OTRANTO, PESCERECCIO SORPRESO A STRASCICO IN AREA VIETATA: SANZIONI

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Nuovo intervento in mare da parte della Guardia di Finanza, che ha fermato un’imbarcazione sorpresa a praticare pesca a strascico in una zona interdetta. L’operazione è stata condotta dai militari della Sezione Operativa Navale di Otranto, coordinati dal Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nell’ambito di un’attività mirata di contrasto alla pesca illegale e di tutela dell’ecosistema marino.
Il peschereccio era già stato colto in violazione pochi mesi fa e questa volta, al momento del controllo, i finanzieri hanno sequestrato le reti utilizzate e notificato sanzioni amministrative per un importo complessivo di 4.000 euro.
Gli approfondimenti successivi hanno evidenziato come il comandante fosse recidivo, con precedenti infrazioni analoghe: per questo motivo sono scattati i provvedimenti di sospensione della licenza e delle funzioni di comando.
Contestualmente, la società armatrice è stata segnalata agli uffici regionali competenti, che hanno disposto la revoca dei contributi europei già percepiti attraverso il Fondo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), avviando anche le procedure di recupero delle somme erogate.Nonostante il provvedimento, allo scadere del periodo di sospensione, l’imbarcazione ha ripreso l’attività ed è stata nuovamente sorpresa a pescare in zona vietata, aggravando ulteriormente la posizione del comandante, ora esposto al rischio di ulteriori sanzioni e nuove sospensioni.
La Guardia di Finanza sottolinea che la pesca a strascico in aree interdette rappresenta una delle pratiche più dannose per i fondali marini: distrugge habitat delicati, mette a rischio la biodiversità e compromette il naturale ciclo riproduttivo delle specie ittiche. Per questo la componente aeronavale del Corpo, operativa giorno e notte nelle acque territoriali e contigue, resta un presidio fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente marino e nella lotta alla pesca illegale.
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