IO STO CON GLI OPERAI DELLA LUPIAE SERVIZI E SONO CONTRO I POLITICI CHE MINACCIANO DI PUNIRLI

| 30 Giugno 2025 | 2 Comments

di Giuseppe Puppo _____________

Fanno un lavoro umile, pesante, frammentato, parcellizzato, aleatorio, condannati da un sistema che li ricatta di anno in anno per gli effetti perversi della così dette ‘partecipate’, società ibride figlie delle ‘privatizzazioni’ e ‘aziendalizzazioni’, direttamente sulle loro buste paga, mentre i politici, che queste società amministrano, non lavorano, spesso non hanno mai lavorato in vita loro, ma, miracolati dalla politica, intascano comodamente i lauti compensi delle loro cariche senza far nulla e li sommano ad altri loro comodi introiti.

Quando fa caldo atroce come in questi giorni, il loro non è nemmeno più un lavoro: diventa un supplizio infernale.

L’altro giorno quattro di loro, in servizio al rione Santa Rosa, hanno fatto una pausa, bevendo una birra seduti ad una panchina al fresco.

Hanno fatto bene.

Non sarebbe stata una sola bottiglia, ma più di una?

Hanno fatto bene, con la birra specie d’estate ci va la gazzosa.

La pausa sarebbe durata due ore?

Hanno fatto bene, non si può lavorare con l’afa opprimente sotto il sole che spacca le pietre, quando si fatica a reggersi in piedi senza far nulla, figurarsi a fare lavori pesanti.

E’ successo però che qualcuno dei residenti in zona si è preso il fastidio di fotografarli, di filmarli e di diffondere il tutto tramite social.

Stendiamo quel pietoso velo su taluni commenti dei moralisti all’acqua di ciclamino e degli esperti un tanto al chilo che nella fattispecie si sono a lungo esercitati in materia.

Non lo stendiamo, invece, sulle reazioni dei responsabili politici, che a vario titolo hanno commentato l’accaduto, sindaco, assessori, amministratori, preannunciando pesanti provvedimenti disciplinari, di sospensioni e quant’altro.

E quale sarebbe stato il danno per la collettività, ammesso e non concesso che di danno si sia trattato, due ore di lavori pubblici persi?

Pochi sanno che vicino a quella ‘famigerata’ panchina esiste una vera e propria zona di degrado, di lavori pubblici abbandonati, mai fatti, se iniziati mai finiti, il trionfo delle offese dell’incuria del tempo e degli uomini: una palazzina della Caritas che è in ristrutturazione da tre anni; un murale dedicato a Carmelo Bene, da dieci sommerso da erbacce e rifiuti; campi di calcetto e basket da sempre recintati in cui giocano lucertole, topi e insetti, e gatti a inseguirli; un intero fabbricato sigillato e diroccato che manco a Stalingrado dei tempi che furono; un mercato coperto mai entrato in funzione, e potrei continuare a lungo, sempre solo per restare in zona.

Tutti sanno, uscendo da Santa Rosa e guardando a Lecce tutta, non di due ore, di lavori pubblici persi, ma di mesi e di anni di lavori infiniti appaltati dai politici a imprese che si guardano bene dal consegnarli nei tempi stabiliti, col risultato che la città è ridotta a un cantiere continuo, dappertutto, con gravissimi danni concreti alla civile convivenza e all’immagine, all’essenza stessa, della comunità.

Di questi ritardi, di questi cantieri infiniti, di questa offesa continua, se non altro indirettamente, per colpe che sono di connivenza quanto meno, se non altro, di questi megagalattici tempi persi, sono responsabili i politici che ci amministrano.

Bene, ne trattagano le conseguenze, abbiano un sussulto di dignità, e invece di punire i poveri operai, si autopuniscano, si autosospendano, si dimettano, e vadano a casa. A lavorare. Le pause, potranno farle a piacimento, con sushi e champagne.

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Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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Comments (2)

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  1. Walter Capilungo ha detto:

    Questi lavoratori, sono gente che per entrare alla Lupiae si è rivolta a dei politici che li hanno assunti in cambio di voti. Gente imboscata che ruba lo stipendio alla collettività, che fa il paio con la classe politica che li ha assunti. I primi dovrebbero lavorare invece pasteggiano a birra e panini, i secondi a tartine e champagne. Ma sempre mangiapane a tradimento sono, cambia solamente il livello.

  2. Marcello Buttazzo - tramite Facebook ha detto:

    Condivido pienamente le mirabili e umanissime parole del direttore Giuseppe Puppo.
    Le cittadine accorte e i cittadini assennati non possono che stare con gli operai, a prescindere. Con gli operai calunniati e vilipesi da certuna gente malevola. Gli operai conoscono la fame, la fatica di vivere, l’ indigenza, la schiena spaccata sotto al sole. E i politici, antropologicamente avvezzi a godere di privilegi, cosa conoscono?
    Non so che dire sulla antica incuria di parti della città, che la politica di centrodestra e di centrosinistra non ha saputo risanare. Le parole del direttore Puppo sono eloquenti ed evocative, tratteggiano pienamente lo stato dell’arte. E i malevoli rammentino: d’estate con la birra ci va la gassosa.

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