GALLIPOLI, GLI SHOW DI MICHELE EMILIANO E DI VINCENZO BARBA, DA ‘PRENDI I SOLDI E SCAPPA’, A ‘QUALUNQUEMENTE’, VERGOGNOSA CHIUSURA DI CAMPAGNA ELETTORALE NEL DEGRADO DELLA POLITICA
di Giuseppe Puppo______
Mi stropiccio gli occhi, le orecchie, e anche altro. Gallipoli, città che d’ estate diventa una metropoli internazionale da due milioni di abitanti, ha chiuso venerdì sera la campagna elettorale con due per tanti versi memorabili, nel senso di memorabili perché vergognosi, comizi elettorali, dei fronti opposti, da strapaese, da avanspettacolo, e mi scuso con il degnissimo movimento culturale di ‘strapaese’, mi scuso con il degnissimo avanspettacolo della nostra migliore tradizione: solo per dare un idea della degenerazione, cui il mio sdegno, nel silenzio generale, che ha trovato evidentemente tutto legittimo, e normale, non trova paragoni. Che vi devo dire? Cetto La Qualunque? Ecco, forse Cetto rende qualunquemente meglio l’ idea, di quello che è andato in scena ieri sera a Gallipoli, anche se neppure nei suoi film giustamente famosi aveva potuto immaginare tanto quanto.
(LA DOCUMENTAZIONE: Per la situazione di Gallipoli al ballottaggio:
https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/06/17/focus-grande-attesa-per-l-esito-dei-ballottaggi/)
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Primo show vergognoso, quello di Michele Emiliano, a sostegno del candidato del ‘giovane’ Pd Stefano Minerva.
Intanto, non ci rassegniamo, e anche se da soli continuiamo a ripeterlo: è vergognoso che un uomo delle istituzioni, un presidente di Regione, faccia campagna elettorale, da uomo di partito. Vergognoso di per sé.
Ma il peggio doveva ancora venire.
Parlando in piazza, Michele Emiliano se n’è uscito con un ragionamento giuridico, ha detto proprio così, “un ragionamento giuridico“, a proposito del ‘voto di scambio’ cui si ricorre ancora e spesso: “Se proprio non ne potete fare a meno prendetele queste 50 euro che vi offrono. Ma con la riserva mentale di non votarli. Fregateli. Fotteteli così. Perché, oltretutto non c’ è reato. Se qualcuno vi regala dei soldi, prendeteli pure“.
Già che anche solo questo non sia reato è tutto da vedere. Ma, mica: denunciateli! No, no, mai sia: “fotteteli!”, ha detto.
Ora fate voi, se questo è un uomo delle istituzioni, se questo è un ex magistrato, o se è un politicante da avanspettacolo.
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Ha risposto da par suo, da un’ altra piazza, Vincenzo Barba, di ‘Forza Italia’, a sostegno del candidato del ‘vecchio’ Pd Flavio Fasano (condannato in primo grado a tre anni e sei mesi, ma, nonostante la legge Severino, in lizza per diventare sindaco: e però di quest’ ultimo aspetto a Gallipoli non si è parlato, quasi che fosse normalità, non un’ eccezione – monstre).
Ora, si badi bene, parliamo dell’ ‘onorevole’ Vincenzo Barba, già senatore, già deputato, pure ex sindaco, uomo delle istituzioni.
Ieri sera, ha dato il peggio di sé, con un comizio da macchietta, con tanto di citazione di Totò – mi viene da “scompisciarmi dalle risate” – e con un lessico, fatto di un frequente intercalare a base di certamente, sicuramente, e purtroppo pure: “Nel caso in cui Fasano sarà il sindaco di Gallipoli certamente sicuramente daremo il nostro contributi in termini di festeggiamenti. Alla Barba maniera, noi che siamo dei signori e non abbiamo il braccio corto dell’avaro che dice di aver finito il badgette senza averlo mai incominciato. Il 19 giugno certamente festeggeremo, sciampagneggiando con il Cristal. E se vince Flavio chiameremo quei Pooh al seguito di Riccardo Fogli che verranno a Gallipoli a festeggiare“.
Tutto testuale.
Poi applausi, e via con il tocco di classe finale, con tanto di fuochi d’ artificio, ché manco Cetto La Qualunque ci aveva mai pensato, così.
La cosa confortante non è che Fasano, Barba o Emiliano, facciano concorrenza a Cetto La qualunque, ma che i media facciano finta di niente.
La cosa SCONFORTANTE…è saltata la s di sconfortante…