LE VIBRAZIONI CATTIVE DI FRANCESCO SARCINA, CHE INSERISCE NEL SUO CONCERTO DI TRINITAPOLI UN COLORITO INSULTO A MATTEO SALVINI

| 18 Agosto 2025 | 0 Comments

(g.p.) __________ La lunga storia del, diciamo così, complicato rapporto fra musica e politica si è arricchita l’altra notte a Trinitapoli, in provincia di Andria-Trani-Barletta, di un capitolo inedito: una esternazione, a dirla tutta, senza entrare nel merito dei concetti espressi, alquanto sconclusionata, oltre che del tutto fuori contesto, tenuta in piazza a Trinitapoli nel bel mezzo del suo concerto per le feste patronali, da Francesco Sarcina, in cui il cantautore milanese ha infilato un colorito insulto a Matteo Salvini.

Milanese, 48 anni, un passato di successi con il suo gruppo ‘Le vibrazioni’, sì, ma di origini pugliesi.

Quel che più stupisce dell’esternazione è la cadenza barese usata dal cantautore, non sappiamo se a lui abituale, o mutuata per l’occasione.

Barese di sicuro il termine usato e riferito al ministro Matteo Salvini: “trimone”, espressione volgare per qualificarlo come “stupido”, sarebbe in italiano, ma la traduzione non rende la valenza offensiva del termine.

Ora, per la carità, se si può criticare tutto e tutti e la libertà di espressione è un fondamentale diritto costituzionale, non si può mai offendere niente e nessuno.

Per giunta, così, di punto in bianco, come un fulmine a ciel sereno nell’afosa notte dell’agosto di Trinitapoli.

Per giunta, in un paese governato dal centro – destra, da cui Francesco Sarcina ha percepito il compenso per il suo concerto, “decine di migliaia di euro”, secondo l’on. leghista Rossano Sasso, che lo invita adesso a restituire: “la musica dovrebbe unire, andare oltre, non diventare uno strumento di propaganda e di odio politico”.

Non è il solo. E’ da questa mattina infatti che la Lega manda comunicati di suoi esponenti politici con reazioni sdegnate su quanto successo. “E’ totalmente fuori luogo vedere utilizzare spazi ed eventi che dovrebbero essere dedicati alla cultura e alla musica per una banalizzazione del dibattito politico attraverso insulti” – tuona il senatore Roberto Marti – “Una brutta caduta di stile che nulla ha a che vedere con i valori che dovrebbero ispirare l’arte e chi sale su un palco”.

E lui il sindaco, Francesco Di Feo? Lui che aveva presentato l’evento come qualificato e gioioso momento di aggregazione della comunità?

Non ha gradito. “Al concerto in piazza hanno partecipato quasi dodicimila persone di ogni estrazione sociale, culturale e politica. Quanto accaduto è stato imbarazzante anche perché ha offeso i politici, gli stessi che lo hanno pagato” – ha dichiarato oggi, aggiungendo: “Sarcina ha redarguito gli elettori dicendo ‘Mi raccomando come votate la prossima volta’: inqualificabile. Il cantante si è dimostrato un comiziante di basso livello”.

Per ora. Ha infatti annunciato un pubblico comizio in piazza a Trinitapoli per mercoledì 20. Ora gliele canterà lui?

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Eventi, Politica

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