LA RIFLESSIONE / UN VOTO NEL DNA
di Elena Vada ______
Gentile dottor Giuranno, ho letto attentamente e più di una volta, il suo articolo “Voto/non voto” su leccecronaca.it di ieri.
Che fotografia perfetta dell’attuale situazione politica italiana! Quanto scrive è vero, reale, verificabile, corrispondente… è il sentimento che prova la gente comune, i lavoratori, i disoccupati e i nostri anziani pensionati.
Tutti, allora?!. No.
Credo che la “voglia di votare” sia, per alcuni, come me e la mia famiglia, insita e connaturata nell’indole personale, cromosomica.
È irrinunciabile. Ce l’abbiamo nel sangue.
Neanche più un “diritto/dovere”, ma un espressione di democratica LIBERTÀ faticosamente conquistata, che ci fa sentire vivi, consapevoli, partecipi, italiani.
Delusione, sconforto, frustrazione, avvilimento e massima sfiducia nei risultati che produrranno le elezioni, è quello che induce a non recarsi alle urne.
Ma non facciamo tanti giri di parole. Personalmente non ho un bagaglio politico-culturale profondo come il suo, dottor Enrico e quindi non la contesto punto per punto.
Molto retoricamente dico a lei, e a tutti i miei connazionali, votate, votiamo, il disfattismo non serve a nessuno.
Proviamo a crederci ancora.
Lo so, la fede è cosa rara e difficile, soprattutto di questi tempi, ma il “vuoto” di ideologie e, soprattutto, di proiezione e speranza nel futuro, molto, molto peggio.
Quindi: ANDIAMO A VOTARE!
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
Category: Costume e società, Politica
Gentile Elena,
anzitutto la ringrazio per il garbo delle sue parole e la testimonianza sentita e convinta.
Io voterò anche questa volta, voterò contro ogni speranza, come faccio sempre, per una formazione antisistema che probabilmente non supererà lo sbarramento.
La motivazione principale (e un po’ me ne vergogno) è che spero col mio voto valido, di allontanare dallo sbarramento partiti guerrafondai come quelli di Calenda, Bonino e Renzi…che nonostante la loro iperesposizione mediatica oscillano attorno alla fatidica soglia.
Poi c’è una motivazione di testimonianza…voglio contare quanti la pensano come me, ma mi rendo conto che siamo sempre in meno.
«Ho provato. Ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio» diceva Samuel Beckett. Anche io voglio riprovarci ancora.
Grazie Enrico… per tutti i concetti espressi con tanta (lo sento) autenticità, sincerità. Un abbraccio da un “antica” signora.
Dondolo come un pendolo, tra il sentire dell’uno e i sentimenti dell’altra e come sempre tra la ragione e il cuore è quest’ultimo ad avere la meglio. E avendo per una vita votato formazioni antisistema senza alcun risultato, stavolta voto per chi antisistema lo è stato per una vita e oggi per la prima volta si trova in una situazione che questo sistema potrebbe cambiarlo, con tempi lunghi certamente, superando ostacoli che in tanti porranno sul cammino, ma potrebbe farcela.