quanto deliberato in precedenza, così ho chiesto e ottenuto che i lavori vengano sospesi fino a venerdì, mentre in questi giorni gli uffici provinciali e regionali incaricati dei lavori di abbattimento di altri 170 ulivi, valuteranno le proposte fatte dal Comune al fine di salvare e salvaguardare quanti più alberi possibile.

Abbiamo trovato disponibilità sia dalla Provincia che dalla Regione, affinché si possa trovare una soluzione accettabile alla questione e al momento sono al vaglio alcune proposte presentate dal nostro Comune. La situazione non è semplice, perché alle leggi nazionali e regionali che regolamentano il reimpianto l’abbattimento per la costruzione di opere pubbliche, si aggiungono i divieti europei al reimpianto degli ulivi a causa dell’epidemia di Xylella. Da parte nostra c’è l’assoluta e ferma volontà a fare il possibile per salvare questi ulivi, pur restando la necessità di mettere in sicurezza quel tratto di strada, che troppo sangue ha visto in questi anni”.

Si spera che gli altri 170 ulivi “condannati” non vengano “uccisi” e che alla fine prevalga il buon senso. L’ulivo è il simbolo per eccellenza del nostro Salento, radicato nella nostra terra da tempi immemorabili. Fa parte della nostra storia, della nostra tradizione e della nostra cultura: l’uomo non riesca a distruggere ciò che la natura ha donato e che nemmeno le guerre e le intemperie sono riusciti a distruggere.

 

 

Category: Cronaca

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