CLAMOROSI SVILUPPI SALENTINI DELL’ INCHIESTA CONSIP. DAL ‘BABBO’, AL MINISTRO, AI DUE PRESIDENTI ‘NEMICI’. IMPRENDITORI, FACCENDIERI E POLITICI DEL PD ALL’ OPERA. ECCO TUTTO QUANTO E’ EMERSO FINORA

| 24 Febbraio 2017 | 0 Comments

(g.p.)______Ci sono clamorosi sviluppi e che riguardano direttamente il Salento nell’ inchiesta, condotta in due tronconi dalla magistratura romana e da quella napoletana, così detta Consip, la centrale di acquisti della pubblica amministrazione italiana, in cui da mesi, tra gli altri, sono indagati a vario titolo il ministro dello Sport Luca Lotti, il padre dell’ex premier Tiziano Renzi, l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, e l’imprenditore fiorentino amico della famiglia Renzi Carlo Russo.

Oggi sono spuntate fuori pressioni esercitate da Lotti nei confronti del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per fargli incontrare Russo .

Quell’incontro avvenne nell’ottobre del 2014.

Il sospetto degli inquirenti, in base alle intercettazioni telefoniche tra Russo e Romeo, è però che l’imprenditore fiorentino si sia recato sia nella casa del governatore, sia in quella di Teresa Bellanova, attuale viceministro allo Sviluppo Economico, salentina, allo scopo di proporre lucrosi affari.

In serata circola fra agenzie di stampa e social network la notizia, non confermata, che i magistrati romani ascolteranno Michele Emiliano in qualità di testimone.

Ecco gli sms scambiati nel 2014 fra Lotti ed Emiliano, mostrati oggi dallo stesso presidente al giornalista del ‘Fatto quotidiano’ Marco Lillo, per sostenere la propria estraneità a qualunque operazione affaristica.

Emiliano a Lotti – “Conosci un certo Carlo Russo che sta venendo a Bari a ‘sostenermi’ dicendo che è amico tuo e di Maria Elena Boschi?”

Lotti a Emiliano – “Lo conosciamo”.

– “Lo devo incontrare o lo devo evitare?”

– “Ha un buon giro ed è inserito nel mondo della farmaceutica. Se lo incontri per dieci minuti non perdi il tuo tempo”.

Quell’incontro effettivamente avvenne ma, sostiene Emiliano, senza alcuna conseguenza politica e imprenditoriale perché “diffidai a fiuto anche se diceva di essere amico di Matteo”.

Ecco la dichiarazione precisa di Michele Emiliano: “A quel punto io ho incontrato Russo. Senza il messaggio di Lotti non ci sarei andato. Si presentava come un rappresentante di Renzi e dei suoi. Mi ha invitato a cena con il presidente della Confindustria di Lecce che io peraltro già conoscevo di mio. Non capii il senso della cosa. Diffidai a fiuto anche se diceva di essere amico di Matteo Renzi e di tutti i suoi uomini di fiducia. Forse mi accennò al discorso dei farmaci a domicilio che faceva in Toscana. Ma evitai di approfondire. Poi ad agosto si è fatto risentire tramite la mia segretaria. Si presentò a lei come l’amico di Tiziano Renzi. Disse di riferirmi che aveva avuto un mandato da Matteo Renzi in persona a incontrarmi riservatamente per ‘trovare una quadra’, cioè per fare la pace, ma parliamo di un anno prima rispetto alle conversazioni con Romeo. Comunque io Russo non lo incontrai. I rapporti si erano già rotti con Renzi da tempo. Russo non mi invitò mai a casa sua tantomeno nel 2016. Né io mai ci sarei andato. Dal 2015 io Russo non l’ho più visto”.

Di papà Renzi, invece, Emiliano mostra un sms del 2015 per dimostrare che “era lui che tentava di incontrarmi in un hotel a due passi da casa mia. Ma non ci siamo mai visti”. 

 

Le intercettazioni di un colloquio avvenuto a Napoli nel giugno 2016 fra Russo, che ha una casa nel Salento, a Castro, e Romeo, spunta fuori un affare immobiliare da concludersi sempre a Castro, grazie alle presunte, dichiarate dal primo, amicizie, con Emiliano e Bellanova.

Teresa Bellanova, dal canto suo, ha fatto sapere di non aver “mai visto né Carlo Russo né Tiziano Renzi, né di essere entrata in una casa del Salento”.

 

Ecco la principale reazione politica registrata al momento al riguardo.

In una nota, il  capogruppo alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle Vincenzo Caso scrive:

Dopo le rivelazioni odierne sulla vicenda Consip, da parte di alcuni organi di stampa, il silenzio di Matteo Renzi e quello del ministro Luca Lotti diventa ancora più grave e i contorni della vicenda, se possibile, ancora più torbidi. Le rivelazioni del governatore della Puglia, Michele Emiliano, per cui l’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio avrebbe caldeggiato un incontro del presidente della Puglia con Carlo Russo, indagato nell’inchiesta Consip, e definito amico dell’entourage di Renzi e di Maria Elena Boschi, aggravano, se possibile, da un punto di vista politico, la posizione di Lotti e del giglio magico. 

L’inchiesta della magistratura farà il suo corso ma qui c’è un enorme questione politica e ci chiediamo perché Renzi continua a rimanere in silenzio? Renzi sapeva che Russo si accreditava come amico della sua famiglia sia presso Alfredo Romeo, sia presso Emiliano, per incontrare il governatore della Puglia? E Lotti, che sponsorizzava Russo, cosa ha da dire al riguardo? I cittadini aspettano risposte perché parliamo di esponenti dell’esecutivo e della gestione di appalti per la P.A. per una cifra pari a 2,7 miliardi di euro. Comprendiamo l’imbarazzo degli esponenti del Pd ma, davvero, non hanno nulla da dire su questa vicenda?”.

 

Category: Costume e società

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