DA KRSTOVIC SANTO, A DAZN LMMT, LA NOTTE NERA DEL LECCE A ROMA

| 7 Novembre 2023 | 0 Comments

(Rdl)  ______ Subire un gol nei minuti di recupero rientra nella normalità del calcio. Uno, non due. Magari era già successo, che una squadra perdesse la partita subendo due gol nel recupero finale. In qualche campionato del Qatar, o delle Filippine. Nella serie A italiana, a memoria d uomo, non era mai successo prima di Cagliari ‐ Frosinone di domenica 29 ottobre scorso, 4 a 2 con doppietta di Pavoletti nel recupero finale.

C è riuscito il Lecce, a fare anche meglio, in quanto recidivo.

Aggravante significativa, appena quattro giorni prima lo stesso Lecce, sia pur in un contesto diverso, di Coppa Italia, aveva subito due gol perdendo la sfida contro il Parma, e va beh, era pur sempre solo la Coppa Italia. Ma in campionato no, non doveva succedere. Due volte di fila, poi…Eppure…

Dopo la notte nera, nerissima, romana, da horror, vero e proprio incubo epocale, a Lecce, dove si vive di pane e di calcio, e il calcio viene per primo, adesso cè tanta delusione, per usare un eufemismo.

I tifosi, quelli eroici, meravigliosi che erano allOlimpico, e i tanti trepidanti davanti agli schermi di Dazn con il suo vergognoso telecronista LMMT, non meritavano tutto questo.

Non doveva succedere, e basta.

E inutile prensela con il telecronista, che non c entra nulla, e pure prendersela con lennesimo arbitro pessimo visto nelle partite del Lecce, che ci ha messo molto di suo durante la gara.

Pure il destino non centra, o il caso fortuito che pure regge e governa gli imponderabili meccanismi del calcio.

Questo Lecce manca di lucidità, di fiducia, di convinzione, di determazione, di consapevolezza.

Ma Krstovic santo ‐ comunque lui nei minuti del finale decisivo non era in campo, dove ha dimostrato di essere un leader, un vero condottiero, ammirevole per dedizione alla causa ‐ Krstovic santo, stai vincendo una partita storica, fondamentale per la stagione, mancano gli ultimi cinque minuti, ma manda la palla in tribuna, unaltra sulle rive del Tevere, perdi tempo, spezza il ritmo degli avversari, fatti uscire gli occhi dalle orbite, buttati a terra come se ti avessero sparato, fai ostruzionismo asfissiante a uomo, fai qualcosa, insomma, senza stare ad aspettare che si compia il destino.

Le partite si vincono anche così .

E invece hanno lasciato gli altri liberi di colpire in area, fra laltro perdendo colpevolmente un disimpegno difensivo facile facile.

E adesso?

Adesso il buonismo non aiuta. Non aiuta il costume tipico di tanti più o meno addetti ai lavori, di far finta di nulla, alla non è successo niente, abbiamo scherzato.

Non aiutano nemmeno i discorsi tipo tanto ci dobbiamo solo salvare, pure allultima giornata, va bene uguale, va bene tutto. No.

Occorre reagire. Subito. Recuperare urgentemente condizione e convinzione. E dimostrarlo sul campo.

Anche se adesso arriva il Milan, anche se è difficle riprendersi subito da una batosta simile. ______

LA RICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente, e in quello di domenica sera

Category: Sport

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