IL PRANZO DELLA DOMENICA / IL NOSTRO INVITATO SPECIALE SI SALVA IN EXTREMIS

| 15 Giugno 2025 | 0 Comments

di Raffaele Polo __________

Da lontano, si sentono gli accordi di pianoforte. Segno inequivocabile che la professoressa Dolores Mancarella (non la chiamate maestra, però…) è in casa e sta lavorando, anche se è domenica e tradizione vorrebbe che il pranzo fosse l’interesse principale…

Ci apre Giuseppe, il marito, che brevemente ci informa: «Fate presto, oggi non è giornata… Per inciso, io sono ‘La Voce’ perchè presento e commento i brani che il coro esegue. Sto nascosto, non mi piace apparire…Vi saluto..»

E scompare. Con Dolores non accenniamo neppure all’ipotesi di un gustoso pranzo che sarebbe il motivo della nostra visita: si vede che è in piena trance musicale. E allora cominciamo subito:

«COSA E’ LA MUSICA, PER TE?»

«E’ il mio modo di essere!»

«PERCHE’ HAI FONDATO E DIRIGI UN CORO?»

«Per motivi didattici, volevo dimostrare quello che ho sempre pensato e insegnato ai miei

studenti ovvero che tutti possono cantare e che nessuno nasce “stonato”!»

«PERCHE’ “ARS NOVA”?»

«Avendo studiato composizione, oltre che pianoforte, sono sempre stata affascinata dalla

polifonia che in musica vuol dire insieme di suoni (voci); perciò nel 1997, quando fondai il

coro, cominciai facendo studiare ai miei coristi brani dei grandi polifonisti del Rinascimento,

periodo questo che in musica viene detto della ”ARS NOVA” per distinguerlo dal precedente

“ARS ANTIQUA” dove la musica era monodica (una sola linea melodica). Da qui il nome del

coro polifonico “ARS NOVA”!»

«QUANTI ALUNNI HAI FORMATO NELLA TUA VITA?»

«Tanti, musicisti e non, così tanti che non potrei contarli, ho cominciato ad insegnare

pianoforte a sedici anni, a ventitré insegnavo al Magistrale “Aldo Moro” di Maglie e li sono

rimasta fino al 2012, sono quindi transitata nel Liceo Musicale “Giannelli” di Casarano per

approdare infine nel Liceo classico e musicale “Palmieri” di Lecce dove sono, ancora per

poco, in servizio. Ho avuto grandi soddisfazioni dai miei alunni sia a livello professionale che

umano, ho insegnato e mi hanno insegnato tanto!»

«COSA TI PIACE MANGIARE? CHI CUCINA?»

«Diciamo che non amo particolarmente mangiare, a tavola, essendo io una “piluccatrice

incallita” ma se devo dire amo la pasta con le cozze e il salmone che cucino io!»

«COME SI CHIAMANO CANI E GATTI DI CASA?

Io amo gli animali, amore ereditato dal mio adorato papà, in casa ho la mia dolcissima

cagnolina LOLA, due gatti che hanno deciso di adottarmi CETTO e PINA, GINO E GIGIA

che stazionano in giardino e ancora, FOFI gatto fifone, TRILLI e POLDO»

L’intervista è chiusa, ci alziamo per congedarci, ma la professoressa ci trattiene sorridendo:             

« Accomodati e gusta quello che Giuseppe ha preparato…»

La tavola, di là, è imbandita e ricca di sapori e odori..

Ah, la magica Voce!!!

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( 56 ‐ continua )

Category: Costume e società, Cultura

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