SEI QUI PERCHE’ TUA MAMMA NON HA ABORTITO. POLEMICHE PER QUEL MANIFESTO

| 6 Aprile 2018 | 0 Comments

mv_______Ma il Italia esiste ancora la libertà di opinione? Un maxi cartellone con l’immagine di un bambino, pardon un feto: “sei qui perchè tua mamma non ti ha abortito”.
E’ il manifesto dell’associazione ProVita affisso sula facciata di un palazzo a Roma che ha scatenato le ire delle donne del PD romane che hanno chiesto alla sindaca Virginia Raggi l’immediata rimozione.

La senatrice Pd Monica Cirinnà, quella delle unioni civili,   su twitter lancia l’hashtag #rimozionesubito.  Alcuni auspicano che il manifesto faccia la fine del “murales con Salvini e Di Maio che si baciano”, rimosso subito. Col manifesto ProVita intende rilanciare, a 40 anni dalla legge 194 sull’interruzione di gravidanza, in 7×11 metri (queste le dimensioni del cartellone) la strenua filosofia antiabortista dell’associazione attraverso l’immagine di un feto e frasi tipo “il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento, già ti succhiavi il pollice, tutti i tuoi organi erano presenti”.

Resterà lì fino al 15 aprile, se non interverranno prima i tecnici del Comune. “Il maxi manifesto di Roma riporta l’attenzione sulla violenza e dramma di una condanna a morte prima di nascere”, cerca di spiegare il presidente di ProVita Toni Brandi. Contro il cartellone sono insorte le consigliere del Pd al Campidoglio, Michela Di Biase, Valeria Baglio, Ilaria Piccolo, Giulia Tempesta e da quella della Lista Civica Svetlana Celli. Il Comune ha già avviato indagini e ha allertato la polizia locale sul caso. “L’amministrazione in passato ha già interdetto la stessa associazione dall’affissione di simili manifesti, perché in contrasto con le prescrizioni previste dal Regolamento in materia di Pubbliche affissioni di Roma Capitale, che vieta espressamente esposizioni pubblicitarie dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali.
Questo è il concetto di libertà  all’interno del PD, chi non pensa come loro, non  non ha diritto di parlare.
Non solo perché non viene invitato in RAI o su La 7, monopolio della sinistra, ma non può neanche esprimere a pagamento il suo punto di vista.
E poi si chiedono perché perdono continuamente voti.
Comunque a quanto pare il Movimento PRO VITA non è intenzionato a farsi intimorire e sta preparando altre iniziative per sensibilizzare i cittadini sul danno che produce l’aborto alla nostra società, non solo in termini morali ma anche sociali. Infatti il Movimento ha intenzione di chiedere a coloro che sono promotori della cultura dell’aborto, e che guarda caso sono gli stessi che dicono che dovremmo importare giovani dall’Africa perché noi siamo una nazione di vecchi, se oggi in Italia ci fossero 6 milioni di italiani dai 40 anni in giù, non saremmo forse un paese più giovane?

Category: Costume e società

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