CASO DENISE PIPITONE / NUOVE RIVELAZIONI

| 13 Maggio 2021 | 0 Comments


di Alisia Mariano______ Si brancola ancora nel buio. Sarà una frase fatta, ma tanto è. Eppure qualche spiraglio di luce che illumini la Verità, su quest’altro mistero italiano, su questa mamma diventata simbolo di speranza e di coraggio, ogni tanto continua ad arrivare.

 

Il caso della scomparsa della piccola Denise Pipitone si fa sempre più misterioso. Nuove segnalazioni, nuove piste, falsi allarmi, sospetti, poca chiarezza nelle indagini: tutti elementi che ci allontanano dalla verità. Ma cosa è successo, allora, quel primo settembre di 17 anni fa a Mazara del Vallo? Rispondere a questa domanda è ancora molto difficile.

Ma partiamo con ordine dalle ultime novità. 

Negli ultimi due giorni si è parlato di una nuova segnalazione  di avvistamento di Denise, che ha spostato le indagini a Scalea, in Calabria. La segnalazione era arrivata lunedì pomeriggio  da due parrucchiere del paesino, colpite dalla somiglianza della ragazza alla nostra Denise. 

Si tratta ancora una volta di un falso allarme. La ragazza, che si chiama Denisa, è nata in Romania nel 2002 e si è trasferita in Italia nel 2009. Tutte informazioni vagliate dalla Procura di Marsala.

Ieri sera, durante la diretta della trasmissione in onda su Rai3 “Chi l’ha visto?” condotto da Federica Sciarelli, Denisa ha confermato di non essere lei Denise Pipitone. 

Inoltre, nella puntata di ieri sera durante la messa in onda  sono stati presentati importanti documenti inediti: due testimonianze. Una riguarda le minacce ricevute da un carabiniere quando lavorava al caso di Denise, Francesco Lombardo, l’altra è la testimonianza di Battista Della Chiave.

“Quando a ottobre, sul parabrezza della macchina del mio collega è stato trovato un biglietto minatorio ho pensato che stavamo dando fastidio a qualcuno. Era diretto a lui e c’era scritto: ‘Tonino non vi siete stancati di girare per Mazara del Vallo? Avete famiglia, questo è un fatto che non riguarda né pedofili né traffico d’organi”. Come a dire ‘fatevi i fatti vostri’ ha raccontato Francesco Lombardo, carabiniere della Procura di Marsala, confermando di aver ricevuto delle minacce anonime. Ha poi aggiunto: “Abbiamo avuto anche un servizio di vigilanza con macchine di sicurezza sulle famiglie”. 

L’altro documento inedito riguarda l’interpretazione della testimonianza di Battista Della Chiave, sordomuto e testimone chiave in quanto nel 2004 lavorava nel magazzino da dove è partita la telefonata ad Anna Corona.

I periti della trasmissione di Rai3, che si sono avvalsi dell’esperienza di un sordomuto di nascita, che conosce ben dieci dialetti,  hanno esaminato la testimonianza di Battista Della Chiave effettuata il 5 Marzo 2013. Dalle analisi effettuate emerge che molte informazioni si sono perse in quanto non c’è stato un adeguamento dialettale. Questo ha portato a delle incomprensioni tra il testimone e l’interprete della Procura.

 Il testimone avrebbe così dichiarato: “Hanno rapito la bambina, superato un cavalcavia e la piccola sarebbe stata portata con una motocicletta e poi nascosta dentro una barca con i remi sotto una coperta e sono andati via”. Della Chiave avrebbe fatto poi riferimento ad un uomo di 25 anni. 

 

Alla puntata di ieri era anche presente in collegamento il legale di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta. L’avvocato ha informato i telespettatori di aver ricevuto una lettera anonima con alcuni particolari, che non sono stati oggetto mediatico. Le sue parole sono state:”Ringrazio chi ce l’ha inviata, ci sono informazioni molto importanti, ma lo invito a fare uno sforzo ulteriore e a mettersi in contatto con noi”. 

Category: Cronaca

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