LA CONTROVERSA EREDITA’ DELLA SIGNORA VITA CARRAPA ALL’ASL DI LECCE

| 19 Maggio 2025 | 0 Comments

di Graziano De Tuglie ___________

Nel 2019 muore a Maglie la signora Vita Carrapa che, dieci anni prima, aveva redatto un testamento con cui destinava tre milioni di euro alla costruzione di una nuova struttura di cura e assistenza a Maglie indicando nella ASL di Lecce l’esecutore dell’opera.


La benefattrice aveva, però, vincolato a termini temporali ben precisi la realizzazione dell’opera cui destinava l’importante eredità: entro cinque anni dall’apertura del testamento il manufatto doveva essere realizzato. Qualora ciò non si fosse verificato l’importo lasciato in eredità doveva andare all’ISPE gestrice di una Rsa perchè lo utilizzasse nella gestione della struttura esistente o ne realizzasse una nuova più funzionale.


Il testamento viene aperto nel settembre del 2019 quindi la Asl Lecce ha tempo fino al 2024 per realizzare quanto desiderato dalla testatrice; è inutile dire che il termine trascorre senza che nessuna costruzione sia terminata. La Asl ha progettato, e avviato il relativo cantiere, un “presidio riabilitativo ad alta tecnologia robotica” la cui realizzazione langue senza rispettare neanche il termine che la stessa Asl aveva fissato come conclusione dei lavori. Questo termine era indicato nella cartellonistica di cantiere nel 9 maggio del corrente anno 2025.

Chiaramente il completamento della struttura e la sua messa in funzione rimangono rimandate a data da destinarsi e già un comitato magliese per il miglioramento della sanità cittadina comincia a sollevare la questione del rispetto dei termini fissati dalla generosa testatrice. Serpeggia la domanda se non ricorrano gli estremi per togliere l’eredità alla Asl clamorosamente inadempiente per destinarla alla struttura alternativa che la signora Carrapa aveva indicato nel suo testamento.


La farraginosità delle strutture sanitarie pubbliche meriterebbe un provvedimento simile e non è escluso che qualcuno si faccia parte diligente nel chiedere alla magistratura sanzioni contro chi disattende alle disposizioni testamentarie. Non solo per le tempistiche clamorosamente in ritardo, ma anche per la genericità della destinazione della costruzione del “presidio” che violerebbe l’espressa volontà della defunta di creare o rafforzare strutture a servizio degli anziani.


In genere le ASL, nate per una gestione manageriale della sanità pubblica, hanno strutture amministrative elefantiache che si muovono con la lentezza propria della burocrazia pubblica, e sono totalmente prive della dinamicità di una gestione manageriale privata; questo episodio lo conferma e aiuta a capire anche la tragedia delle liste d’attesa.



Category: Cronaca

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