DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 11 Ottobre 2016 | 0 Comments
ITALIA______
CAGLIARI – E’ stato freddato con un colpo di pistola alla testa Alessandro Picci, di 47 anni, in via Pertusola, a Cagliari. Il presunto responsabile, un giovane di 24 anni, si è costituito e ha ammesso le sue responsabilità. All’origine dell’omicidio, compiuto nel pomeriggio, una lite legata ad una frase pubblicata su Facebook. Picci avrebbe incontrato il suo assassino sotto casa e i due avrebbero avuto una violenta discussione e sarebbero venuti alle mani. L’assassino a quel punto si sarebbe allontanato per tornare con in pugno una pistola calibro 7,65. Ha esploso un colpo in pieno volto contro Picci e poi è fuggito. I residenti della zona hanno fatto scattare l’allarme. Sul posto sono arrivati polizia, 118 e carabinieri. Picci è stato trasportato al pronto soccorso del vicino ospedale di Is Mirrionis, dove però è deceduto. Sul luogo sonogiunti gli agenti della Squadra mobile e i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale.
ITALIA______
SAN MARINO – Forse un errore alla guida, una frenata in ritardo e, complice l’asfalto reso viscido dalla pioggia, la macchina e’ piombata sugli spettatori. E’ di un morto e otto feriti, di cui uno grave, il bilancio dell’incidente avvenuto ieri al Rally Legend di San Marino. Mancavano pochi minuti a mezzogiorno quando la Renault Clio Maxi, guidata dall’esperto pilota veneto Enrico Bonaso non e’ riuscita a fare una curva di novanta gradi, andando a dritto in un’area (in via Giacomini, a Citta’) dove, nonostante la direzione di gara avesse messo delle rotoballe di fieno a protezione, c’erano alcuni spettatori. Uno di loro e’ morto sul colpo: si chiamava Enrico Anselmino, aveva 57 anni, era nato nell’astigiano ma abitava vicino a San Marino. Quando le ambulanze che erano gia’ mobilitate sul percorso della gara, allertate dai commissari di gara, sono arrivate sul luogo dell’incidente non hanno che potuto constatarne la morte.
MONDO______

LIPSIA – Il ricercato, secondo indiscrezioni dello Spiegel, è stato arrestato nel quartiere Paunsdorf di Lipsia. L’uomo, è stato arrestato proprio grazie alla ‘soffiata’ di un connazionale che lo ha ospitato in casa ma ha chiamato anche la polizia; e quando gli agenti sono arrivati lo hanno trovato già legato. L’uomo aveva trovato rifugio a casa di un siriano che aveva conosciuto alla stazione di Lipsia e a cui aveva chiesto ospitalità in casa, scrivono i media tedeschi: il siriano conosciuto lo ha invitato a casa, ma ha chiamato la polizia dopo aver sentito che il latitante era ricercato in tutto il Paese. Lipsia è vicino alla citta di Chemnitz dove Jabr Albakr aveva vissuto per più di un anno come rifugiato e dove sono stati trovati esplosivi nella casa che occupava. L’uomo arrestato sarà trasferito nel corso della giornata a Karlsruhe, sede del procuratore federale tedesco, competente per i casi di terrorismo. Secondo l’ufficio del procuratore federale tedesco, “tutto lascia pensare che il sospettato avesse intenzione di commettere un attentato islamista. Secondo vari media tedeschi, aveva preso di mira un aeroporto e “un piattaforma di trasporto”. L ‘arresto, intorno alle 02:00 di notte, segna la conclusione di una caccia all’uomo che ha mobilitato le forze dell’ordine dell’intero Paese per quasi due giorni. Secondo alcune indiscrezioni raccolte dallo Spiegel il siriano ricercato era arrivato come profugo in Germania nel febbraio 2015. Dopo l’ingresso illegale era stato registrato a Rosenheim. Due mesi dopo ha fatto domanda di asilo. Jabar Albakr, 22 anni, si sarebbe informato su internet su come costruire la bomba e si sarebbe procurato online il necessario, racconta sempre il settimanale tedesco online. Un presunto complice del ricercato è stato arrestato dalle autorità di polizia tedesche. L’uomo era stato fermato ieri assieme ad altre due persone che, invece, sono state rilasciate. “E’ sospettato di complicità” nella “preparazione di un attentato”, ha indicato un portavoce della polizia locale, spiegando di essere risultato “inquilino” dell’appartamento di Chemnitz dove ieri è stato ritrovato dell’esplosivo. Secondo numerosi media tedeschi, si tratterebbe di Tatp, ovvero l’esplosivo utilizzato dai jihadisti dell’Isis per creare ordigni artigianali.


 

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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