CRISTO SI E’ FERMATO A VIGGIANO, MA PAPA FRANCESCO VOTA Sì / IL RESOCONTO DI UNA SERATA PIENA DI SPUNTI DI RIFLESSIONE IN VISTA DEL REFERENDUM DEL 17 APRILE

| 4 Aprile 2016 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______

Sono sempre più o meno interessanti gli incontri di dibattito, di documentazione, di approfondimento. Quello di questa sera, appena concluso a Lecce alle Manifatture Knos di via vecchia Frigole (nella foto, il tavolo dei relatori), lo è stato per tante ragioni.

In primis, perché proiettato sull’attualità dell’ imminente referendum del 17 aprile, per sostenere le ragioni del voto al Sì.

Poter scegliere, anche limitatamente ad un quesito, è comunque avere la possibilità di dare un’ indicazione politica chiara e precisa, e se lo si farà attraverso un percorso condiviso di partecipazione e di consapevolezza costituirà comunque un arricchimento personale e sociale.

Ma – ed è qui la caratteristica della serata – c’è stata una proposizione in positivo, la parte costruttiva, insomma, non solamente quella distruttiva, delle energie fossili.

Già, perché l’ alternativa al petrolio, al carbone, esiste già. Sono le energie rinnovabili. Certo, anch’esse vanno gestite e usate con efficacia ed efficienza, ma possono essere già adoperate, nelle nostre case, nella nostra vita quotidiana. Il futuro è questo, piaccia, o non piaccia. Un futuro che è già cominciato. In altri paesi europei sono già molto più avanti, nel produrre e distribuire in maniera autonoma energia condivisa. In Italia, siamo ancora agli inizi, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare, aspettando che ci siano indicazioni precise in tal senso, per esempio su tutte le nuove costruzioni, oppure sulle possibilità da rendere anche economicamente concrete, oltre che vantaggiose.

Compito della politica, certo, perché poi la politica è in uno dei suoi significati migliori la capacità di progettare e gestire il futuro.

Ma la politica siamo noi, di questo dobbiamo tutti prendere coscienza.

Sentite un po’ – è il regalo più bello avuto dalla serata – questo passaggio, trovato da Daniela Patrucco, vicepresidente di Retenergie, insieme di cooperative che producono e distribuiscono energia dalle rinnovabili, pure con un’ attenta valutazione etica sugli impianti, e opportunamente citato nel corso del suo intervento, nella recente, straordinaria enciclica di Papa Francesco “Laudato sii”, come è noto dedicata ai temi ambientali.

In alcuni luoghi, si stanno sviluppando cooperative per lo sfruttamento delle energie rinnovabili che consentono l’autosufficienza locale e persino la vendita della produzione in eccesso. Questo semplice esempio indica che, mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza. E’ lì infatti che possono nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti.

Poiché il diritto, a volte, si dimostra insufficiente a causa della corruzione, si richiede una decisione politica sotto la pressione della popolazione.

La società, attraverso organismi non governativi e associazioni intermedie, deve obbligare i governi a sviluppare normative, procedure e controlli più rigorosi.

Se i cittadini non controllano il potere politico – nazionale, regionale e municipale – neppure è possibile un contrasto dei danni ambientali”.

Stupefacente, no? Anzi, che dico stupefacente?!? Eccezionale veramente! Insomma, se la politica, almeno quella dei nostri governanti del presente e del passato, si ferma alla logica del fossile, perché serve alle multinazionali, ai banchieri e agli speculatori dell’ alta finanza internazionale, in una paurosa commistione di interessi fra politica e affari, come, in ultimo, ma non per ultimo dimostra il caso di Viggiano, del petrolio in Val d’ Agri, tocca ai cittadini andare a controllare, diventare essi stessi potere politico.

Un altro spunto interessante, l’ ha fornito Gianluca Maggiore, del comitato ‘ No Tap’. La “trivella” più vicina a noi è a 60 km dal centro storico di Lecce, 40 da Brindisi.

Anzi FSPO FIRENZE 2, così si chiama, che ha una concessione fino al 2020, rinnovabile all’infinito, è una piattaforma mobile di produzione e raffinazione, una vera e propria nave, senza valutazione di impatto ambientale di quello che fa, o non fa.

Tanto per intenderci, è quella dove – come è emerso dall’inchiesta in corso dei magistrati, allargata a tanti aspetti, il più preoccupante dei quali è l’ ipotesi di reato di disastro ambientale – i controlli si facevano con le cozze false.

Cambiare modello energetico, insomma, è urgente, e doveroso, necessario, quanto tanto aprirsi ad un nuovo modello di sviluppo.

Lo ha ribadito ed illustrato Giovanni De Carlo, dell’associazione ‘Tramontana’.

Dal canto suo, Pasquale Barba, valutatore sociale di ‘Banca etica’, ha illustrato la realtà di questo istituto, nato nella logica del finanziamento di progetti e attività comunemente respinti dalle banche tradizionali, soprattutto per dare possibilità finanziarie all’ azionariato popolare che nelle forme della cooperazione si avvicina ad acquisire in proprio l’ energia rinnovabile, popolare e condivisa.

 

 

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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