LA PROTESTA DI ‘FRATELLI D’ ITALIA’ / LA REGIONE REINTRODUCE I CONTRIBUTI PER I CONSORZI DI BONIFICA

| 7 Luglio 2015 | 3 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Melissano il dirigente nazionale di ‘Fratelli d’ Italia’ Roverto Tundo ci scrive______

E’ noto a tutti che l’agricoltura salentina sta subendo un grave danno economico per la diffusione della Xylella Fastidiosa che, oltre a provocare il disseccamento degli ulivi, impedisce alle piante di fare frutti tanto che, nell’annata agraria 2013/2014, è stato prodotto il 50% di olio in meno. A ciò si aggiunga l’introduzione dell’IMU agricola che ha ulteriormente tassato le aziende agricole.
Come se non bastasse, in questi giorni stanno arrivando gli Avvisi di pagamento emessi dai Consorzi di Bonifica. Dopo dieci anni, ritorna l’odiata tassa. Giusto il tempo di votare per le regionali ed ecco arrivare la nuova stangata, decisa con delibera della Giunta Regionale n. 1149 del 18 giugno 2013.

La Regione Puglia ha deciso la re – immissione delle cartelle a carico degli agricoltori in assenza di una riforma strutturale e, quindi, di certezze sul fatto che i Consorzi saranno in grado di erogare quei servizi per cui si chiede agli agricoltori di pagare. Insomma si ripete quanto già visto negli anni scorsi! Il “mondo agricolo” protesta per l’inutilità di una tassa perché non si vedono i benefici promessi dai Consorzi.

Questo “contributo” viene percepito come una rapina, un furto; al contrario di altre tasse che, per quanto esose, sono corrisposte per dei servizi che si ricevono.
Il contributo di bonifica grava su tutti gli immobili, terreni, fabbricati, opifici. A carico dei contribuenti del Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi, ad esempio, gravano “tasse” per i tributi 630 (contributo di bonifica) e 648 (contributo di manutenzione per gli impianti di irrigazione) per oltre 3 milioni e centomila euro, che contribuiscono a svuotare le tasche degli agricoltori.
Qualcuno, alla Regione Puglia, ne vuole parlare oppure dobbiamo continuare ad occuparci dei giochini di Emiliano con il Movimento 5 Stelle?

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (3)

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  1. ERIO CONGEDO ha detto:

    ERIO CONGEDO
    Il consigliere regionale di ‘Oltre con Fitto’ interviene sulla vicenda______

    “La valanga di cartelle di pagamento che in queste ore stanno giungendo da parte dei consorzi di bonifica del Salento nelle case di tanti proprietari di terreni rinnova la validità del vecchio adagio ‘passata la festa, gabbato il Santo’.
    La fine della campagna elettorale, evidentemente, ha dato la stura a un nuovo, inopportuno, balzello. A fronte del quale, purtroppo, l’agricoltura pugliese continua a restare sprovvista di servizi da parte della Regione.
    Insomma, gli avvisi sono una beffa che si aggiunge ai ritardi del Piano di Sviluppo Rurale, alla sciagura della Xylella e al relativo blocco delle movimentazioni che sta ingessando un settore cruciale per l’economia regionale, alla mancanza, di fatto, di un assessore al ramo nelle nomine di Emiliano per la nuova giunta, stante la prevedibilissima rinuncia della prescelta tra le file del M5S, e quindi di un interlocutore necessario in questa fase.
    Peraltro, domani a Bruxelles verranno prese importanti decisioni sul problema Xylella, che probabilmente saranno di nuovo abbastanza punitive per la Puglia. All’incontro dovrebbe teoricamente presenziare l’assessore regionale all’Agricoltura, sul quale però non c’è alcuna certezza. Sarebbe fondamentale partecipare per non lasciare che le decisioni vengano prese dai tecno-burocrati e poi per non lagnarsi il giorno dopo delle misure adottate.
    Basta tergiversare, occorre mettersi al lavoro dopo mesi di stallo e immobilismo a cavallo della scadenza elettorale”.

  2. ANDREA GUIDO ha detto:

    L’ ASSESSORE ALL’ AMBIENTE DEL COMUNE DI LECCE ANDREA GUIDO INTERVIENE SULLA VICENDA______
    Si tratta di una richiesta di contribuzione per servizi inesistenti da parte della Regione Puglia attraverso i Consorzi di Bonifica.
    Ciò che risulta più scandaloso è che questo balzello sia arrivato puntuale appena dopo il voto per il rinnovo del Consiglio Regionale, e non prima.
    Mi faccio portavoce di tutti quei leccesi che posseggono terreni agricoli o residenze estive nelle marine leccesi come, ad esempio, Torre Chianca, interessate da ipotetici servizi del Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi e che si sono viste recapitare in questi giorni richieste di pagamento e cartelle per diverse centinaia di euro a fronte di benefici inesistenti.
    L’istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica, che anche quest’anno sarebbe dovuta intervenire da tempo per la rimozione dei detriti che ostruiscono le foci dei canali e ancora non lo ha fatto, non si accontenta di rischiare di causare il ristagnamento delle acque con gravi conseguenze anche di carattere idrogeologico, ma ha deciso di chiedere una bella tassa anche ai villeggianti proprietari di residenze estive nelle nostre marine, persone che, per ovvi motivi, non usufruirebbero nemmeno dell’irrigazione disponibile attraverso i canali.
    Ma i canali non sono neanche utilizzabili da quanti ne avrebbero bisogno perché richiedono una periodica e accurata manutenzione che nessuno ha fatto. Si tratta di interventi necessari per asportare i depositi fangosi lasciati dalle acque canalizzate le quali, ammassandosi, modificano il proprio regime di movimento e danno vita ad un’infestazione di erbe spontanee che crescono lungo i corsi e sui letti stessi.
    Quindi, la tassa, richiesta a fronte di un servizio inesistente, è assurda anche nei confronti di coloro che possiedono appezzamenti di terreni destinati all’agricoltura. Ma lo scandalo, come ho accennato, è rappresentato, soprattutto, dal fatto che il Consorzio sta richiedendo il pagamento della tassa anche a coloro che non sono proprio iscritti e che hanno regolari allacci con l’AQP.
    Si tratta di proprietari di villette e abitazioni che si trovano in aree ormai completamente urbanizzate.
    Qualcuno mi sa spiegare di quali servizi di bonifica dovrebbero usufruire?
    E’ gente che ha già pagato IMU e TARI, perché dovrebbe pagare anche questo ulteriore balzello consortile?”

  3. FEDERCONSUMATORI ha detto:

    a distanza di oltre dieci anni dalla mobilitazione generale contro quelli che noi consideriamo inutili balzelli dei consorzi di bonifica, ritornano le imposizioni dei contributi (cosiddetti di bonifica) a carico dei proprietari di beni immobili ricadenti nei comprensori di bonifica secondo non meglio precisati piani di classifica.

    Federconsumatori si è schierata da tempo al fianco dei cittadini: già tra il 2002 e il 2004, infatti, abbiamo depositato centinaia di ricorsi presso le commissioni tributarie e messo in campo varie azioni di protesta che, all’epoca, hanno portato come risultato la sospensione dell’odioso balzello.

    Oggi i Consorzi ritornano alla carica, forti di ulteriori provvedimenti regionali, che però non tengono conto che oramai la stessa esistenza dei consorzi di bonifica è praticamente anacronistica e inutile. Le stesse opere, ove esistenti, sono abbandonate a se stesse e inservibili.

    Ancora adesso si richiede il tributo a proprietari di fondi non serviti o beneficiati da opere di bonifica o di miglioramento di alcun genere da parte dei Consorzi di Bonifica Ugento Li Foggi e Arneo.

    D’altro canto, si evidenzia che, negli avvisi che in questi giorni vengono recapitati, vi sono diversi profili di illegittimità che aprirebbero la strada, quanto meno, a istanze di annullamento in autotutela, da verificare caso per caso.

    Come spiega la Coordinatrice della Consulta Giuridica di Federconsumatori Lecce, avvocato Daniela Fracasso: “Non è contenuta, ad esempio, la precisa indicazione del miglioramento fondiario che il singolo bene trarrebbe dalle opere di bonifica”.

    I presidenti di Federconsumatori delle province di Lecce e Brindisi, rispettivamente Antonio Moscaggiuri e Concetta Somma, hanno già dato mandato ai legali dell’Associazione per individuare ogni utile azione per contrastare tutte le richieste dei Consorzi che dovessero rivelarsi infondate e illegittime.

    Federconsumatori di Lecce e Brindisi chiedono, inoltre, al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano un provvedimento di sospensione immediata degli avvisi e la costituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione anche delle parti sociali che definisca una volta per tutte la questione.

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