UN’INDAGINE SULLE AUTOMOBILI DEI LECCESI

| 29 Marzo 2022 | 0 Comments

(Rdl) ______ Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’Osservatorio Economico Aforisma Lecce ci manda il seguente comunicato ______

 

Ci sono più di due auto ogni tre leccesi. È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst, Davide Stasi, che ha scattato una «fotografia» dei veicoli circolanti.

Se ci fossero 63.502 vetture intestate ai residenti del capoluogo, vorrebbe dire che sarebbero esattamente due ogni tre abitanti, considerato che i cittadini sono 95.253 (dato aggiornato al 31 dicembre 2021). Ma i leccesi risultano proprietari di ben 66.915 auto, pari al 12,9 per cento del totale provinciale (520.374, in base al Pubblico registro automobilistico). Nel 2015 si contavano 63.532 veicoli e, dunque, in questi anni sono anche aumentati.

L’attuale indice, espresso in termini percentuali, si attesta al 70 per cento. In altre parole, è come se il 70 per cento della popolazione leccese avesse e guidasse una macchina, compresi i minorenni e gli anziani.

In dettaglio, ci sono 8.175 vetture immatricolate prima del 31 dicembre 1992 e sono indicate come «euro 0». Rappresentano il 12,2 per cento del totale (66.915) ma non è detto che siano tutte ancora circolanti perché alcune di queste sono anche da collezione. Ci sono, poi, 1.555 auto che rispettano la normativa «euro I», in quanto immatricolate a partire dal primo gennaio 1993 e corrispondono al 2,3 per cento. Sono 5.385 i veicoli che osservano la normativa «euro II» (sono state immatricolate dal primo gennaio 1997) e corrispondono all’8 per cento. Sono 8.280 le auto che rispettano la normativa «euro III» (sono state immatricolate dal primo gennaio 2001) e sono pari al 12,4 per cento.

La maggior parte, vale a dire il 26,7 per cento del dato complessivo, segue la «euro IV» (sono state immatricolate dal primo gennaio 2006): si tratta di 17.851 mezzi. Ed ancora, 10.989 veicoli rispettano la «euro V» (sono state immatricolate dal primo gennaio 2011), pari al 16,4 per cento. Altre 14.582 osservano la normativa «euro VI» (immatricolate dal primo settembre 2015) e corrispondono al 21,8 per cento del dato complessivo, a cui se ne aggiungono 98 non definite, per un totale di 66.915 auto.

Sempre intestati ai leccesi risultano 12.398 motocicli, pari al 15,8 per cento del totale provinciale (78.266) e 7.353 veicoli commerciali, pari all’11,4 per cento del totale provinciale (64.758). Ci sono anche 166 trattori stradali, pari al 13,4 per cento del totale provinciale (1.236) e 147 autobus, pari al 12,6 per cento del totale provinciale (1.170)

I salentini residenti in provincia posseggono 679.829 mezzi, di cui 520.374 autovetture; 78.266 motocicli; 57.057 autocarri per il trasporto delle merci; 10.815 motocarri e quadricicli per il trasporto delle merci; 7.701 autoveicoli speciali; 2.018 rimorchi e semirimorchi per il trasporto delle merci; 1.236 trattori stradali o motrici; 1.170 autobus; 698 rimorchi e semirimorchi speciali; 494 motoveicoli e quadricicli speciali.

 

«In generale – spiega Davide Stasi – la consistenza del parco veicolare leccese è aumentata negli ultimi anni e si è anche lentamente rinnovata, grazie soprattutto agli eco-incentivi, introdotti al fine di poter rispettare le direttive europee in materia di emissioni di anidride carbonica.

L’incremento delle auto ibride ed elettriche, seppur in crescita, rappresenta ancora una quota di nicchia.

Dal punto di vista del tipo di alimentazione, infatti, almeno fino agli ultimi due anni, le auto alimentate a gasolio continuavano ad aumentare, mentre per le auto alimentate a benzina si verificava il contrario. A Lecce, così come nel resto della provincia, la gran parte delle auto consuma gasolio (262.146 auto) che ha scavalcato la benzina (203.794). Alcune macchine montano motori esenti dal pagamento del bollo, ma non sempre c’è di mezzo la passione per le auto storiche; a volte, ci si arrangia per pura necessità.

C’è, però, un aspetto da tenere in considerazione: la sicurezza stradale. Il rinnovo del parco auto – aggiunge Stasi – non solo riduce le emissioni inquinanti, ma soprattutto aumenta i livelli di sicurezza.

Sulle vetture di nuova fabbricazione, infatti, è obbligatorio installare dispositivi sempre più efficienti. Riguardo ai provvedimenti che possono agevolare il ricambio dei mezzi in circolazione, si va dagli incentivi alla rottamazione per l’acquisto di veicoli con migliori prestazioni, ai disincentivi all’uso di mezzi obsoleti (con premi assicurativi e pedaggi autostradali più elevati), nonché ricorrendo alla defiscalizzazione per le aziende che si dotano di flotte più ecologiche».

Category: Costume e società, Cronaca

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