POVIA L’ARTISTA ANTISISTEMA APPLAUDATISSIMO DAL PUBBLICO LECCESE – una galleria con 120 foto

| 3 Aprile 2017 | 0 Comments

m.v._______Il Teatro Kolbe a Lecce non è riuscito a contenere tutte quelle persone che volevano assistere allo spettacolo tenuto dal cantautore Povia e dall’ avvocato Gianfranco Amato Presidente dei Giuristi per la Vita.
Anch’io, per la stanchezza, dopo essere stato per due ore e mezzo in piedi, nonostante lo spettacolo fosse estremamente interessante, sono stato costretto ad abbandonare il teatro.
Gli argomenti  spaziano dalla politica, alla storia, all’Unità d’Italia, all’economia, ai sistemi autoritari, ma il filo conduttore è la famiglia, e viene spiegato in maniera estremamente documentata,  come il POTERE tenta di distruggere la famiglia per poter meglio manipolare il singolo.
Viene spiegato come l’ideologia a cercato di combattere biologia. Così dopo che una parte della politica, della magistratura, dei media,   hanno asserito che la famiglia non è più formata da un uomo ed una donna che hanno un progetto di vita insieme, durante la quale sostenersi  vicendevolmente, mettere al mondo dei figli,  allevarli ed educarli, ma, sono da considerarsi famiglia chiunque si voglia bene, ecco spuntare una serie di strampalate proposte di leggi nel nostro Parlamento.
E documenti alla mano sono state mostrate leggi, proposte e dichiarazioni, e non solo del nostro Parlamento, dove si intendono come famiglia quella formata da due nomi, da due donne, da più donne e più uomini, purché si vogliano bene, e poi la famiglia incestuosa, in cui il padre si porta a letto la figlia, il figlio la madre, il fratello la sorella. Ma non finisce qui, naturalmente ci sono altri individui, altre specie con le quali si può mettere su famiglia.
Individui, soggetti a cui si vuole bene, il gatto, il cane il cavallo l’asino, del resto nel lessico quotidiano sono entrate a far parte, frasi del tipo: “la mia famiglia è composta da me mia moglie Anna i miei due figli John e Kristel e e Pippo e Luana, i miei due carboncini che mi hanno reso nonno”.
Ebbene queste battute scherzose, oggi cominciano a trovare corpo nel Parlamento italiano ad opera di signori che pensano che il progresso passa attraverso la distruzione della FAMIGLIA.
Invece è stato dimostrato come in quei paesi, come l’Unione Sovietica di Stalin, quando si tentò di eliminare la famiglia lo Stato si ritrovò sette milioni di bambini che affamati vagavano nel paese senza alcuna protezione. E si dovette correre subito ai ripari modificando l’ordinamento legislativo in materia di famiglia, e facendo un inversione a trecentosessanta gradi.
Così come avvenne nel Terzo Reich, quando l’educazione dei ragazzi, non fu più appannaggio delle famiglie, ma intervenne lo Stato creando nel giro di pochi anni un popolo che seguì fino alla fine il suo capo.
Ma non vi aspettate che vi faccia il resoconto della serata, almeno non a quest’ora, sono quasi le due e la stanchezza si fa sentire, oltretutto domattina devo alzarmi presto.
Domani, o meglio oggi,  lo spettacolo si replica  a Castrì e dopodomani a Novoli, andate a vederlo.
Io mi limiterò ad inserire una serie di foto scattate durante la serata.

Category: Cultura

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