NEL CINQUANTENARIO DELLA MORTE, LA CITTA’ RICORDA IL SUO TITO SCHIPA, L’ “USIGNOLO D’ ITALIA”. TITO SCHIPA JUNIOR A leccecronaca.it: “Torno in un percorso di evocazione e di emozione. E per divertirvi”

| 16 Dicembre 2015 | 0 Comments

di Carlo Infante______ 

Il 16 dicembre 1965, a New York, si spegneva uno dei più grandi tenori della Storia dell’Opera, il leccese Tito Schipa (aveva quasi 77 anni). Erano le ore 19,15, al Wickersham Hospital di Manhattan.

L’amatissima città natìa, lo omaggia con diversi eventi (pubblichiamo qui sotto due manifesti, gentilmente fornitici dall’Archivio “Schipa-Carluccio”).

In aggiunta, sabato 19, a Muro Leccese (alle ore 19), presso il Teatro “La Bussola” (in via Malta), gli alunni del locale Istituto Comprensivo “Tito Schipa”, metteranno in scena lo spettacolo “Vivere…” (eseguendo alcuni tra i brani più celebri del repertorio dell’Usignolo).

Sarà presente il Maestro Tito Schipa Junior (nella foto) che, sul finire della biografia paterna (Argo Editrice, 2004), così scrisse: “Ho un sogno ricorrente: mio padre è tornato. Dopo una lunghissima assenza, simile a quelle delle sue lunghe tournée quando ero bambino, ricompare a casa sorridente e affettuoso, ma cambiato, più vecchio, più stanco. E nel sogno, esattamente come quand’ero bambino, vedendolo tornare ho un misto di contentezza e di disagio. La sua lontananza è stata lunga quel tanto che basta perché io debba riabituarmi alla sua presenza, superare un leggero senso di estraneità. E in un angolo della mia mente mi accorgo di essere un po’ sorpreso del fatto che non sia ancora morto…”.

Inoltre Junior (regista e protagonista del mitico “Orfeo9” e Presidente dell’Associazione Culturale “Tito Schipa”), ha affidato a “Leccecronaca”, questo messaggio: «Torno ancora una volta a Lecce, per l’ennesima tappa di un percorso di evocazione, di proposta, di emozione. La serata del 15, su mio Padre, non sarà una conferenza scientifica, ma un’ora sentita, appassionata e in qualche modo anche divertente, sulla figura e l’arte di uno dei più puri artisti del 900. Lo sceneggiato radiofonico che riproporrò al MUST, dal 9 al 14, è qualcosa che non tutti i leccesi conoscono, e che spero apprezzeranno, anche per il contributo notevole dato dalla Città al tempo della lavorazione, sia tecnico che artistico. Spero di divertirvi (del resto è il mestiere di famiglia). A presto!».

 

 

 

 

 

 

 

Category: Cultura

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