ESSERE UMANI, LA BELLEZZA DELL’UNICITÀ.

| 30 Novembre 2024 | 0 Comments

DIALOGHI A CUORE APERTO CON MARIA DE GIOVANNI, COMMENDATORE ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA.

A MELENDUGNO IL 25 NOVEMBRE, NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.

A LECCECRONACA.IT LA PROTAGONISTA DEL CONVEGNO E ALTRI IMPORTANTI RELATORI.

di Carmen Leo______ “Quando si è costretti a convivere con le malattie, soprattutto con quelle croniche, si deve imparare a convivere anche con il dolore fisico costante, spesso invalidante, che pregiudica in maniera significativa la qualità della vita. Per fortuna la ricerca avanzata nella farmacologia ci viene in soccorso. Ma quello che ci aiuta ad affrontare le difficoltà imposte dalla malattia è la grande forza di volontà che dobbiamo trovare in primis in noi stessi.

Non serve pensare o sperare che siano gli altri ad affrontare e risolvere i nostri problemi, anche nei momenti di profondo dolore, bisogna trovare quella forza nascosta che ci spinge ad alzarsi dal letto ogni santo giorno e intraprendere la sfida quotidiana con la vita. La sofferenza fa parte dell’esistenza umana, nessuno ne è immune!

Ogni giorno occorre porsi un importante interrogativo: voglio rinchiudermi in me stessa, autocommiserarmi, suscitare negli altri sentimenti di umana pietà, oppure posso rendermi un tramite per aiutare chi come me sta vivendo una situazione analoga e non sa come affrontarla?

Creare un circolo vizioso di sconforto e pietismo ci porta molto lontani dal profondo significato che risiede nel titolo del manifesto di questo particolare evento: La mia Vita è bellissima!

Ricordiamoci che anche nei momenti di più grande sconforto, quando arriviamo a toccare il fondo del baratro in cui siamo piombati per le più svariate ragioni, è proprio lì che dobbiamo trovare quella motivazione forte che esiste in ognuno di noi e che può essere supportata dalla fede, dagli ideali in cui si crede, dall’aiuto delle persone a noi care.

La mia disabilità è fortemente palese in alcuni giorni, in altri poco meno, ma dobbiamo sapere che in ogni casa esiste la sofferenza, e che ci sono tante persone che lottano ogni giorno per la propria sopravvivenza e per aiutare chi ha bisogno di essere salvato, prima di tutto da se stesso.

Il dottor De Giorgi qui presente è stato il mio curatore dell’anima, colui il quale mi ha aiutata in diverse occasioni a ritrovare il mio equilibrio interiore.

Le tante persone come lui, dotate di indubbie competenze mediche, ma anche di un’accentuata sensibilità, di grande empatia e altruismo, ci servono da importante aiuto per creare quel circolo positivamente virtuoso in cui possiamo condurre un’esistenza dignitosa e appagante, anche in presenza della malattia”.

Così Maria de Giovanni ( nella foto in basso), nata a Colonia e ora residente a Borgagne (Le), scrittrice, corrispondente presso il Nuovo Quotidiano di Puglia, presidente di alcune associazioni no profit quali Sunrise Onlus e Il Mare di Tutti, nonché Commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana, si svela, non priva di commozione, a Leccecronaca.it

La sua, una partecipazione da protagonista in un importante evento, il secondo dei quattro incontri dal titolo “La mia vita è bellissima: dialoghi a cuore aperto con Maria De Giovanni sui temi della disabilità e del supporto sociale”, programmati dal Comune di Melendugno coadiuvato dal Team Galattica Rete Giovani Puglia, Nodo di Melendugno, di cui è capofila il Centro Studi Koinè Europe di Lecce.

“Storie di consapevolezza e supporto per esplorare e valorizzare le unicità umane, difenderne l’identità e costruire reti di solidarietà”: così sono state definite le testimonianze ospitate nell’ambito del convegno “ESSERE UMANI, LA BELLEZZA DELL’UNICITÀ“, svoltosi nell’elegante e suggestiva cornice della Chiesa Madre SS Assunta di Melendugno, in una data particolarmente significativa, il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle Donne.

“Parlare disabilità e di sanità pubblica vuol dire incrociare due questioni che non portano spesso ad una soddisfazione totale dell’una o dell’altra. Parlare questa sera della storia personale di Maria, della sua disabilità, significa iniziare un discorso complesso che porta noi medici a dissertare molto spesso di malattie, di genetica, di prevenzione, di diagnostica, di cure, ma molto raramente si pone attenzione primariamente alla persona che ha una disabilità.

Il paziente non è la rappresentazione fisica della malattia, ma un essere umano dotato di corpo e anima, di una sensibilità, che diviene maggiormente accentuata in una situazione di svantaggio, di sofferenza. La parte razionale ed emotiva coesistono in noi unitariamente, pertanto è di rilevante importanza curare la psiche e il corpo insieme, per poter mirare ad una piena e totale guarigione, e a dare condizioni di dignità umana al malato. Di questi importanti aspetti il sistema sanitario nazionale non può non tenere conto.”

Questo l’intervento accorato del dott. Donato De Giorgi ( primo da sinistra nella foto di copertina), presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce.

I saluti introduttivi sono stati portati da Emanuela Congiusta (in piedi nella foto in basso), referente operativo di Galattica Rete Nodo di Melendugno, la quale espresso delle riflessioni significative sulla giornata del 25 novembre, una data che ogni anno ricorda le donne vittime di violenza e sottolinea all’universo femminile l’importanza di prevenire comportamenti errati, di evitare frequentazioni pericolose, ma soprattutto il coraggio di denunciare abusi e violenze subite.

Incisivo il contributo di Cosimo Dima ( primo da sinistra nella foto a lato), consigliere delegato alle Politiche Giovanili del Comune di Melendugno, il quale ha puntato i riflettori sull’educazione delle giovani generazioni al rispetto della persona umana, dei suoi diritti e doveri, di stimolarli al dialogo costruttivo tra pari e tra diverse generazioni. I genitori hanno l’oneroso compito, il preciso dovere di sensibilizzare i propri figli a comportamenti corretti e non discriminanti.

Un plauso per l’organizzazione precisa e puntuale dell’evento va a Ramona Petrachi ( prima da destra nella foto a lato), consigliera delegata alle Pari Opportunità del Comune di Melendugno, che ha encomiato l’impegno di Maria de Giovanni nella difesa dei diritti dei malati e della disabilità di vario genere, e per aver portato il nome del nostro amato Salento, in tal senso, oltre i confini geografici regionali, grazie all’onorificenza pregevole ricevuta a Roma.

La psicologa e sessuologa Azzurra Carrozzo ( prima da destra nella foto in basso), ha dissertato sul delicato tema della disabilità, e di come le persone che ne sono affette siano etichettate da taluni stereotipi all’interno del tessuto sociale, che ne condizionano fortemente la libertà di essere considerati come portatori di una “diversa abilità” e non come inabili a svolgere compiti e mansioni alla stregua delle persone “normodotate”.

Abbiamo ritenuto importante evidenziare questo evento, tanto per la giornata in menzione in cui si è svolto, quanto per l’apporto significativo degli illustri relatori e anche perché fa parte di una serie di quattro appuntamenti di sensibilizzazione destinati a promuovere il dialogo e la consapevolezza su tematiche sociali cruciali, che hanno avuto inizio il 21 novembre da poco trascorso a Melendugno, presso il Centro “Rina Durante”, che ha avuto come titolo “CONFORME A CHI?”.

Un laboratorio esperienziale sui temi del “body shaming” (indica la pratica di offendere qualcuno/a per il suo aspetto fisico, ad esempio attraverso insulti, derisioni, giochi di parole, allusioni, in genere diffusi tramite l’utilizzo del social media, spesso sistematici e persistenti – n.d.r) e della “grasso-fobia”, che ha come soggetti coinvolti moltissimi adolescenti di questi tormentati tempi moderni, e che ha avuto come obiettivo quello di stimolare una riflessione profonda e diffondere la cultura dell’inclusività.

Tanti i partecipanti e tanti i ragazzi che hanno preso parte all’incontro, con la reale consapevolezza che il cambiamento può essere attuato solo con la convinzione che la perfezione non esiste e che ognuno, nella sua imperfezione, è unico!

Fondamentali, anche in questo primo incontro gli interventi dei relatori presenti, tra tutti il Cavaliere della Repubblica Grazia Turco (nella foto in basso), da sempre impegnata nel sensibilizzare su quanto possa essere vitale abbattere ogni barriera comunicativa, oltre che architettonica.

“Solo affrontando con consapevolezza questi temi, quali la violenza, l’emarginazione, le fragilità umane, possiamo costruire una società più equa e inclusiva. Vi lasciamo con l’augurio che il messaggio di oggi non si fermi qui, ma che possa accompagnarci ogni giorno nelle nostre azioni, parole e scelte.

E’ solo attraverso la consapevolezza e la solidarietà che possiamo sconfiggere ogni forma di violenza e dare vita ad una comunità davvero umana e rispettosa di ogni sua componente”.

Le conclusioni e i saluti sono stati affidati, nell’evento svoltosi lunedì 25 a Melendugno, a Denise Gabrieli (in basso nella foto), in rappresentanza del Centro Studi Koinè Europe, capofila del Progetto Galattica Rete giovani Puglia Nodo di Melendugno.

La fidata collaboratrice della dott.ssa Nicoleta Apopei, fondatrice e direttrice di Koinè, ha ringraziato tutti gli intervenuti per i preziosi contributi personali apportati al convegno e ha espresso le sue considerazioni sulla problematica cruciale e di emergenza sociale rappresentata dalla violenza sulle donne e sull’alto numero di femminicidi che ogni giorno vengono perpetrati in Italia e nel mondo intero.

Il suo, un lodevole elogio anche al coraggio e all’impegno di Maria De Giovanni, perché “ha saputo mostrare come il superamento delle barriere, siano esse fisiche e/o psicologiche, possono diventare un percorso di crescita collettiva e personale“.

Il nostro plauso va indubbiamente agli organizzatori già citati di questi eventi, il terzo dei quali si svolgerà il 4 dicembre, alle ore 17.00, presso il Centro Culturale “Rina Durante” di Melendugno, e sarà intitolato “Non c’è ancora domani, reagiamo oggi”, per il loro impegno e la determinazione nel promuovere progetti improntati sull’inclusività e la valorizzazione di sé, con il motto che “la vera bellezza risiede nell’unicità “.

Per chi volesse e per chi potesse, consigliamo una significativa partecipazione ai prossimi appuntamenti. Ne usciremmo tutti più consapevoli riguardo alle delicate tematiche trattate e, certamente, maggiormente arricchiti nello spirito e acculturati nell’intelletto.

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Eventi

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