DIRITTO DI REPLICA / SILVIA TARANTINO RISPONDE A leccecronaca.it

| 5 Novembre 2023 | 1 Comment

Non è costume della sottoscritta replicare, pubblicamente, a critiche rispetto al proprio operato: tanto, da un lato, in doveroso ossequio alla funzione ricoperta, dall’altro, per ancor più doveroso rispetto al diritto di critica, espressione significante di una Democrazia costituzionale che sia effettivamente tale, altresì fonte di confronto dialettico ed arricchimento, ove mai, anche dell’azione amministrativa.

Nondimeno, non posso esimermi dal censurare il grave portato dall’articolo “IL SINDACO DI PORTO CESAREO SILVIA TARANTINO HA SBANDATO DUE VOLTE. PIPPI MELLONE INVECE TIRA DRITTO” di Graziano De Tuglie, pubblicato sulla testata web “leccecronaca.it”.

Agevole spiegare perché.

La “critica”, magari anche costruttiva e non meramente partigiana, faziosa e gratuita, come detto, è ben accetta.

Ciò che, di contro, risulta essere inaccettabile, è lo sciente disegno di recare pregiudizio alla “persona” e non solo alla “funzione” ricoperta, anche alterando la dialettica ed il confronto sociale ed istituzionale, mercè deliberata attività di “disinformazione”, evidentemente orientata a reconditi fini, di cui, qui, non si intende avere considerazione.

Deve ben badare l’autore dell’articolo e la testata che lo ospiti che la sacrale tutela della integrità della persona, ovviamente, anche sotto profilo morale, così come la partecipazione democratica alla vita ed alle attività delle Istituzioni sono valori egualmente tutelati dalla nostra Carta Costituzionale, per cui il nascondersi dietro un preteso “diritto di critica”, non rispettoso del principio della “verità”, avente forme di manifestazione lungi dal morigerato e continente, rispetto ai temi di “confronto”, equivale a nascondersi dietro un dito…

È per quest’ordine di ragioni che, lungi dall’impegnarmi nella riproposizione di temi e contenuti, inerenti la vicenda che occupa, ispiranti l’azione non solo della sottoscritta, ma dell’intera compagine di governo comunale, brevemente, tenterò di dare contezza di quel gratuito disvalore politico, sociale e non solo contenuto nell’articolo cui ci si riferisce.

Ed in effetti, sorprende (o forse no…) che chi scriva e chi pubblichi compia “disinformazione” pura, nell’affermare che l’attirare investimenti, anche esteri, sul proprio territorio comunale si risolva in un pregiudizio per la popolazione.

Chi scrive e chi pubblica dovrebbe ben sapere (o forse no…) che la ricchezza di un territorio è data dalla convergenza di investimenti su di esso, per il tramite della mano pubblica e, maggiormente per le notorie congiunture, anche per il tramite di privati.

(ricchezza del territorio)= I (investimenti privati)+G (spesa pubblica): la matematica non è un’opinione…

Ritiene forse chi scrive e chi pubblica quanto si sia dovuto leggere che la realizzazione delle opere programmatela successiva manutenzione, ordinaria e straordinaria, di esse, il di esse ordinario funzionamento sarà opera esclusiva di teutoniche orde germaniche, valicanti le alpi e gli appennini, al fine di quivi giungere, sulle note della “Cavalcata delle valchirie”?

Sovviene il dubbio…

Fortunatamente, la Storia del territorio e della pista di Boncore insegna…

La pure pretesa “creazione” di “foresterie” (darà contezza l’autore dell’articolo cui si replica di come abbia contezza di progettualità che, allo stato, non sono neppure ad uno stato embrionale, per non esser nota l’area di impiego) limiterà gli introiti degli albergatori di Porto Cesareo?

Ben potrebbe essere, in astratto, ove alla realizzazione di foresterie si accompagni la creazione di mense e quant’altro a corredo, ma, di là dal fatto che di tanto si dubiti, poiché detti alloggi supplirebbero ad un incremento del personale impiegato, per l’ampliamento delle attività della pista, non ritiene chi scrive che, ove mai, a fronte della deminutio del  profitto di pochi (gli albergatori), subentrerebbe il miglioramento della condizione sociale degli appartenenti alle classi meno “fortunate”, ad impiegarsi per pulizie, manutenzioni, giardinaggio, etc…

Diamo un nome a queste persone, cameriere, cuoche, falegnami, elettricisti, guardiani, giardinieri, ed ancora, senza omettere considerazione per le figure professionali che il Territorio offre…

Dietro questa “visione” della scrivente vi è qualcosa di lobbistico?

Non credo e, in ogni caso, tanto non sfuggirà a chi leggerà queste righe e saprà trarre, anzi, ulteriore ed alternativa chiave di lettura dell’“articolo” cui si replica, ben attento a diverso ordine di interessi, nella personale interpretazione della scrivente.

Mi rendo conto di stare a dilungarmi più di quanto voluto, indulgendo a contraddittorio su questioni di merito con chi, per una ragione o per l’altra, per personali limiti o personali disegni, mai potrà convenire con quant’altro potrebbe sostenersi sul punto…

Un’ultima notazione, tuttavia, è doverosa.

Di là dalla “disinformazione” (tentata), in danno della platea della società civile, ciò che altrettanto inaccettabile è la diffamazione del prossimo, in ispecie, la scrivente, su cui, quasi non fosse sufficiente, si soffia pure il vento, affatto leggero, della calunnia…

Diversamente non si potrebbe opinare allorquando si affermi che la scrivente sia nulla più che un burattino, nelle mani di altro esponente della compagine di governo, quasi che non abbia autonome capacità cognitive, critiche e di discernimento…

Confido solo non si tratti di, neanche tanto latente, misoginia, ma di gratuita faziosità e strumentalità…

L’apogeo dell’abnorme, tuttavia, si tocca in altri e, ove possibile, ancor più gravi passaggi dell’“articolo” a firma del sig. Graziano De Tuglie.

Il riferimento, ovviamente, è alla “procedura segreta”, di cui lo stesso discorra nelle sue righe, finalizzata, agevole intenderlo, a “favorire”, altrettanto “segretamente”, per il tramite di altrettanto “segrete” trattative, terze parti non meglio identificate, nel cui favore il recente rimpasto nel governo comunale nulla più sarebbe se non il “defenestrare” voci “sgradite”, potenzialmente impedienti l’oscuro disegno della Sindaca, anzi no, del Sindaco ombra Salvatore Albano…

Ove non venisse sottinteso l’agire in violazione di Legge, vi sarebbe da sorridere, fors’anche da rider di gusto per il fantapolitico scenario preconizzato, quasi che certune opere si possano realizzare fuori da procedimenti amministrativi, ai cui contenuti chiunque, in qualsiasi momento può accedere, con una semplice istanza ai sensi della Legge 241/90…

Ma così non è…

È forse il caso di spiegare a chi abbia scritto l’articolo cui si replica ed a chi lo abbia pubblicato che il pubblico ufficiale, quale un Sindaco, che agisca, nell’esercizio delle proprie funzioni, con consapevolezza, in violazione di Legge, per favorire l’interesse di terzi, commetta un reato, peraltro procedibile d’ufficio…

Per cui ci si chiede, cosa v’è di più diffamatorio di una calunnia?

Per la scrivente, NULLA!

Ed è per questo che, di là dalla pubblicazione doverosa della presente, con la medesima evidenza dell’articolo cui si replica, che rimane, generosamente, riservato diritto di querela, a tutela dell’onorabilità della sottoscritta, prima della pubblicazione dell’articolo in parola, mai posta in discussione.

Silvia Tarantino, sindaco di Porto Cesareo

______

LA RICERCA nel nostro articolo del 3 novembre scorso

Category: Costume e società

About the Author ()

Comments (1)

Trackback URL | Comments RSS Feed

  1. ROBERTO DE RINALDIS ha detto:

    La Signora Sindaca del Comune di Porto Cesareo a fronte delle 24 righe che il dott. De Tuglie le ha dedicato, fa una replica di ben 88 righe, MA SENZA RISPONDERE A QUANTO GLI E’ STATO CONTESTATO. OSSIA SE è VERO CHE HA CACCIATO VIA LA SUA VICESINDACO E IL SUO ASSESSORE PERCHE’ GLI CONTESTAVANO IL SUO MODO DI PROCEDERE in merito all’affare Porsche. Domandina facile facile, per la quale non c’era bisogno di scomodare la Costituzione, le norme del codice penale, o un linguaggio forense, arrampicandosi sugli specchi nel tentativo di evadere la precisa domanda.
    Un’ultima considerazione, quando un sindaco minaccia di querelare chi gli muove una critica politica ( perché di questo si tratta) non è mai un buon segno, e allora e been approfondire, se poi lo fa nei confronti di un giornale è ancora più grave.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.