CONCORSO IN ABBANDONO DI RIFIUTI, ARRESTATI CINQUE AGENTI DELLA FORESTALE DI BRINDISI E UN IMPRENDITORE

| 9 Novembre 2015 | 0 Comments

(g.m.)_____Corruzione, truffa e abbandono di rifiuti. Queste le accuse, per cinque uomini appartenenti al Corpo forestale dello Stato e per un imprenditore, arrestati questa mattina a Brindisi dai Carabinieri. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza, che ha chiesto e ottenuto dal gip Paola Liaci due ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro ai domiciliari. Le ipotesi accusatorie contestate sono corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e rivelazione di segreto di ufficio, nonché concorso in abbandono incontrollato di rifiuti, peculato, falsita’ ideologica commessa dal pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e truffa aggravata ai danni dello Stato.

E’ stato lo stesso procuratore della Repubblica di Brindisi, Marco Di Napoli, a dare maggiori particolari sull’ operazione.

Nel corso del 2013 e del 2014 i forestali arrestati avrebbero in pratica consentito ad alcuni imprenditori di buttare nelle campagne brindisine rifiuti speciali, provenienti da demolizioni edili, chiudendo un occhio, anzi, tutti e due, in cambio di somme di denaro, ricariche telefoniche, generi alimentari.

Le altre accuse sono di ave utilizzato il telefono di servizio per scopi personali, di aver segnalato gli orari dei controlli della polizia giudiziaria, di essersi assentati dal lavoro.
Coinvolte nove persone, tre delle quali indagate a piede libero, fra cui ci sono cinque uomini del corpo forestale dello Stato.
In due sono finiti in carcere: si tratta di Gianfranco Asciano, 41 anni, di Brindisi, in servizio fino a poco tempo fa presso la stazione di Brindisi del comando forestale e Vittorio Greco, 55 anni, di Brindisi, quest’ultimo imprenditore. Ai domiciliari Domenico Galati, 40 anni, di Surano; Giovanni Bray di 37 anni di Melendugno; Massimo e Giovanni Rosselli di 41 e 45 anni di Ostuni.

 

Category: Cronaca

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