ALLA LOTTA NO TAP DEL DOTTOR GIUSEPPE SERRAVEZZA ARRIVA DA LONDRA LA SOLIDARIETA’ DELLA DOTTORESSA CINZIA PAPADIA: “l’ impatto ambientale del gasdotto sul nostro territorio è troppo elevato, troppo alto il prezzo che la popolazione dovrebbe pagare”

| 5 Maggio 2017 | 0 Comments

di Stefano Donno_______ La dottoressa Cinzia Papadia non più di qualche giorno fa, aveva postato un commento di solidarietà al Salento e alla lotta NOTAP del dottor Giuseppe Serravezza, alla fine di un articolo sul nostro quotidiano. Successivamente abbiamo deciso di ripubblicare il commento sulla pagina Facebook di leccronaca.it, ed è subito diventato virale riscuotendo consensi e condivisioni. A grande richiesta di tanti nostri lettori l’abbiamo intervistata.

D- Da una serie di informazioni sparse in giro per la rete, si percepisce non solo una sua grande professionalità, ma anche una serie di traguardi che lei ha raggiunto anche di una certa rilevanza. Ci può parlare brevemente della sua carriera?

R – Mi sono laureata a Bologna in Medicina e poi specializzata in Gastroenterologia. Ho quindi eseguito un dottorato in Ricerca Clinica sull’ insufficienza intestinale e nutrizione artificiale presso L’ Imperial College Universita’ di Londra. Ho lavorato presso il Dipartimento di Gastroenterologia a Parma, dopo un breve periodo al Vito Fazzi di Lecce. Mi si è presentata l’opportunita’ di un ruolo di “Consultant Gastroenterologist” presso il policlinico Universitario Homerton al villaggio olimpico a Londra dove eseguo attivita’ clinica, ricerca e insegnamento in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva a 360 gradi. Inoltre eseguo attivita’ di docenza presso il Master in Nutrizione Clinica e Salute Pubblica della University College of London.

D – Lei vive e lavora a Londra. La domanda sorge spontanea: qual è il file rouge che la lega al Salento?

R – E’ la mia terra natia. Mi lega ancora al Salento la mia famiglia, il fantastico paesaggio, il mare i miei amici e colleghi che definirei eroi del quotidiano perché non è facile lavorare in Italia e in modo particolare al Sud dove si attendono due anni per una TAC.

D – Nel suo commento, che abbiamo ripreso anche sui nostri spazi social, ha scritto di aver “sposato” la causa del collega Serravezza, ma ha poi lanciato un allarme per il territorio leccese e salentino tutto. Che cosa secondo lei sta accadendo? Che cosa fare?

R – L’inquinamento ambientale di origine industriale sta raggiungendo livelli allarmanti e non vedo un adeguato piano di controllo. I registri tumori non sono sufficientemente accurati e aggiornati. Inoltre si svolge una scarsa attività di screening e di prevenzione sul territorio. Bisognerebbe rafforzare queste iniziative a larga scala e quindi investire di più nella prevenzione di primo e secondo livello nelle patologie tumorali.

D – La lotta NOTAP al di là di considerazioni di merito sulle diverse forme di antagonismo, nasconde problemi eco/sociali di notevole importanza. Qual è il suo punto di vista?

R – Trovo irrazionale far passare un gasdotto sotto ulivi secolari tanto da doverli espiantare (e ripiantare nuovamente) e non pianificare questo in zone già industrializzate. Trovo che l’ impatto ambientale del gasdotto sul nostro territorio sia troppo elevato e soprattutto il prezzo che la popolazione paga troppo alto per giustificare la realizzazione di tale opera. Lancio un appello alle istituzioni a che i lavori vengano interrotti e appropriatamente ripianificati. Chiedo che si preservi la popolazione da un ulteriore grave impatto sulla salute pubblica in una zona già ad alto rischio ambientale per sviluppo di tumori.

Category: Cronaca, Politica

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