UCRAINA: GUERRA MEDIATICA MAGISTRA VITAE

| 27 Aprile 2022 | 0 Comments

di Valerio Melcore____ No, non è la storia maestra di vita, non sono quei racconti che altri, spesso in mala fede, per faziosità, per convenienza, per paura, a volte solo per darsi un ruolo, scrivono nei libri, compresi i libri di scuola, compresi i libri di storia.

Libri che poi diventano film, documentari, interviste dove si ascolta una sola campana, narrazioni ed etichette da appiccicare sopra a coloro che non godono delle nostre simpatie.
NO!
Io sto imparando tante cose tutti i giorni da Mamma RAI, Zia Mediaset, e la Comare La7.

Ascoltando le discussioni sulla guerra in Ucraina si comprendono tante cose non solo sul presente, e quindi sul futuro, ma persino sul passato, ed è sorprendente che a farlo siano gli stessi che ci avevano insegnato tante cose di segno opposto.

C’è tutta una discussione interna alla sinistra che andrebbe seguita con interesse, per capire in quale Nazione e in quale mondo viviamo.

Comunisti, ex-comunisti, proto-comunusti, neo comunisti, comunisti doc, comunisti internazionali, comunisti pro-Putini, comunisti pro-Nato, comunisti internazionalisti-filo occidentali e comunisti internazionalisti filorientali, comunisti pacifisti e comunisti combattenti, occupano da circa due mesi i salotti televisivi.

Insomma il fior fiore della sinistra nostrana e non solo. Dal segretario de PD Letta, a tutto quel mondo che in passato ruotava intorno al Partito Comunista Italiano ed oggi è dissolto in mille rivoli dicono la loro.
Dall’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, che da un mese è al centro delle polemiche per la posizione a favore di Putin e della Russia comunista, alla CGIL, dagli ex, come De Magistis, agli intellettuali di sinistra alla Mughini, ai giornalisti alla Caprarica, a docenti universitari che hanno trovato il sistema di diventare volti noto della tv, e poi ci sono, ovviamente gli esperti di guerra.

Un gran circo mediatico.

Trascorsi i primi giorni in cui telegiornali, i talk show, gli “speciali”, ci hanno riempito gli occhi e la mente di immagini cruente, di incendi, città distrutte, donne con i loro bimbi che scappavano dalle bombe, anziani che venivano aiutati per passare su pontili di fortuna nel tentativo di mettersi in salvo, e poi vecchi, troppo vecchi per lasciare le loro case che pure si trovavano in teatri di guerra, abbiamo dovuto assistere ai talk show, dove gli attori erano cambiati non erano più le facce sconvolte di chi fa o scappa dalla guerra, ma di coloro che la guerra la fanno nei salotti televisivi.

Coloro che ieri, erano quelli a favore o contrari al vaccino, oggi sono quelli che sono a favore dell’invio di armi all’Ucraina e quelli che sono contrari.

Sono trascorsi sessanta giorni dall’inizio della guerra, e sino ad una decina di giorni fa, la quasi totalità dei conduttori e degli ospiti dei talk show, erano favorevoli all’invio di armi agli ucraini che stavano resistendo, che erano i nuovi partigiani.

Poi c’erano coloro che erano schierati dichiaratamente dalla parte di Putin, tra questi il vignettista Vauro e pochi altri messi all’indice, in particolare si è fatto notare un signore sconosciuto ai più, che oggi è onnipresente in tv. Un giornalista che si definisce comunista e dice di aver combattuto a fianco ai russi e contro gli ucraini che secondo lui, come secondo il compagno Vauro, sono nazisti.
Infatti quest’ultimo su La7 ha affermato di aver visto con i suoi occhi i battaglioni ucraini che si fregiano con simboli nazisti e bandiere della Nato, e il conduttore della trasmissione, il compagno Formigli che invece sostiene che bisogna fare la guerra a quel fascista di Putin.

Giusto per coloro che non hanno seguito il noto vignettista comunista si riferiva al Battaglione Azov che si fa riprendere con bandiere con con le svastiche e bandiere della Nato.
Un battaglione che inizialmente era di 2500 uomini, sempre in prima linea che si è fatto decimare dai carri armati russi, e che oggi fa l’ultima Resistenza (sic!) a Mariupol.
Ecco chi sta difendendo la Democrazia e la Libertà dell’occidente, ecco a chi l’Europa sta mandando le armi.
Grande è la confusione sotto questo cielo.

Stando alla narrazione iniziale dei nostri commentatori, ad un certo punto si è avuta l’impressione, che la Russia che invade con carri armati su cui sventolano bandiere rosse con la falce e martello e che il loro capo Putin, nato e cresciuto nel Partito Comunista che è stato capo della famigerata polizia segreta comunista il KBG, fosse un simpatizzante del Duce, e Zelensky, l’ebreo Presidente della nazione Ucraina, era un nipotino di Hitler, i cui battaglioni si battono per la democrazia occidentale.
Se un marziano fosse sceso sulla terra in quei giorni, e avesse assistito alle trasmissioni Rai, Mediset, ma sopratutto de La7, avrebbe capito che senza ombra di dubbio in Europa era in atto una guerra che vedeva contrapposti tra loro fascisti e nazisti.

Ecco diciamo che il primo mese, la narrazione è stata questa, i personaggi della sinistra nel giustificare la loro scelta lanciavano l’accusa di fascista a Putin, col passare del tempo però l’altra fazione della sinistra, quella che è a favore di Putin, o se preferite quella che si definisce pacifista ed è contraria all’invio delle armi agli ucraini, in quanto questi sono nazisti.

 

Hanno dovuto portare in trasmissione sconosciuti come il presidente di un’associazione russo-italiana, da contrapporre a frotte di ospiti, soprattutto donne ucraine, per giustificare un certo equilibrio e dimostrare che in Europa tutti hanno il diritto di parlare a differenza di quanto accade in Russia.

Tutte le trasmissioni, ossia tutti i gestori delle trasmissioni (conduttori) come già detto erano schierati a favore della guerra alla Russia, naturalmente a costo che la facessero gli ucraini. Noi per i cosiddetti valori occidentali ed europei, della Democrazia e della Libertà non siamo disposti a rischiare neppure un’unghia. Siamo solo bravi a mandare armi e denaro, o comunque quanto possa servire a far resistere il popolo ucraino. Resistere… Resistenza…. e lì è partita tutta la retorica sulla Resistenza che è simile a quella italiana della Seconda Guerra Mondiale.

E qui è iniziato lo scontro più cruento…ho detto più cruento? Forse più cretino sarebbe più corretto.

L’ANPI per voce del suo Presidente Pagliarulo, ha legittimato l’invasione russa, per lui è tutta colpa della Nato. E che i partigiani di ieri con gli ucraini di oggi non hanno nulla a che spartire. E credo sia difficile dargli torto.
Dopo però essere stato attaccato da tutti, dal Corriere della Sera che scriveva che l’Anpi, non aveva titolo per parlare a nome dei partigiani, che i partigiani veri si stavano rivoltando nella tomba, che Pagliarulo era nato nel 1949 e quindi non ha titolo per fare il partigiano, che l’Anpi è diventata un’associazione politica come tante altre, (il che tra le altre cose vorrebbe dire perdere i finanziamenti che lo Stato gli dà ogni anno), e dopo l’intervento del Capo dello Stato Mattarella, Pagliarulo ha fatto un passetto indietro, riconoscendo che la Russia ha invaso l’Ucraina, anche se i se e i ma restano tutti in piedi.

Abbiamo ascoltato la moglie del compagno Rutelli già sindaco di Roma, Barbara Palombelli, oggi conduttrice di diversi programmi in Mediaset, che ci racconta che gli americani durante la Seconda Guerra Mondiale sganciarono bombe sulle città italiane, e visto che aveva come ospite De Magistris, ricordò che solamente a Napoli ci furono 20.000 civili uccisi dalle bombe americane, ma andava bene perché grazie a quelle bombe Mussolini fu sconfitto.

A noi sfugge come i civili ammazzati abbiano determinato la sconfitta di Mussolini, comunque nessuno glielo ha chiesto, ma quello che mi ha lasciato di ghiaccio e la superficialità con la quale ha parlato di 20.000 morti di civili quindi anche di migliaia di bambini italiani, senza muover un ciglio, anzi chiosando che andava bene. Mi auguro di cuore di aver sentito male io.

Il matematico, scrittore, ateo specializzato in attacchi alla religione, ma soprattutto frequentatore di salotti televisivi Piergiorgio Odifreddi, il quale interpellato sui crimini commessi dai russi, di cosa ne pensasse di deferire i criminali davanti ad una Corte internazionale, come avvenne a Norimberga per i criminali nazisti ci ha spiegato la guerra è fatta di crimini, vince chi ammazza più nemici, poco importa come, ha poi concluso che se Hitler avesse vinto, a Norimberga sarebbero stati i generali alleati ad essere processati come criminali, e Hitler e i suoi sarebbero stati i giudici.

Nessuno è intervenuto per dire il contrario.
Quante cose abbiamo scoperto in decine e decine di ore, di programmi televisivi, basti pensare che solo Mentana su La7 ha fatto ventotto trasmissioni sulla guerra, poi c’è Formigli, c’è Giletti, ecc.

Eravamo convinti che il male assoluto fosse Hitler, mentre oggi le televisioni ci dicono che il mostro non è più il capo dei Nazional-Socialisti, ma è il fascista, l’autocrate, lo zar, Putin.
E visto che tutti lo scordano, lo ricordiamo noi, che Putin è il capo dei comunisti, anche se questo infastidisce tanti compagni nostrani.

E’ stato interessante ascoltare quelli che oggi incarnano il Comunismo ortodosso, quello più duro e puro, sostenere che le ragioni in guerra non sono MAI solo da una parte.
Eppure sono quegli stessi che hanno sempre spiegato che durante la Seconda Guerra Mondiale, che se era vero che gli americani avevano sganciato due bombe atomiche sui civili uccidendone 500.000 solo nella città di Hiroshima, che se i russi avevano fucilato 20.000 tra ufficiali e sotto ufficiali polacchi che si erano arresi, nella foresta di Katyn, dopo che Stalin e Hitler si spartirono la Polonia, i cattivi erano solo da una parte e i buoni dall’altra.

Quella di Katyn fu una strage di cui per il resto della guerra si accusarono a vicenda la Germania Nazional-Socialista e l’Unione Sovietica Comunista. E quando Hitler chiese al Regno Unito e agli Stati Uniti indagini neutrali sulla strage rimasero in un silenzio imbarazzato, opponendosi per il timore di indispettire i loro alleati russi.

Nonostante le assicurazioni britanniche ai polacchi in esilio che combattevano con gli alleati, nessuno venne mai condannato o processato per la strage. La Russia riconobbe le sue responsabilità nella strage soltanto nel 1991, autoaccusandosi dell’esecuzione di circa 1.800 morti. Alla fine delle ricerche, nella foresta di Katyn e in altri luoghi dell’Ucraina e della Bielorussia, vennero ritrovati più di 20 mila corpi.
Ma i comunisti russi vinsero la guerra per cui erano buoni perché, e i i tedeschi erano i cattivi, senza se e senza ma.

Oggi veniamo a sapere che i criminali non sono mai, come le ragioni, da una parte sola.
Ma la narrazione non è finita, pare che la Russia non ci fornirà più il gas, se così fosse e riuscisse a tenerci per le palle, state sicuri che il mostro Putin sarebbe riabilitato, forse non lo farebbero santo, ma si potrebbe dire come si faceva una volta nei confronti dei terroristi comunisti: ” Sono compagni che sbagliano”.

Category: Costume e società, Cultura, Politica

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