LA POLIZIA MUNICIPALE DI LECCE SI DOTA DELL’ ETILOMETRO E LO USA SUBITO. MA DIMENTICA L’ IGIENE

| 6 Giugno 2015 | 0 Comments

(Rdl)______Dobbiamo al presidente dell’ associazione ‘Sportello dei diritti’, Giovanni D’ Agata, sempre talmente attento a tutto quello che avviene vicino e lontano, per valutarlo nell’ ottica dell’ interesse dei cittadini, da arrivare spesso per primo su tutti i fronti, anche quelli dell’ informazione, quest’ altra segnalazione, che riprendiamo con un po’ di invidia giornalistica nei confronti dell’ autore.

Dato a…Giovanni quel che è di Giovanni, specifichiamo che indubbiamente la sicurezza stradale è importantissima e prioritaria, ma lo sono pure le garanzie previste dalle normative a tutela degli automobilisti.

Detto ciò, ben venga l’etilometro anche in dotazione alla Polizia Locale, oltre alle forze dell’ ordine, se serve ad imprimere una svolta contro l’abuso di alcol alla guida (nella foto d’ archivio, un’ immagine di repertorio). Tuttavia i metodi usati per la rilevazione del tasso alcolemico devono rispettare non solo norme e regolamenti, ma non devono mettere a repentaglio l’igiene personale di chi si sottopone spontaneamente all’esame in questione.

Ieri sera a Lecce il furgone e una pattuglia della Polizia Municipale si sono appostati nel bel mezzo di via Taranto, importante arteria cittadina anche per la presenza di numerosi locali e ritrovi frequentati da ogni tipo di pubblico, specie per quanto riguarda la presenza di ristoranti e trattorie, per testare il nuovo etilometro elettronico da poco acquistato dall’amministrazione cittadina: strada ideale, quindi, per “beccare” gli automobilisti che superano i rigidi livelli previsti dal codice della strada in materia.

Ma lo strumento utilizzato ha lasciato non poche perplessità a chi è stato effettuato il test.  Si tratta, infatti, di uno stretto cilindro giallo. L’ agente di turno intimava all’ automobilista di soffiarvi dentro, con il tacito invito ad evitare di appoggiarvi le labbra. Cosa praticamente impossibile, perchè la forma dell’oggetto e la scelta di far soffiare all’interno dell’abitacolo, tra finestrino e strada, nei fatti, spingeva uno dopo l’altro gli automobilisti proprio ad appoggiare le labbra: e l’ imboccatura non prevede ausili “usa e getta”, bensì un cono nero fisso.

Tra tanti modelli di alcoltest in dotazione delle forze di polizia stradale, doveva essere acquistato proprio quello che garantisce meno l’igiene?

Il Comando di Polizia Municipale del capoluogo dovrebbe trovare al più presto. un’alternativa che rispetti l’igiene personale di chi si sottopone alla verifica del tasso alcolemico.

 

 

Category: Cronaca

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