‘SOTTO I 18 ANNI, NEMMENO UN SORSO DI ALCOLICI’. DI FRONTE AI FATTI DI CRONACA DEGLI ULTIMI GIORNI CON PROTAGONISTI MINORENNI, IL MONITO DEGLI ESPERTI
(Rdl) ___________
L’ultimo più rilevante caso di cronaca, proprio nel nostro Salento, l’altro giorno, anzi l’altra notte, in concomitanza della notte di San Lorenzo, in un spiaggia di di Torchiarolo, dove una ragazza di 13 anni è andata in coma etilico e si è salvata solo grazie al tempestivo intervento di un’ambulanza e il ricovero all’ospedale Perrino di Brindisi. Ma altri casi analoghi sono avvenuti contemporaneamente in tutta Italia.
Poi accadono in ogni periodo, come l’altro caso eclatante dello scorso settembre sempre nel nostro Salento, protagonista una ragazza di 15 anni.
Nonostante le restrizioni legislative, del resto facilmente aggirabili, si sta diffondendo il consumo di alcolici, droga legale non meno pericolosa di tutte le altre droghe.
A fronte di tale situazione, questa mattina il dottor Gianni Testino (nella foto), presidente della Società Italiana di Alcologia e dirigente medico all’Asl di Genova, una delle massime autorità in materia, ha rilasciato all’agenzia di stampa Adnkronos alcune dichiarazioni, che, per la loro rilevanza sociale, qui di seguito riportiamo sia pur in sintesi, ma in tutta la loro drammatica evidenza:
“Ci sono ragazze e ragazzi che se non bevono non identificano la serata con il divertimento, non sapendo che così mettono a rischio la loro salute per il resto della vita. A pagarne le conseguenze soprattutto fegato e cervello…
Preoccupano due fattori: la giovane età e il cattivo esempio dei genitori…Nei casi di questi giorni, sono tutti minorenni, e su questo la legge parla chiaro, non si possono vendere né distribuire alcolici ai ragazzi che non abbiano raggiunto la maggiore età.
Rischiano tanto, non avendo ancora maturato quei meccanismi (soprattutto del fegato) per poter eliminare gli effetti dell’alcol…
La comunità scientifica internazionale è unanime sul fatto che l’alcol non dovrebbe essere assunto fino ai 25 anni di età perché dagli 11 ai 25 anni l’alcol interferisce sullo sviluppo sano del cervello, cristallizzando la modalità cognitiva dei giovani in una dimensione di più bassa razionalità, maggiore impulsività e di più bassa percezione del rischio esponendoli a comportamenti che non sarebbero agiti se non ci fosse la presenza di alcol…
Non esistono quantità di consumo di alcol sicure per la salute. Le linea guida nutrizionali sono tuttavia utili ad accompagnare coloro che scelgono di bere, e parlano chiaro: zero alcol al di sotto dei 18 anni; 1 unità per donne e anziani; 2 unità per gli uomini perché altrimenti i rischi maggiori sono per incidenti stradali, tumori, malattie epatiche e patologie cardiovascolari”. ___________
LA RICERCA nel nostro articolo del 12 settembre 2024
Category: Costume e società, Cronaca