LE IDEE / SERGIO MATTARELLA CITA MARTIN LUTHER KING E RILANCIA LA NON VIOLENZA SPIEGANDOLA AI BAMBINI
(Rdl) _____________ Parlando alla cerimonia ufficiale di commemorazione di Willy Duarte, il giovane italiano originario di Capo Verde, ucciso durante un pestaggio il 6 settembre 2020 nel tentativo di difendere un amico in difficoltà, questa mattina a Colleferro, città metropolitana di Roma, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del suo discorso ha dichiarato:
Chi crede di affermarsi usando la violenza, facendo del male ad altri, cercando di sottomettere chi gli è vicino, è una persona destinata al fallimento.
Un grande uomo di pace e di civiltà, come è stato Martin Luther King, ripeteva che “l’odio moltiplica l’odio e la violenza moltiplica la violenza”.
E’ una bellissima citazione, di grandissima attualità e di straordinario valore soprattutto in questi giorni.
Era stata già adoperata dal segretario generale dell’Onu Antonio Gueterrs in una celebrazione ufficiale in ricordo di Luther King a New York il 18 gennaio 2021:
Mentre usiamo questa commemorazione per riaffermare l’impegno in quel lavoro, prendiamo forza dalle parole del dottor King: “L’oscurità non può scacciare l’oscurità; solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio; solo l’amore può farlo”.
Comunemente quanto giustamente attribuita appunto a Martin Luther King, di questa citazione non esiste una fonte scritta.
Essa, in seguito variamente tramandata e riadattata, trae origine da un discorso orale fatto nel dicembre 1966 in cui egli raccontò la vicenda di quattro ragazzi neri delle periferie violente di Chicago che riuscì a convertire alla non violenza, il suo metodo di lotta alla segregazione razziale che ancora all’epoca imperava negli Stati Uniti d’America, basato sulla resistenza pacifica, la non collaborazione e la disobbedienza civile, quello che aveva imparato, studiandola e applicandola, dalla lezione di Mahatma Gandhi in India
“La non violenza produce la trasformazione del mondo e il superamento del rancore…
Se le vittime dell’oppressione soccombono alla tentazione di usare la violenza nella lotta per la giustizia, le generazioni future dovranno affrontare una notte lunga e desolata di odio, e la loro eredità principale per il futuro sarà un regno senza fine di caos e di nonsenso…
La violenza genera violenza; l’odio genera odio e l’intransigenza genera altra intransigenza. E’ una spirale discendente, e alla fine non vi è che distruzione, per tutti“.