LA PROTESTA / MA CHE ‘RIQUALIFICAZIONE’ STATE FACENDO SUI VIALI?

| 29 Luglio 2025 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Adriana De Carlo, portavoce dell’ associazione Lecce Pedala, ci manda il seguente comunicato ___________

Lavori sui viali della circonvallazione: Si pensa solo alle auto e non alla sicurezza di tutti

I marciapiedi restano stretti e senza percorsi protetti per i pedoni

 “Le corsie ciclabili previste dal progetto sono rimaste sulla carta”

“Questo progetto rappresenta ancora oggi un’opportunità straordinaria per Lecce per rimuovere barriere, errori e trascuratezze dei decenni passati, e invece rischia di trasformarsi in un’occasione perduta se non si riportano al primo posto le esigenze degli utenti vulnerabili della strada”.

È quanto si legge in una lettera indirizzata al sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, dal movimento di cittadinanza attiva LeccePedala e dal cartello di associazioni di Lecce30, che tornano a scrivere all’amministrazione comunale di Lecce dopo una evasiva risposta a una precedente lettera inviata due mesi fa relativa a una serie di criticità sui lavori di riqualificazione della circonvallazione.

Nel riproporre le puntuali osservazioni, poste da LeccePedala e Lecce30 come dal Coordinamento per gli Alberi e il Verde Urbano di Lecce e da Adoc Lecce, nella lettera ci si augura “nell’esclusivo interesse della città, che si trovino modo e tempo per correre ai ripari prima che si chiudano i cantieri, peraltro fermi ormai da oltre due mesi. Nel contempo si fa presente che le associazioni si riservano di rivolgersi alle autorità amministrative di controllo sui progetti del Pnrr affinchè si possano correggere tutte le difformità riscontrate sulle premesse del progetto, ripristinando l’autentico spirito di “rigenerazione ecologica” dei viali della circonvallazione cittadina.

“Finora”, si legge ancora nella lettera, “appare che gli unici standard rigorosamente rispettati siano quelli relativi alle corsie per le auto, come candidamente si afferma nella lettera del dirigente dei Lavori Pubblici, trascurando le stesse premesse del progetto esecutivo, ad iniziare dall’obiettivo di allargare dovunque i marciapiedi alla larghezza minima di 1,50 m (come previsto dal DM 5/11/2001)”. Peraltro non si fa neanche riferimento a eventuali varianti, che possano in qualche modo aver giustificato le modifiche del progetto originario con il relativo appalto.

La risposta del dirigente mette in evidenza come non si sia tenuto conto della prioritaria necessità di prefigurare percorsi per gli utenti vulnerabili, a iniziare da pedoni e ciclisti urbani, facendo sì che l’asse dei viali della circonvallazione non diventi un muro invalicabile e inaccessibile che separa il centro dai diversi quartieri, lasciando improvvidamente che il progetto venisse modificato su “segnalazioni e necessità dei residenti/commercianti” (in quali sedi istituzionali espresse?), facendo passare in secondo piano le indicazioni degli stakeholder riguardo all’accessibilità minima dei percorsi pedonali e ciclabili.

“È sotto gli occhi di tutti”, si afferma ancora nella lettera, “che gran parte delle premesse progettuali siano state palesemente ignorate, ad iniziare dall’agibilità per i ciclisti e per i pedoni. Come abbiamo avuto modo di rimarcare l’eliminazione dell’uso promiscuo delle corsie preferenziali da parte dei ciclisti rende ad alto rischio l’uso della circonvallazione per i ciclisti, che a norma del Codice della Strada sono così obbligati a procedere al centro della strada, accanto alla corsia preferenziale per i bus”. Da sottolineare inoltre la mancata risposta relativa agli attraversamenti ciclabili cancellati (la ciclabile di via Benedetto Croce/via Battisti è proprio uno dei “tracciati di mobilità attiva” citati dallo stesso dirigente) ma anche all’assenza della previsione di una organica connessione fra la ciclabile di via Merine e la ciclabile di via Torre del Parco, lungo uno degli assi previsti dal Pums, in aperto contrasto con le stesse previsioni del progetto.

Per tutto questo, nel ribadire la necessità di ridisegnare lo spazio urbano mettendo al centro le esigenze delle persone ed elevando gli standard di sicurezza stradale, sottolineano LeccePedala e Lecce30, restano una serie di interrogativi: dove sono gli “attraversamenti pedonali e ciclabili sfalsati” citati dal progetto? E come è stata data attuazione alla “rimodellazione” del sistema di separazione centrale delle carreggiate”? A giudicare da quanto finora realizzato, nulla di tutto questo. Anzi, in aperta difformità dalle previsioni, sono stati cancellati attraversamenti ciclabili (rondò viale Rossini e incrocio viale Japigia/via Benedetto Croce) e pedonali (incrocio semaforizzato viale Rossini/via Gentile) mentre in lunghi tratti al centro della strada restano cordoli degli anni Settanta alti ormai pochi centimetri che certo non assicurano un’adeguata separazione delle corsie.

E, oltre all’ammissione del dirigente di non aver tenuto fede all’impegno all’impegno (definito nel progetto approvato e validato) di realizzare marciapiedi larghi almeno 1,50 m, restano ugualmente senza risposta tutte le segnalazioni della precedente lettera che vengono riproposte in modo puntuale:

–       viale Marche: due scivoli mancanti sul marciapiede lato interno;

–       all’incrocio tra viale Marche, viale Alfieri e via Leuca due strozzature sul già ristretto marciapiede  dovute a numerosi pali;

–       non è stato ripristinato l’attraversamento ciclabile all’altezza della rotatoria di viale Rossini/via Torre del Parco;

–       non è stato ripristinato l’attraversamento ciclabile all’altezza dell’incrocio di viale Japigia/via Benedetto Croce;

–       l’attraversamento pedonale all’incrocio tra via Gramsci e viale Japigia (dove peraltro a breve verrà aperta una clinica con conseguente prevedibile aumento di traffico pedonale) è davvero troppo lungo, sarebbe auspicabile ampliare il marciapiede e ridurre la carreggiata, eventualmente realizzando un’isola salvapedoni

–       nei tratti completati non sono stati realizzati stalli per il parcheggio delle biciclette;

–       in viale Rossini è in via di realizzazione una fermata bus su un’isola spartitraffico davanti a una stazione di servizio senza percorsi pedonali protetti per raggiungerla;

–       i parapetti esistenti lungo il sottovia di via del Mare non sembrano essere dell’altezza minima prevista (1 m);

–       molti tombini non sono stati portati a livello a regola d’arte;

–       le aiuole senza protezione sotto i pini in viale Japigia sono state trasformate in parcheggi;

–       in diversi tratti dei viali interessati dai lavori i cordoli centrali appaiono molto bassi, in alcuni punti tali da essere superati senza difficoltà da Suv.

Di fatto, almeno per quanto appare dai tratti completati, il lavoro si sta limitando ad una riasfaltatura, al posizionamento del cordolo di viale Marche, delle nuove pensiline e a poco altro. Resta immutata ed inattuata, invece, una più attenta riprofilazione dei marciapiedi, rispettosa delle norme citate, e tutti quegli elementi di accessibilità e permeabilità originariamente previsti, che peraltro hanno garantito al progetto di acquisire i necessari punteggi per la sua ammissione a finanziamento.

“Certi che la sua esperienza da amministratore pubblico le consenta di mettere facilmente a fuoco le innumerevoli difformità rispetto alle previsioni progettuali”, scrivono al sindaco LeccePedala e Lecce30, “vi invitiamo nuovamente a disporre una attenta verifica dei lavori in corso per salvaguardare le esigenze dei soggetti vulnerabili della strada e a far sì che il prosieguo dei lavori rispetti il progetto esecutivo, garantendo in primo luogo l’accessibilità per i pedoni con adeguati percorsi protetti (soprattutto in corrispondenza di uffici pubblici, scuole ed esercizi commerciali di interesse pubblico, come le farmacie), il ripristino del verde pubblico (senza nuovi inutili espianti) e l’agibilità in sicurezza dei viali per i ciclisti urbani.

Si ricorda che hanno sottoscritto la petizione per Lecce 30 promossa da LeccePedala: Fiab Lecce Cicloamici, Legambiente Puglia, Arci, Adoc Lecce, Fai delegazione di Lecce, Sale della Terra, Link, Udu, Salento Bici Tour, Veloservice Lecce, CPK Lecce, Ciclofficina Onza Onza, Città Fertile, Salento E-Cycling, Lupi del Salento, Tortuga Mtb, Teatro Koreja, Associazione Opera Prima, Db d’essai, Camera a Sud/Crocevia, Mollare Mai, Fondazione Div.ergo onlus, Costruiamo Inclusione, PosSiamo aps, Life Walking, Fucina Salentina, Tagghiate Urban Factory, Oikos, Todo Modo, Rione Santa Rosa aps, Metamor Architetti e Associati, LUA Laboratorio Urbano Aperto, Vulcanicamente, Anief Unisalento, Cobas Unisalento, Manifatture Knos, Km97. ____________

LA RICERCA nel nostro articolo del 24 luglio scorso

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Category: Costume e società, Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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