LE BOMBETTE DELLA DOMENICA / ARPAGONE, DEL DEBBIO E ZANIOLO
di Andrea Sciolti _______________
“Dare è una parola verso la quale nutre un’avversione tale che non dice mai vi do, bensì vi presto il buongiorno”. Prendiamo umilmente in prestito le parole magistralmente adoperate da Molière per presentarci Arpagone, il suo Avaro, per sintetizzare la settima giornata di campionato. La più avara, appunto, di segnature nella storia della A a venti squadre.
Un autentico stillicidio di emozioni, un festival di sbadigli, la sagra della noia con Povia in concerto nella serata conclusiva.
Più che la pirateri, è lo stesso calcio italiano ad autoinfliggersi consapevolmente dolore.
Eppure l’ennesima inconfutabile dimostrazione dell’appiattimento tecnico-tattico della nostra massima divisione nazionale non ha impedito svariati e autorevoli commenti dal tono trionfalistico in relazione alla sfilza di 0-0 di questo fine settimana. Se su quelli di Pisa, Genova e Bergamo soprassediamo volentieri, lo stesso non possiamo dire del nostro Lecce che impatta in casa contro un Sassuolo più remissivo di Del Debbio quando ha Sallusti ospite in studio.
Chiaro che è sempre importante muovere la classifica e che la seconda gara di fila senza gol al passivo è un fiore all’occhiello assimilabile al pareggio di bilancio di Regione Puglia. Resta tuttavia di difficile comprensione per il sottoscritto ostentare orgoglio per un pareggio casalingo senza mai tirare in porta contro una diretta concorrente che ha rischiato persino di vincere senza nemmeno provarci. Il dubbio è se esserne sinceramente contenti oppure accontentarsi di ciò che al momento passa il convento, facendo proprio il concetto tanto caro a Edipo del quandu auru nu tieni.
Il Milan intanto si issa in testa alla classifica grazie a un rigore più generoso del décolleté di Mara Venier, seguita a ruota dall’Inter corsara a Roma.
Conte piange lacrime napoletane, Tudor affonda su quel ramo del lago di Como e Italiano maramaldeggia in terra sarda. L’Udinese che ci ospiterà sabato prossimo, infine, strappa un punto a Cremona grazie a un redivivo Zaniolo che ha in tal modo già raggiunto la media realizzativa alla quale ci ha abituato nelle ultime stagioni. L’auspicio per la trasferta in terra friulana è che le innate doti taumaturgiche che storicamente hanno accompagnato i colori giallorossi in giro per l’Italia facciano per una volta cilecca.
Category: Costume e società, Sport