INTERVISTA AD ALBERTO RAFFAELLI SU CULTURA E ATTUALITA’ PROMOSSE DA GRUPPI E PAGINE SOCIAL

di Cristina Pipoli ____________
“In questi giorni un’intensa mobilitazione sociale sta percorrendo le strade e le piazze delle città italiane. Il gruppo Segnalazioni Letterarie e il blog Cristina Pipoli-Diario di bordo salentino, entrambi molto seguiti su Facebook e ormai da quasi un anno uniti in una collaborazione reciproca, hanno recentemente accolto l’intervento di Tiziana Franzutti, autrice Le storie di William e Tiziana
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che presentano una proposta pedagogica per piccini e non solo: racconti di solidarietà e fratellanza che in un mondo come questo – scosso da emergenze educative e belliche – possono aiutare in una crescita serena e solidale. Affiancata da due calzini parlanti, William e Vanessa, la Franzutti introduce tematiche anche “grandi” ed importanti, come le disuguaglianze, il bullismo, la sanità. Agisce secondo una sana ironia il teatro di quest’autrice toscana, che da uno stimolo partito dai figli sta dando vita a una piccola (per ora) pedagogia drammaturgica”.
Gruppi culturali nati su Fb con lo scopo di connessioni utili: questo è il caso di Alberto Raffaelli l’ideatore di Segnalazioni Letterarie. Ma anche di pagine immerse nel sociale, questo è il caso delle Storie di William e Tiziana la cui ideatrice è Tiziana Franzutti.
A settembre si è tenuto un incontro diverso dal solito, questa diretta a unito tre Regioni: Lazio, Toscana, Puglia.
D- Può descrivere ai nostri lettori la finalità del nostro incontro culturale, all’interno del suo gruppo Segnalazioni Letterarie?
R- “Il teatro può essere un veicolo privilegiato di contenuti, abbinando utile e dilettevole: il che nel caso della proposta di Tiziana Franzutti vale per le giovani generazioni ma anche per i più grandi. Ho accolto l’intervento di Tiziana Franzutti, autrice Le storie di William e Tiziana che presentano una proposta pedagogica per piccini e non solo: racconti di solidarietà e fratellanza che in un mondo come questo – scosso da emergenze educative e belliche – possono aiutare in una crescita serena e solidale. Affiancata da due calzini parlanti, William e Vanessa, la Franzutti introduce tematiche anche ‘grandi’ ed importanti, come le disuguaglianze, il bullismo, la sanità. Agisce secondo una sana ironia il teatro di quest’autrice toscana, che da uno stimolo partito dai figli sta dando vita a una piccola (per ora) pedagogia drammaturgica.
D- E’ stata raggiunta la mission del suo gruppo?
R- “Questo s’inserisce pienamente nella mission della realtà social mia e della Pipoli, la quale mi sta intervistando. Lei si propone – anche sulla scorta della propria esperienza lavorativa, essendo educatrice professionale pionieristicamente coinvolta in un tirocinio presso un poliambulatorio specialistico (attuando un innovativo incrocio tra Pedagogia e Medicina) – di coniugare sul web dei contenuti culturali (legati alla propria terra d’origine, il Salento, e a quella d’adozione, il Piemonte, ma non solo) e appunto pedagogici.
Segnalazioni Letterarie in collaborazione con l’educatrice e l’artista, ci ha tenuto a sottolineare il periodo storico che stiamo vivendo. Il Diario di bordo salentino ha seguito con partecipazione, le vicende della Flotilla, tramite l’attivista sardo Marco Loi imbarcato sulla Luna Bark. Senza voler insistere troppo nel merito di una vicenda che però è senz’altro umana e civile prima ancora che politica, la finestra aperta da Cristina Pipoli nel suo Diario di bordo (nome in questo caso quanto mai appropriato, dato che è diventato un diario di viaggio) e condivisa pure su Segnalazioni Letterarie ricorda uno degli impegni principali degli scrittori moderni: quello contro disuguaglianze, ingiustizie, sopraffazioni, e dunque contro la guerra, ingiuria collettiva per antonomasia.
In quest’occasione appelli, sottoscrizioni, commenti e anche ispirazioni fiction (ci aspettiamo prossimamente una fioritura di racconti e anche romanzi ispirati alla Flotilla, sorta di “crociata” – termine che magari non piacerà ai partecipanti: ma è per rendere l’idea – laica dalla grande potenza mediatica e immaginativa) non restano pura retorica, ma hanno come sottofondo concreto e referenziale un evento che passando per le tv, i siti internet e ora anche le piazze italiche e occidentali segnerà senza dubbio questa nostra travagliata epoca.