SI’, PARLIAMONE…

| 28 Agosto 2018 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Poi rispondiamo pure. Da Leverano, tramite le nostre pagine social, Paolo Paladini ci scrive______

Vorrei condividere con voi un momento di mio sconforto che però, come tutti i momenti difficili, potrebbe servire ad innescare nuove e profonde riflessioni.
leccecronacait sta abbracciando tante battaglie, fondamentali, dignitose.

Eppure questa mattina mi è capitato qualcosa di strano.
Ho incontrato un signore del mio paese, sulla sessantina credo. Ad un certo punto si volta verso di me e, in dialetto molto stretto, dice: «mi piace tutto quello che scrivi, dall’ambiente, alla disabilità, ai diritti civili ma non serve a nulla. Le tue, insieme a tutte quelle degli altri che la pensano come te, resteranno solo parole. Chi deve decidere ha già deciso e dell’articolo di giornale o del pensiero pubblicato su Facebook se ne frega».
Non ho risposto.
Avrei potuto dire tante cose… che è bene tenere comunque l’attenzione alta, che bisogna avere consapevolezza, che sarebbe bello che tutti noi diventassimo in qualche modo “guardiani del faro”.
Ma non ce l’ho fatta.
Proprio in quel momento e proprio a me che dico sempre di amare le parole, le parole sono mancate tutte in una volta.
Adesso però un quesito lo vorrei rivolgere a voi: da dove deriva questa sfiducia nella Democrazia? Da dove viene questo fatalismo criminale capace di uccidere anche le più basilari libertà (quella d’espressione o di stampa, tanto per citarne alcune)?
Cosa possiamo fare, ognuno nel suo piccolo, ognuno con i propri mezzi, per convincere chi ci sta accanto che le sue idee contano ancora?
Se vi va parliamone insieme perché io oggi non ho alcuna risposta.______

Il nostro direttore Giuseppe Puppo ha risposto:

Dovendo sempre correre dietro e qualche volte avanti alle….pagine chiare e alle pagine scure, a quelle del giornale, a quelle del giornale sui social, alle altre, alle agenzie e alle mail, qualche volta non riesco a fermarmi sul qualcosa che rimane: di prezioso.

Come questo post di Paolo Paladini.

Adesso ci sono riuscito.

Grazie a lui per la Sua testimonianza, e grazie per le belle parole che ha avuto nei nostri confronti. leccecronaca.it non è mia, o degli altri redattori e collaboratori: è di chi la fa, di chi la legge, prtecipa, e di chi la condivide. Quindi: le NOSTRE battaglie, a difesa dell’ ambiente, del territorio, del nostro futuro.

Quel “signore sulla sessantina” è la metafora di ataviche maledizioni, che non possono però e non devono diventare condanne bibliche, o alibi per l’ impossibilità ad agire.

Non ci deve essere l’ attesa passiva “del cambiamento”, ci deve essere l’ impegno attivo dell’ intervento.

Da questo mio piccolo, ma dignitoso osservatorio privilegiato, posso testimoniare quanto di cambiamento ci sia stato negli ultimi anni, sia pur tutto sottratto ben pochi.

L’ ultimo dei miei pensieri in questo momento è fare riferimenti politici, o per meglio dire partitici. Quando qui parlo di cambiamento, e di cambiamento in positivo, mi riferisco agli atteggiamenti di quello che abbiamo imparato a chiamare l’ immaginario collettivo, ai comportamenti di quello che ne diventa singola rappresentazione quotidiana. Qui, nel nostro Salento.

Mi riferisco al rispetto per le donne, per gli anziani, per le persone in difficoltà, nei confronti delle quali stanno, sia pur lentamente, sia pur faticosamente, crollando tante barriere, culturali.

Alla sensibilità per i nostri fratelli alberi.

Per i nostri amici animali.

Per il territorio, dove stanno le nostre radici.

Spero poi anche: per costruire la cultura della pace, per le prossime generazioni.

Forse perché con le parole ci lavoro, ma ne ho un gran rispetto. Questo cambiamento, se mi volto indietro di qualche anno, quando iniziammo l’ avventura di leccecronaca.it c’è, sensibilmente. Guardiamo avanti allora. Pensiamo neanche al domani, ma al dopodomani.

Continuiamo. Insieme. Sappia, caro Paladini e sempre senza alcun riferimento ideologico, ma giusto per citare un’ altra delle frasi che mi piacciono, che le battaglie non si perdono, si vincono sempre.______

Paolo Paladini ha replicato______

...Ma vorrei che tutti se ne rendessero conto, che ogni cosa, anche il più piccolo comportamento può influire. A volte certi atteggiamenti lassisti mi feriscono un po’…Perché d’improvviso mi sento solo.
Poi torno a scrivere.

Semplicemente grazie.
Sentir dire che le mie parole sono “preziose” mi emoziona molto.
Ma loro, non bisogna mai dimenticarlo, posseggono una natura strana.

Per un verso sono formate da lettere, creature statiche, codificate dall’uomo in vista di una sua più funzionale comunicazione; per l’altro, una volta pronunciate, assumono la stessa consistenza dell’acqua. E allora aderiscono al loro contenitore: agli occhi, alle labbra e all’anima di chi le legge.

Category: Costume e società, Cultura, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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