LA GUERRA DEI BOTTI. A LECCE MOLTE ESPLOSIONI A TRATTI, DEL TUTTO SENZA SENSO, FORTISSIME, DURANTE L’INTERO POMERIGGIO E LA SERA. LA POLIZIA DI STATO HA ARRESTATO UN GIOVANE, E NE HA DENUNCIATO UN ALTRO
(e.l.)______La guerra dei botti, assurda. A breve, appena avremo un quadro più esauriente e completo, una panoramica a livello nazionale, che pare sconfortante quanto tragica.
Vediamo intanto quello che è successo a Lecce, dove da almeno tre giorni si sono registrate fortissime deflagrazioni, a tratti, a intermittenza, nei quartieri periferici, soprattutto nelle ore pomeridiane, come ieri, quando dunque nemmeno si poteva parlare di festeggiamenti, ma si deve parlare di vere e proprie bombe e si deve parlare di veri e propri atti teppistici sconsiderati.
Dalla Questura di Lecce pochi minuti fa hanno reso noto che nell’ambito del dispositivo di controlli interforze organizzato, in concomitanza con le festività dell’ultimo dell’anno, nel capoluogo e in provincia sono stati svolti dei servizi capillari volti a prevenire e contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale nonché a reprimere gli illeciti in materia di articoli pirotecnici.
Tali servizi, espletati con l’ausilio dei reparti di rinforzo nelle fasce orarie più sensibili, avevano altresì la finalità di garantire il rispetto delle misure per il contenimento dell’epidemia in atto, impartite coni recenti dpcm.
Nel corso di tali servizi, nel pomeriggio di ieri 31 dicembre, i poliziotti della Sezione Volanti della Questura di Lecce, intervenuti a seguito della segnalazione dello scoppio di due grossi petardi, incrociavano in via dei Salesiani, uno scooter con a bordo due giovani, il cui passeggero veniva riconosciuto per Francesco Capone, 27 anni, di Lecce, persona sottoposta al regime degli arresti domiciliari.
Raggiunto nei pressi dell’abitazione, il giovane ha cercato di sottrarsi al controllo, opponendo resistenza agli agenti e minacciandoli.
Una volta immobilizzato, i poliziotti procedevano alla perquisizione personale e domiciliare, rinvenendo nella stanza da letto sei scatole contenenti in tutto 88 petardi di IV categoria professionali del tipo “AK-47”, la cui detenzione è consentita esclusivamente ai titolari di autorizzazioni.
Il giovane veniva dunque tratto in arresto per il reato di evasione e deferito in stato di libertà per i reati di detenzione di materiale esplodente di IV categoria, minaccia aggravata, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e, come disposto dal p.m. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, veniva rimesso alla detenzione domiciliare.
Sempre nel pomeriggio del 31 dicembre, gli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Lecce, nel corso di specifici controlli effettuati nel comune di Cavallino e, a seguito di una preventiva attività investigativa di appostamento e osservazione, hanno proceduto al sequestro di 165 petardi del tipo “AK-47” e 25 batterie di fuochi artificiali, per un peso complessivo pari a oltre dodici chili, illegalmente detenuti da un giovane di 35 anni del paese,, titolare di autorizzazione temporanea di vendita di giochi pirici di libera vendita.
Il materiale sequestrato è stato rinvenuto, occultato a bordo di un furgone a lui in uso, parcheggiato a circa 50 metri dal gazebo di vendita, pertanto lo stesso è stato deferito in stato di libertà per il reato di detenzione di fuochi d’artificio: è stato denunciato a piede libero.
Nell’ambito dei servizi predisposti, sono stati complessivamente controllati 36 esercizi pubblici, 557 persone, di cui 11 sanzionate ai sensi della normativa anti-Covid. Per una delle persone controllate è stato inoltre proposta l’emissione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Lecce.
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