Comunque Vada… / DALLA RUSSIA CON AMORE

| 2 Ottobre 2016 | 1 Comment

di Elena Vada______

“Ohi Marì, Ohi Marì quanta nuott agg perz pe tè”, Don Antonio canticchia per stemperare l’aria tesa e gelida che percorre casa Scognamiglio.

Ma Marì, non dà confidenza a nessuno. Vuole porre termine a quelle sconcerie che, come raccontato domenica scorsa, arrivano sul cellulare del marito. Ha telefonato alle figlie che l’hanno tranquillizzata, spiegando che può succedere che il telefono possa essere attaccato da qualche virus e allora manda quelle immagini.

Marì, ci vede poco chiaro in tutta la faccenda…. Allora prende lo Smartphone e va nell’ IPERMERCATO, dove non la conosce nessuno, e si fa sviluppare le foto con l’offerta speciale in dieci minuti, dicendo che sono le foto del matrimonio della nipote, al paese.

Quando l’omino gliele restituisce dice, a voce bassa:”Complimenti per le nipotine!”

Marì risponde:”E’ stato un virus!”

Agitata, quasi febbricitante, come una ladruncola da supermercato, va verso l’uscita, lasciando perfino il carrello pieno di spesa…Manderà il figlio a ritirarlo. Ora, le preme di arrivare a casa, dove ha radunato il consiglio di famiglia: le figlie con consorti, le cognate, i figli, e la catechista della Parrocchia, amica da tanti anni

Beh, certo ha preparato la torta d mele e un po’ di salatini, per alleggerire l’atmosfera. Infatti i parenti radunati, prevedono, proprio, di vedere le fotografie della nipote che si è sposata al paese, e tutte le altre, verso Ischia, Capri e le solite gite che fa nelle vacanze, la famiglia.

Marì, prende le foto inquisite e le mette in fondo alle altre. Si siede, in fondo alla scala della cantina, e comincia a guardarle e dire:”Stu strunz’ è nu puorc…Guarda che vergogna…Io che ci ho dato la mia giovinezza, altro che queste…Io ero assai chiù bell, teneve nu panar e dui zinn… chest, guarda qua, sembrano mazz-e-scopa”.

Piange, si soffia il naso, poi pensa alla vendetta…Il telefono non glielo darà più al marito. Prende l’ascensore, mentre sente il cuore le batte il petto, si avvicina il momento della verità.

Sul pianerottolo incontra la vicina, che si autoinvita, come tutti gli anni, alla visione di foto, filmini, e diapositive delle loro ferie…. Poi quest’anno c’è il matrimonio e non vede l’ora di vedere, tutto quanto. Marì, si morde le labbra, ma ormai è fatta.

Entra in casa e tutti le corrono incontro. Le figlie si accorgono degli occhi lucidi e capiscono.

“Assettat mammà e dacci le foto…”

Tutti intorno alla tavola, sono seduti i parenti, ci sono tazzine di caffè, piene, vuote, torta sbocconcellata, un gelato che ha portato Ninuzza…

“Guarda come sei bella qui mammà, guarda come sta bene la zia Evelina e papà qui sta cantando…Eh, per lui ogni momento è buono…Guarda, guarda, e queste chi sono?!?!?!?”

– ”Niente, niente non sono mie” – dice Antonio – “me l’ha mandate Armando il parrucchiere!”

-La moglie, rossa in viso per la vergogna, lo fulmina con lo sguardo :”..E per farne che?”

– “Sono per Vincenzo, tuo cugino, che tiene di bisogno di una mugliera. Queste sono tutte russe, che vengono volentieri a sposarlo. Ormai si fa così, ai nostri tempi si mandava il mezzo-busto, ma oggi fanno vedere subito la carrozzeria, che noi così stiamo più sicuri.”

In quel momento stesso, tutti gli uomini si coalizzano, dando ragione a Don Antonio. La partita è persa. Quando i maschi si devono tenere sponda, sono i migliori al mondo, non ci sono più Santi a cui appellarsi. Tirano fuori le palle più grandi e sanno difendersi l’un l’altro, con magistrale abilità.

Comunque Marì, grazie un po’ a tutti, si sente tranquillizzata.

Raduna le foto inquisite, ne fa un bel pacchettino e lo stipa, dicendo che glielo darà lei, personalmente, al cugino Vincenzo.

Poi, rivolgendosi al marito: “Ricordati che stai controllato…La prossima volta che succede, faccio la valigia e me ne torno al paese coi bambini”.

Adesso chiamo al telefono Armando e chiedo chi è questa Katiuscia, che sta messa qui, in primo piano, con scritto I LOVE YOU!” e mi faccio spiegare tutto bene, bene.

Per il momento, in casa, torna la quiete…. Ma nella famiglia Scognamiglio, si sa, finisce un temporale, per incominciare una tempesta…Speriamo il più tardi possibile.

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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Comments (1)

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  1. Giuseppina Cerbone ha detto:

    brava

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