SE QUESTO E’ UN CANTIERE…

| 7 Settembre 2016 | 1 Comment

(g.p.)______Nella lunga e incerta partita fra i costruttori del gasdotto e gli oppositori, oggi (o almeno, oggi lo si è appreso da fonti giornalistiche) ‘segnano’ i primi. La Procura di Lecce, infatti, ha chiesto al gip di archiviare le due inchieste avviate sulla realizzazione del gasdotto Tap che dovrebbe portare gas dall’area del Mar Caspio a San Foca.

Nella richiesta di archiviazione la procura dice che l’iter seguito da Trans Adriatic Pipeline nell’avvio del cantiere  è regolare, così come non viola la legge la procedura seguita dal Ministero dell’Ambiente per il rilascio della Via e la presunta omessa applicazione della Direttiva Seveso sul rischio di incidenti rilevanti.

Le indagini erano state avviate a seguito di esposti presentati nei mesi scorsi dal sindaco di Melendugno Marco Potì, dal parlamentare Diego De Lorenzis (M5S) e dal presidente del comitato No Tap Salento, Alfredo Fasiello.

Il sindaco Potì ha preannunciato opposizione alla decisione dell procura.

L’ ultima parola, almeno limitatamente su questo aspetto della questione, passa dunque al gip, che dovrà ora decidere se archiviare definitivamente, o disporre nuove indagini.

Risparmiamo ai lettori gli approfondimenti tecnici nel merito, che sono roba complicata da addetti ai lavori burocratici e giudiziari.

Avevamo sperato nell’ intervento dei giudici

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/05/24/sopralluogo-della-procura-della-repubblica-sul-cantiere-della-tap-cataldo-motta-vuole-vederci-chiaro-su-tutta-la-questione-come-per-gli-ulivi-anche-per-il-gasdotto-ci-salveranno-i-magistrat/

Speranze al momento deluse. Aspettiamo l’ esito di altri esposti presentati nei mesi scorsi, come quello del dottor Giuseppe Serravezza

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/02/25/la-lilt-contro-la-tap-il-gasdotto-nuocerebbe-all-ambiente-e-alla-salute-e-il-dottor-serravezza-stamatina-e-andato-a-portare-le-carte-in-procura/

La partita è ancora tutta da giocare.

Oggi, rispettiamo le decisioni della magistratura. Non è che possiamo osannare Cataldo Motta quando fa cose che ci piacciono, o criticarlo – non ne abbiamo le competenze, né la capacità – quando fa cose che ci piacciono meno.

Molto serenamente, le sentenze della magistratura si rispettano.

Anche perché la partita – lo sentiamo – è ancora tutta da giocare, e si risolverà sui campi politici e sociali.

 

 

 

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. Antonio Trevisi, M5S - tramite redazione ha detto:

    Come M5S abbiamo sempre dimostrato la non strategicità dell’opera, la sua inutilità, quindi non molleremo mai il tiro sull’aspetto tecnico e amministrativo, continuando ad ostacolare un progetto inutile ed il suo iter. TAP è stata, come tutte le grandi opere a cui danno la valenza di “strategica”, imposta alla popolazione scegliendo il peggior approdo possibile.
    Per questa grande opera i proprietari terrieri subiranno gli espropri e dovranno accontentarsi dei ristori decisi dalla multinazionale. E qui la doppia beffa perché i proprietari, oltre a doversi accontentare, pagheranno anche l’IMU sul tubo, e naturalmente pagheranno anche di più se la richiesta di TAP di cambio di destinazione dei suoli sarà effettiva.
    Secondo il procuratore della Repubblica di Lecce Cataldo Motta e il suo sostituto Angela Rotondano, invece, l’iter seguito dalla società è del tutto regolare e quindi i lavori possono andare avanti.
    La parola ora passa al gip che dovrà valutare la richiesta di archiviazione e decidere se potrà essere accolta oppure valutare un’eventuale opposizione delle parti offese e disporre, di conseguenza, ulteriori indagini che a mio parere si dovrebbero concentrare sui pesi discrezionali con cui il CTVIA è arrivata alla scelta si San Foca che sono viziati dall’assenza del posidonieto nonché sulla fattibilità e l’idoneità dei fondali di San Foca alla relizzazione del microtunnel.

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