COME ERAVAMO / FRA MUSICARELLI E XXX

| 20 Ottobre 2022 | 1 Comment

di Raffaele Polo  ______ 

Senza esagerare nei ‘luoghi comuni’, ecco che ‘ci sembra ieri’ che andavamo al cinema in qualunque momento, pagavamo il biglietto e ci sedevamo, al buio, ad assistere al film, in un punto qualsiasi della pellicola. Era una sorpresa, uno stimolo a lavorare di fantasia, a cercare di capire, da subito, quale fosse lo svolgersi della vicenda. E, magari, dopo, ripercorrevamo tutto il film per una seconda visione, il biglietto ci dava diritto a sedere in quel posto senza scadenze, ci consentiva di utilizzare un lasso di tempo che sarebbe terminato solo alla fine delle proiezioni. Quante volte ci siamo rifugiati nella sala all’oscuro, con la ragazza del cuore, non ci interessava assolutamente quello che si svolgeva sullo schermo, i nostri pensieri, le nostre azioni erano rivolte a ben altro…

A Lecce c’erano l’Ariston e il Fiamma, il Massimo, l’Apollo, il Politeama, il Santalucia, l’Antoniano e l’Odeon. L’estate le arene Aurora ed Excelsior. Ora, le prime visioni nel capoluogo, erano replicate dopo qualche giorno nei cinema dei paesi vicini, naturalmente a costo inferiore. E così diventavamo, per spirito d’avventura e per necessità di risparmio, frequentatori dei cinema di Calimera, Castrì, San Cesario, Monteroni, Surbo…

C’era, sulla Gazzetta del Mezzogiorno e poi su ‘Quotidiano’ uno spazio dedicato alla programmazione dei cinema di tutti i paesi. E studiavamo con cura la possibilità per le nostre ‘gite fuoriporta’ con meta finale il film appena programmato nelle sale di Lecce.

Quando ero ragazzo, la domenica, c’erano anche le ‘matinee’, ovvero i film proiettati dalle 9,30 alle 11,30. Li offrivano il Santalucia ( quanti film di Godzilla ho visto, orribili polpettoni giapponesi, addirittura commuoventi per il loro ingenuo progredire di trucchi cinematografici grossolani e prevedibili…) e, a volte, l’Antoniano. Qui, era di casa il duo Bud Spencer Terence Hill e, la sera, magari, non potevamo perderci l’apprezzatissimo ‘Angeli senza paradiso’ con Albano e Romina…

Più in là negli anni, l’Odeon si dedicò esclusivamente ai film XXX, ovvero al porno.

E qui bisogna soffermarsi a descrivere alcuni aspetti della sala.

Anzitutto, non ho mai capito perché, alla cassa, vi fosse un’anziana signora che ci scrutava con odio. Entrati al buio, in  sala, cercavamo un posto distanziato dagli altri, quando si accendeva la luce per l’intervallo, ci sogguardavamo vergognosi, timorosi di essere riconosciuti. Alcuni spiegavano un giornale portato da casa proprio per quella evenienza e fingevano di leggerlo, per darsi un contegno. Durante lo svolgersi della proiezione, che ammanniva atti sessuali in tutte le forme e dimensioni, un sorvegliante con lampadina tascabile accesa, passeggiava su e giù, discretamente… 

Uscivamo poi velocemente, percorrevamo correndo i gradini, attenti che nessuno ci vedesse, il cinema era in una zona di passaggio (Porta Rudiae) e poteva notarci chiunque…

Lo spogliarello, che avevamo imparato ad apprezzare da militari a Roma, al Volturno e all’Ambra Jovinelli, a Lecce non è mai arrivato. Solo una volta a Novoli, ricordo, fu fatto un esperimento, peraltro miseramente fallito anche e soprattutto per la scarsissima avvenenza delle protagoniste…

Meglio, molto meglio, la stagione teatrale che l’Ariston offriva, in concorrenza con il Politeama, richiamando grandi nomi: da Nino Taranto a Ernesto Calindri, Alberto Lionello, Franca Rame,Arnoldo Foà, Peppino De Filippo e, da ultima ‘La smorfia’ con l’indimenticabile Troisi.

Poi, hanno cessato di esistere l’Odeon, il Santalucia, l’Antoniano, l’Ariston, il Fiamma, e tutti i cinema ‘di paese’.

Sono sorte le multisale, ma questa è un’altra storia…

Category: Costume e società, Cultura

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Comments (1)

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  1. Giuliana Silvestri ha detto:

    Il cinema è stato da sempre e lo è tuttora una mia grande passione, sarà perché ci andavo da ragazzina con mio padre a vedere i film storici, dove i protagonisti erano gli imperatori romani, i gladiatori, le regine, gli dei;un mondo lontano che, tuttavia, mi affascinava a tal punto che, a casa, con abiti ricavati da vecchie tovaglie dismesse, recitavo emulando quelle figure femminili… Dei film porno, neanche a parlarne, per carità! Quelli erano un’esclusiva del cinema Odeon, frequentato da soli uomini… Negli anni universitari, iniziai a frequentare il Cineforum con la visione di film a tema e carichi di emozione a cui seguiva il dibattito di noi studenti, un ricordo bellissimo…! Peccato che le sale cinematografiche leccesi, tranne una, che hanno avuto una loro storia, purtroppo non sono sopravvissute, quasi a voler riconoscere di non avere un’immagine al passo con i tempi, ma per fortuna l’Apollo e il Politeama, una volta anche cinema, resistono e sono ancora una realtà …

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