CONVEGNI / IL TARANTISMO A MARTANO GIOVEDI’ 30

| 29 Luglio 2015 | 0 Comments

Giovedì 30 luglio, alle 21.00, a Martano, località Kurumuny, serata di studio sul tarantismo, intitolata “Dalla sofferenza all’affermazione del sé. Il tarantismo mezzo secolo dopo Ernesto de Martino“,  con la presentazione in anteprima del libro Interviste sul tarantismo (Kurumuny edizioni) di Sergio Torsello (nella foto), giornalista, ricercatore e studioso del tarantismo recentemente scomparso.

https://www.leccecronaca.it/index.php/2015/04/19/addio-a-sergio-torsello/

Interverranno Luigi Chiriatti, editore e Gino L. Dimitri, storico della scienza.

La serata proseguirà con l’esibizione live di Claudio “Cavallo” Giagnotti, Anna Cinzia Villani e altri artisti del collettivo “Pizzica pizzica roots music from Salento”; a chiudere il dj set di Claudio “Cavallo” Giagnotti in Etno World Sound System.

Il libro di Sergio Torsello è una raccolta di interviste da lui realizzate lungo l’arco di un quindicennio che rispondono a una duplice esigenza. Da un lato, l’amore del documento e il rigore metodologico guidano l’autore nel tentativo di tracciare con ordine e sistematicità una storia degli studi lunga diversi secoli e ricca d’innumerevoli contributi, col supporto di un paziente, puntiglioso lavoro di ricerca e compilazione bibliografica. Gli interlocutori – nomi prestigiosi della tradizione etnoantropologica italiana, letterati, studiosi di cultura locale e figure di rilievo del mondo popolare salentino – sono chiamati a verificare e approfondire, scandagliare gli aspetti sfuggenti o poco indagati di un fenomeno che è stato definito, con felice espressione, un «rompicapo ermeneutico».

Oltre che strumento d’indagine conoscitiva, l’intervista è però, per Sergio Torsello, occasione di stabilire quella che de Martino chiamava una relazione «di confronto»: colpisce lo sforzo di condividere interpretazioni e identità culturali, in una prospettiva dialogica e corale in grado di gettare un ponte fra generazioni e scuole, favorire un fertile confronto fra l’accademia e la cultura locale. Ne emerge, per usare un’immagine cara all’autore, «una tela infinita che continuamente si disfa e si ricompone, nella quale convivono osservatori e osservati, sguardi e punti di vista differenti», così da tessere insieme i mille fili che legano l’immaginario di un territorio.

 

Category: Eventi

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