EMILIANO, PURTROPPO, COME SIDDHARTA, E LA CAMUSSO COME UNA SFINGE, COSI’ LA TAP SI FREGA LE MANI

| 16 Settembre 2016 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______

Le agenzie hanno battuto poche ore fa, e con una certa evidenza, alcune dichiarazioni politiche, di questa mattina, pronunciate a margine del convegno “Cantiere Mezzogiorno: le proposte della Filctem-Cgil per tornare a crescere“cui hanno partecipato il viceministro dello Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il segretario generale della CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Susanna Camusso (nella foto).

Di quello che ha detto, in pubblico, il viceministro, non c’è traccia. In compenso conosciamo indirettamente quello che ha detto in privato al presidente, il quale, tutto trionfante e con enfasi letteraria, l’ ha riferito. Ecco le sue parole:

Ho aspettato come Siddharta per un anno senza avere risposte, dopo aver lanciato  la proposta di decarbonizzare gli insediamenti industriali più inquinanti, tra cui l’Ilva e la centrale Enel di Cerano, utilizzando il gas che passerà dalla Puglia con l’approdo del Trans adriatic pipeline.  

Ho presentato questa idea anche al presidente del Consiglio nell’ottobre scorso. So che ci stanno lavorando e oggi a distanza di quasi un anno ho saputo che il sottosegretario Bellanova è disponibile ad incontrarmi per parlare di decarbonizzazione. E’ una buona notizia.

Ho aspettato un po’, però evidentemente la pugliesità della Bellanova è arrivata dove altri non erano arrivati“.

Insomma, Michele Emiliano continua a far confusione, e basta. Oggi ha trovato nella Bellanova una sponda utile per continuare a menar il can per l’ aria, a ciurlare nel manico, ed è tutto contento. Si è ricordato pure di aver letto “Siddharta” di Hermann Hesse, evidentemente però mal digerito: “Vedi, Kamala, se tu getti una pietra nell’acqua, essa si affretta per la via più breve fino al fondo.
E così è di Siddharta, quando ha una meta, un proposito.
Siddharta non fa nulla. Siddharta pensa, aspetta, digiuna, ma passa attraverso le cose del mondo come la pietra attraverso l’acqua, senza far nulla, senza agitarsi: viene scagliato, ed egli si lascia cadere.
La sua meta lo tira a sé, poiché egli non conserva nulla nell’anima propria, che potrebbe contrastare a questa meta.
Questo è ciò che Siddharta ha imparato dai Samana.
Questo è ciò che gli stolti chiamano magia, credendo che sia opera dei demoni.
Ognuno può compier opera di magia, ognuno può raggiungere i propri fini, se sa pensare, se sa aspettare, se sa digiunare”.

Lasciamo stare il digiuno, chè non mi pare che il presidente abbia digiunato molto, almeno in questi ultimi tempi. Il problema di Emiliano è però un altro, è che egli dovrebbe invece fare, e tanto, senza aspettare. Ma in un anno e passa, da quando è alla guida della Regione, non ha non dico risolto, che sarebbe stato chiedergli troppo, ma nemmeno impostato soluzioni credibili, per nessuna delle tante emergenze.

Su Cerano e sull’ Ilva, che andrebbero chiuse e basta, senza se e senza ma, si è inventato che andrebbero riconvertite al gas, una cosa del tutto praticamente irrealizzabile; ma almeno così si è auto-procurato un pretesto per giustificare la costruzione del gasdotto della Tap, quando sa per primo egli stesso che mai e poi mai si potrà fare nessuna riconversione a gas, mica sono automobili, ché vai dal meccanico e con cinquecento euro ti fai mettere l’ impianto. Mentre intanto così il gasdotto si farà.

Sulla Xylella, si è dimenticato tutte le promesse fatte in campagna elettorale, e ora, come ha notato l’ ambientalista Crocifisso Aloisi, parla come gli indagati dalla Procura della Repubblica di Lecce ( “Rimane il fatto che gli alberi che troveremo colpiti dal batterio nelle zone cuscinetto verranno immediatamente abbattuti…E ciò consentirà anche di cominciare il reimpianto di altri cultivar resistenti nelle zone colpite”, cit. Bari, Fiera del Levante, 14 settembre scorso).

Infatti, ha fatto fare un disegno di legge a loro uso e consumo, recependo le loro istanze in toto, per abbattere gli ulivi e modificare il territorio, al servizio degli interessi di lobbysti e speculatori vari, finanche nel lessico usa gli stessi termini da loro introdotti.

E continua a recitare nei suoi rapporti con Pd, mai chiariti, veramente, allo stesso modo in cui  non ha mai chiarito la domanda di tutte le domande: perché, quando smise di fare il magistrato, abbracciò D’ Alema, proprio il referente di tutti quelli che aveva indagato, in un’ inchiesta che fece tremare i palazzi e le botteghe oscure e chiare, ma che poi finì nel nulla?

Da allora, sputatemi in un occhio, se dico bugie, ha continuato per anni a destreggiarsi, fra gli esercenti della ‘ditta’, a uso e consumo personale, fino alla pantomima odierna con il viceministro.

Quanto alla ‘pugliesità’ della Teresa Bellanova, anzi, alla sua salentinità, come sarebbe più corretto dire, meglio stendere quel pietoso velo, anche perché oggi, almeno, la viceministro non ha esternato.

Ha parlato, invece, purtroppo, adesso vi dico perché purtroppo, Susanna Camusso.

Una delusione, per tutti, in genere, ma soprattutto per i tanti dirigenti e semplici lavoratori salentini iscritti al suo sindacato, che sul gasdotto hanno idee ben precise, sull’ inutilità dell’ opera, tranne che per i suoi finanziatori e speculatori dell’ alta finanza internazionale, e sulla sua pericolosità per l’ intero territorio.

Ecco le sue precise parole: “Quando si fanno opere di questa rilevanza, come il gasdotto Trans Adriatic Pipeline, occorre farle in un confronto partecipato tra le istituzioni e con le popolazioni. Il Mezzogiorno è l’hub dell’energia di questo Paese ed il presidente Emiliano ha detto una cosa importante quando ha affermato che Tap si deve fare condividendo. Credo il confronto sia sempre utile, per non scoprire poi dopo che non si era condiviso il progetto“.

Un capolavoro di ambiguità, un trionfo talmente sublime del politichese, che mi viene voglia adesso di andare a chiedere a un qualunque iscritto della Cgil, se ha capito, quel che io non ho capito, così magari me lo spiega, che cosa significa “Il mezzogiorno è l’ hub dell’ energia di questo Paese”…L’ hub de che?.

Quanto, infine, alla condivisione sociale del progetto, vorrei tanto sapere se la Camusso, che pure è venuta due volte a Lecce negli ultimi tempi, conosca l’ entusiasmo delle popolazioni interessate, il confronto democratico avviato dalla Tap, a botte di migliaia di euro a privati, e ai mass media, cartacei, on line e televisivi, e, infine, le cordiali relazioni esistenti con l’ amministrazione di Melendugno.

 

 

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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