POLVERE DI STELLE / I BUONI SENTIMENTI DI GREER GARSON
di Elena Vada ___________
Ha detto: – “Cercare di far soldi a tutti i costi è l’errore più grande della vita. Se invece fai ciò che ritieni giusto e lo fai bene, allora vedrai che i soldi arriveranno ugualmente.”.
Greer Garson (Eileen Evelyn Greer Garson) nacque il 19/09/1904 a County Down (Irlanda) o a Londra (U.K.) … (non si è mai chiarito).
Frequentò la University Dramatic Art di Londra (laurea) e la University di Grenoble.
Cominciò a lavorare in una agenzia di pubblicità.
Debuttò in teatro come attrice di prosa nel 1932 a Birmingham.
L’anno successivo recitò, con Lawrence Olivier, in ‘Golden Arrow’.
Nel 1938, la sua interpretazione in ‘Old music’ le consenti di ottenere un contratto con la Metro Goldwyn Meyer.
Si trasferì ad Hollywood dove esordisce sul grande schermo nel 1939 in ‘Addio Mr. Chips’, di Sam Wood, che le fruttò una nomination all’Oscar. (Film da vedere. Foto)
Fino al 1946 è tra le dieci attrici di maggior successo di Hollywood, ma poco a poco la sua stella comincia a tramontare.
La Garson è tra le mie attrici preferite, anche grazie, al perfetto doppiaggio della nostra grandissima Tina Lattanzi, che le diede voce, e tono giusto: pacato, garbato, sereno. Mi piaceva e piace, perché i suoi film sono pieni di buoni sentimenti e finiscono, quasi sempre, bene.
L’ avrei voluta come mamma.
Greer aveva uno sguardo dolce ma deciso, capigliatura castana (no biondo platino), lineamenti gradevoli, non aggressivi.
Non bellissima, come le sexy Vamp in voga negli anni ’30/40.
Era l’ opposto, per carattere e temperamento, delle attrici di moda, come Rita Hayworth, Lana Turner e Betty Grable.
La Garson è stata, per il cinema americano il prototipo di donna onesta, gentile, affabile, rassicurante.
Tranquillo modello di serenità attraverso i ruoli di perfetta moglie e madre di famiglia.
Fa parte del ‘periodo inglese’ di Hollywood, insieme a Laurence Olivier, Cary Grant, Vivien Leight, David Niven, Robert Colman, Aubrey Smith, John Gielgud…. eccetera.
Nel 1955 – decide di abbandonare il cinema e si dedica, saltuariamente, alla televisione.
Si impegna in beneficenza. Il suo ingente patrimonio immobiliare, le consente di destinare gran parte dei ricavi, in opere assistenziali e socialmente utili come scuole, ospedali e musei.
Torna sul grande schermo nel 1960 con ‘Alba a Campobello’, dove interpreta Eleonor Roosvelt, ruolo che le frutta la settima nomination all’Oscar come migliore attrice.
Ha formato con Walter Pidgeon (simpaticissimo attore canadese) un inossidabile duo, recitando insieme in otto film. Tutti divertenti.
Si sposò tre volte, senza figli, con due divorzi.
È stata l’ amante degli attori Errol Flynn e John Garfield, dei registi Joseph L. Mankiewicz e George Jessel, del produttore Louis B. Mayer e del press-agent della M.G.M. Bob Ritchie.
Era Repubblicana e Presbiteriana.
Le candidature all’ Oscar, sempre come ‘Migliore Attrice Protagonista’ sono:
1940 – ‘Addio, Mr. Chips’
1942 – ‘Fiori nella Polvere’
1943 – Premio OSCAR come migliore attrice protagonista per ‘La signora Miniver’ (foto).
1944 – ‘Madame Curie’
1945 – ‘La signora Parkington’
1946 – ‘La valle del destino’
1961 – ‘Sunrise at Campobello’
Assieme a Bette Davis, detiene il record delle nomination all’Oscar consecutive, ancora imbattuto; ben cinque: dal 1941 al 1945.
Secondo me, tra i suoi film più belli c’è ‘Orgoglio e Pregiudizio’ (foto). Consigliato.
Muore a 91 anni, per una crisi cardiaca, al Presbyterian Hospital a Dallas (Texas) USA, dove, da qualche anno, per sua libera scelta, dimorava abitualmente, in una suite.
Era il 26 aprile 1996.
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( 28 – continua )
Category: Cultura
Brava
Piaceva tantissimo anche a me!