CONTRO-SANREMO 68: MATTARELLA PENSA A BAGLIONI PER IL GOVERNO, NESSUNA FORZA SUPERA IL 50% COME LUI

| 8 Febbraio 2018 | 0 Comments

di Annibale Gagliani______

Il festival di Sanremo 2018 è un apostrofo rosa tra le parole Claudio e Baglioni. Urla forte contro la codardia di chi esercita violenza contro le donne. Nella terza serata, poi, sorseggia i Negramaro e si abbandona sul seno circense di Virginia Raffaele. Contempla con tenerezza un James Taylor che canta La donna è mobile di Verdi con lo stesso impeto di un bambino di prima elementare (per fortuna Giorgia lo ha accompagnato sulla retta via). Applaude Paoli Gino, mica un cantautore piccolino.

Riguardo alla gara, si completano le esibizioni dei giovani – che vedranno il vincitore assoluto nella serata di domani – e successivamente la seconda manche dei big. Il venerdì che ci attende solleverà il velo della cautela sui pronostici. Ci saranno le esibizioni dei campioni con degli ospiti portati da casa, momento che potrà sparigliare le carte in maniera determinante, configurando i ranghi di partenza e la pole position per il turno finale. Voterà la giuria di qualità – i grandi esperti -, perciò si fa sul serio.

Ermal Meta e Fabrizio Moro sono completamente assolti dalle accuse di plagio e d’ora in poi portano l’onere di essere i favoriti numeri uno per il leone d’oro.

Ma oggi la domanda è un’altra. Un uomo che ha un bagaglio culturale importante, uno storico importante, risultati importanti, che in un contesto di notevoli responsabilità fa tutto, è sempre presente (forse troppo), e sfonda addirittura il muro del 50%, non è che meriti le chiavi di Palazzo Chigi? Può essere Claudio Baglioni la quarta via alle politiche del 4 marzo? Certo qualche mossa da dittatore antiquato un po’ spaventa, ma alla fine, anche la manovra congiunturale più sventurata assume un altro sapore dopo Questo piccolo grande amore, Tu come stai e Porta Portese.

Baglioni ha trovato – da cinquant’anni – un gancio in mezzo al popolo e strada facendo troverà, nella signora (mia) politica, un poster che sarà il manifesto del suo movimento e un pugno di promesse per far sognare gli italiani: avrai, avrai, avrai

(e poi, diciamocelo chiaro: chi mai potrebbe superare al primo appuntamento la soglia del 50%?)

Category: Costume e società, Cultura

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