NUOVO SBARCO DI MIGRANTI SULLE NOSTRE COSTE

| 7 Aprile 2023 | 0 Comments

(e.l.) ______ L’ultimo, sempre a Brindisi, il 10 marzo scorso.

Continano gli sbarchi di migranti sulle nostre coste, ivi compresi gli arrivi ‘organizzati’ dalle organizzazioni non governative a Taranto e Brindisi degli ultimi mesi, come quello odierno.

Continua dunque l’emergenza immigrazione incontrollata sull’intero territorio nazionale, mentre l’Unione Europea, malgrado promesse, assicurazioni e trattati carta straccia, continua a lasciare sola l’Italia.

Una questione ritornata prepotentemente nell’attualità politica.

Nel Salento, l’ immigrazione irregolare dei, se si può usare il termine, ‘privilegiati’: pagano di più, e hanno più ‘servizi’, da parte dei trafficanti di esseri umani, partendo a gruppi di piccola o media consistenza dalla Turchia a bordo di velieri.

A Taranto e a Brindisi invece approdano gli immigrati che lasciano le coste della Libia – dove arrivano a piedi da numerosi Stati africani – sui gommoni messi a disposizione a pagamento da trafficanti di esseri umani senza scrupoli, contando di essere recuperati in mare dalle grossi navi delle organizzazioni non governative che li  portano subito dopo in Italia, l’unico paese del Mediterraneo che lo consente, aprendo da anni i propri porti agli sbarchi incontrollati.

Fra l’altro, la Libia continua pericolosamente a essere divisa fra clan rivali, che hanno ripreso una specie di guerra civile strisciante con conseguente instabilità politica per il governo, o, per meglio dire, i governi sul territorio, e difficoltà economiche per tutti.

Da poco anche in Tunisia la situazione economica e dunque sociale è preoccupante.

Questa mattina sono arrivate altre trecentotrentanove persone, di varia nazionalità, Siria, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Somalia e Sri Lanka, dopo essere state raccolte in mare dalle nave Geo Barents appartenente all’organizzazione Medici senza Frontiere.

Sono quindi scattate le consuete operazionidiassistenza della Croce Rossa Italiana (nella foto).

Category: Cronaca

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