A SAN SIRO PER IL LECCE UN’ALTRA SCONFITTA

| 23 Aprile 2023 | 0 Comments

(m.a.) ______ Il Lecce per tornare a rivedere la luce, il Milan per cavalcare l’entusiasmo delle ultime partite.

LECCE col 4-3-3 in campo con Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Pezzella; Blin, Hjulmand, Oudin; Banda, Ceesay, Di Francesco.

MILAN col 4-2-3-1 in campo con Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Messias, Diaz, Leao; Rebic.

San Siro gremito, il tempio del calcio fa sempre da solo spettacolo emozionante, sugli spalti ampia rappresentanza di tifosi giallorossi.

Molti sono residenti al Nord, e uno di loro oggi ha portato per la prima volta allo stadio il figlio.

Altri invece sono arrivati direttamente dal Salento per l’occasione.

Però c’è pure chi ha il cuore – e quindi la sciarpa – diviso a metà.

Non succede niente nei primi minuti. A riscaldare gli animi al quarto dora ci pensa il signor Chiffi che fischia il rugore per un intervento in area – sulla palla – di Baschirotto su Theo Hernandez dopo una galoppata sulla fascia, però in seguito al colloquio con il Var, decide di andarlo a rivedere al monitor e cambia la prima decisione.

Al 19′ palo. Chi ha fatto palo? Banda, che colpisce bene di testa e prende un palo incredibile a portiere battuto.

Poco dopo, Thiaw deve ricorrere alle maniere forti per fermare l’attaccante zambiano e becca un sacrosanto cartellino giallo.

Il Milan fa più possesso palla, ma conclude poco, da notare solo un tiro in porta, parato con qualche difficoltà da Falcone.

Il Lecce si difende in maniera giudiziosa e quando può prova a ripartire in contropiede.

Neanche a dirlo, al primo errore di marcatura dei giallorossi, su Leao lasciato solo ain area sul secondo palo a poter colpire di testa su cross da azione di calcio d’angolo di Tonali, il Milan passa in vantaggio, 1 a 0, al 40′.

Il tempo si chiude dopo un lungo, ma anche meno del dovuto, recupero parziale, fra il nervosismo generale un po’ da tutti contro tutti per una serie di episodi vecchi e nuovi controversi successi in campo, l’ultimo sul colpo di testa di Baschirotto parato da Maignan al minuto 47.

Si ricomincia senza cambi e sulla falsariga della prima frazione di gara.

Ora i pericoli creati dalle due squadre svaniscono regolarmente in extremis, per errori nel passaggio decisivo, o per episodi avversi.

Per l’ultima mezz’ora di gara più recupero, Stefano Pioli fa tre cambi simultanei.

Baroni dopo un po’ leva Di Francesco e Ceesay, sostituiti da Strefezza e Voelkerling.

Proprio Strefezza conclude bene in porta al 70′, para bene Maignan, così come aveva fatto due minuti prima Falcone su un tiro di Diaz.

Adesso le squadre sono più lunghe e creative, alternando occasioni.

Poi un quarto al termine il Milan la chiude. Ancora Leao, che parte bene in area e conclude ancora meglio in diagonale in maniera imparabile. 2 a 0, al 75′.

La fase finale della partita vede i padroni di casa che col passare dei minuti stanno sempre più cauti e gli ospiti che ci credono sempre meno.

In pratica non succede più niente fino al triplice fischio finale, dopo quattro, inutili, minuti di recupero.

Il Milan ritrova la zona Champion League, il Lecce ritrova la zona paura.

Category: Sport

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