IL PRANZO DELLA DOMENICA / CON MARIA GRAZIA LIOY, LA PIANISTA
di Raffaele Polo __________
Con perfetto tempismo, eccoci a casa della nostra ospite che, praticamente, ha fatto tutto lei: una splendida tavolata e, soprattutto, non si lascia pregare e si presenta, tutto d’un fiato, con la sua proverbiale verve:
«Ciao sono Mariagrazia Lioy, vi accolgo volentieri in casa dove si avvicendano parenti, amici, allievi e soprattutto animali domestici che considero i miei veri angeli custodi. La casa risuona di musica, di odori di cucina e di pensieri. Questi sono solita condividerli con i miei compagni di vita più affini e, solitamente partono dalla musica ma abbracciano campi più ampi dove il fulcro da indagare è e sempre rimarrà l’Umano, dalla salute fisica, all’alimentazione, alla politica come progetto di comunità sociale, alla spiritualità, al pensiero filosofico, alla Bellezza.
Siamo a tavola con un menù semplice: verdure al forno, due friselle ben condite, ma anche del pane ai multicereali fatto da me col lievito madre, pesto fatto con mandorle, un pezzo di formaggio di capra, frutta e un buon vino, rigorosamente rosso e possibilmente un primitivo e, per finire, un buon caffè salentino.
Da diversi decenni insegno Pianoforte al Conservatorio “T. Schipa” di Lecce e la mia vita si è intrecciata con quella di numerosi giovani allievi che diventano a un certo punto ex allievi e poi ancora amici.
Con loro ho condiviso un percorso di formazione improntato sulla ricerca di bellezza, ma soprattutto di senso e, nel fare questo ho approfondito il significato di stile, di disciplina, di circolarità fra pensiero dell’autore, depositato attraverso i segni della scrittura e ciò che esso possa significare o come possa essere tradotto oggi.
L’interpretazione è un’operazione complessa che ci mette in gioco senza mezze misure. Essa deve scuotere le coscienze e portarci ad intravedere realtà quasi invisibili che però ci appartengono. Questi pensieri sono messi a tema con una frequenza direi mensile, per un’iniziativa che adotto già da alcuni anni: la mia casa si apre ad ospitare saggi di giovani allievi o concerti tenuti da professionisti per creare uno spazio utile a far risuonare note, sguardi, pensieri e abbracci che aggiungono un tassello minimo o gigantesco che sia all’essere vigili e attenti ad ogni dono che la vita ci offre, soprattutto se il medium è l’arte che porta con sé una quantità enorme di creatività in entrata e in uscita.
In questi giorni sono impegnata a preparare il concerto che terrò sabato 23 agosto, a Specchia, nell’Atrio del castello Risolo alle ore 21 proponendo l’ultima sonata scritta da Beethoven op 111, L’ Andante spianato e grande polacca brillante op 22 di Chopin, Los Requiebros e altri brani di Granados.
Sono convinta che la Musica sia un’importante mezzo per arrivare all’essenza dell’Umano e conoscere persino la sua vocazione alla Trascendenza; la si fa e la si ascolta con attenzione e chi interpreta si prende la responsabilità delle sue scelte estetiche. Non ultimo attraverso la Musica si impara il rispetto della diversità e l’amore dell’essere tutti e ciascuno degli esemplari unici e perciò sacri ed inviolabili. In un periodo oggi dove fioriscono le guerre per motivi di sopraffazione credo che pensare la Musica Classica, Suonarla ed Ascoltarla possa aiutarci ad essere migliori».
Ci accomiatiamo da Mariagrazia, sazi delle sue vivande ma soprattutto della sua prorompente forza intellettuale: e sarà un vero piacere ascoltarla nei suoi prossimi, splendidi concerti.
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Category: Costume e società, Cultura