DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 21 Dicembre 2016 | 0 Comments

ITALIA______
SICILIA – La Polizia di Stato di Trapani, Palermo, Mazara del Vallo e Castelvetrano è impegnata dalle prime luci dell’alba, nell’operazione ‘Ermes2’  che infligge un altro duro colpo al boss latitante Matteo Messina Denaro. Settanta poliziotti hanno eseguito 11 arresti e  sequestrato tre imprese controllate da “cosa nostra”. Coinvolto anche un giornalista locale. “L’indagine – si legge in una nota – ha confermato i saldi contatti tra il clan mafioso di Mazara del Vallo, retto da Vito Gondola, e quello di Castelvetrano e ha svelato gli accordi per la divisione degli appalti sotto le direttive del latitante Messina Denaro. Le imprese sequestrate erano direttamente controllate dalle famiglie mafiose attraverso prestanome. Mediante queste imprese le consorterie criminali si erano infiltrate, ad esempio, nei lavori del parco eolico sorto a Mazara del Vallo e nei lavori di ristrutturazione dell’ospedale civile mazarese”.

ITALIA______
ROMA – Via libera definitivo al ddl di Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino Lione. Il provvedimento, che ha già ricevuto il sì del Senato e diventa quindi legge, è stato approvato con duecentottantacinque voti favorevoli, centotré contrari  (M5S e Sel)  e tre astenuti. L’Accordo è stato siglato a Parigi il 24 febbraio 2015. A questo si aggiunge il Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l’8 marzo 2016, con annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016. L’Accordo prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria internazionale di duecento trentacinque  ad alta velocità-alta capacità rivolta al trasporto merci e passeggeri nella tratta fra Torino e Lione. Dopo 26 anni il progetto della Tav si avvia dunque verso la sua conclusione.

MONDO______
BERLINO – Non è stato lui a uccidere dodici persone e a ferirne altre quarantacinque al mercatino di Natale nel cuore di Berlino. Il richiedente asilo pakistano di ventitré anni fermato dalla polizia dopo la strage è stato rilasciato. Lo rendono noto le autorità tedesche. L’attentatore, dunque, è ancora in fuga. L’ufficio del procuratore federale di Karlsruhe ha spiegato che il ventitreenne, identificato come Navedi B., è stato rilasciato perché non c’erano sufficienti prove per giustificare il suo fermo. A convincere gli inquirenti sarebbe stata la totale assenza di tracce di sangue indosso all’uomo mentre la cabina del camion ne era completamente imbrattata. L’uomo ha fornito agli inquirenti una quantità considerevole di informazioni durante gli interrogatori e negato di aver alcun ruolo nell’attentato. Gli stessi testimoni che avevano detto di aver seguito il giovane quando era fuggito dalla scena, non sono riusciti a ricostruire i suoi movimenti. Non esiste poi alcuna registrazione in cui compare nella cabina di guida del camion. La strage di Berlino nel mercato di Natale è stata la conseguenza di un “attentato”. La conferma arriva dal ministero dell’Interno tedesco.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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