L’INTERVISTA / MARIA RAFFAELLA SANTORO, A NAPOLI PER IL SUO LIBRO: “Questa presentazione per me ha rappresentato un momento di forte emozione, ho potuto esprimere il mio profondo desiderio di parlare di Dio e del mio amore per Lui”

| 28 Ottobre 2025 | 0 Comments

di Cristina Pipoli ______________

IL 17 OTTOBRE MARIA RAFFAELLA SANTORO HA PRESENTATO IL SUO LIBRO “DALLA LUCE AL BUIO E…RITORNO. IL MIRACOLO DEL SIGNORE”: “Mi piace molto ciò che dice Gino Giaculli definendo il mio libro un potentissimo inno alla vita e alla speranza. Questa presentazione per me ha rappresentato un momento di forte emozione in quanto ho potuto esprimere il mio profondo desiderio di parlare di Dio e del mio amore per Lui.”

D- Dove ha presentato il suo libro il 17 ottobre?

R- “Il mio libro è stato presentato a Napoli presso la splendida biblio mediateca Ethos e  Nomos in via Bernini”.

D- Cosa vuole dirci sul pubblico?

R- “Il pubblico era composto soprattutto dai miei amici e da alcuni parenti. Cosa che ha reso questo incontro emotivamente molto coinvolgente per me. Napoli è la mia città di nascita  pertanto rivedere  amici carissimi e parenti stretti mi ha fatto decisamente piacere. Tutto è iniziato con abbracci e sorrisi e col cuore colmo di gioia e di stupore”.

D- Chi ha presentato il suo libro?

R- “L’incontro è  stato condotto  con competenza e maestria dalla brava giornalista Laura Bufano. Ha dapprima introdotto sinteticamente il prologo della vicenda autobiografica narrata nel mio romanzo e successivamente ha chiesto ai relatori di rileggere fatti e eventi da più punti di vista: la fede e la ragione”.

D- Ci sono stati degli interventi particolari?

R- “Sono intervenuti in rigoroso ordine alfabetico:

-Raffaele Felaco, ex Presidente Ordine dei Psicologi

-Gino Giaculli, già vice direttore presso il Mattino, e scrittore

-Maria Rosaria Riccio, scrittrice e psicologa

-Don Francesco Velotto,  Parroco della Parrocchia Immacolata a Taverna Noce, tra Ponticelli e Volla. Professore di Sacra Scrittura presso la facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Donnaregina.

-Luciana Mastrangelo con la sua estemporanea di pittura.

-Considerazioni di M. Maria Rosaria Riccio: lei ritiene che dentro di noi abbiamo le potenzialità di vivere ciò che ho vissuto io e che dentro di noi c’è  la possibilità di sentire la forza dell’amore che viene da Gesù

-Don Francesco Velotto: Don Francesco ha messo in evidenza la connessione profonda che c’è tra preghiera e respiro e che la preghiera spesso si nutre anche di un affanno.

In seguito il Dott. Felaco ha spiegato cosa avviene dal punto di vista psicologico quando viviamo esperienze molto intense che rimangono profondamente radicate nella nostra mente.

In conclusione il giornalista Gino Giaculli commenta il mio libro definendolo un’operazione verità che ha il fine ultimo della testimonianza. Sono pagine impressionanti ma anche confortanti. E parla del mio libro come un dono, un regalo,  un libro che coniuga grazia e fede. E lo definisce come un potentissimo inno alla vita e alla speranza”.

D- Cosa l’è piaciuto di più della serata?

R- “Raccontare della mia vita e ricevere ascolto e empatia da parte del pubblico”.

D- Vuole condividere con i lettori la sua esperienza?

R- “Il 12 agosto 2012 per una emorragia cerebrale io entro in coma.

Vengono sintetizzati i fatti narrati, il dolore dei miei cari, i dubbi sulla mia possibilità di riprendermi e l’angoscia di mio marito e mio figlio.

Mentre la macchina dei soccorsi si era attivata io ero stata portata in ospedale e mio marito era stato avvisato della terribile diagnosi, la giornalista ha voluto che io descrivessi ciò che ricordavo di quei momenti. 

Ho raccontato soprattutto  il senso di gioia e beatitudine nel quale mi trovavo mentre mio marito e i miei cari erano in uno stato di profonda da apprensione,  miei ricordi nel coma e i miei incontri meravigliosi.

Io mi trovavo in un momento di dolore in cui la mia fede cominciava a vacillare. Ho raccontato dell’esperienza sconvolgente che  ho fatto attraverso un corso di evangelizzazioneche si chiamava ‘Nuova Vita’, e come, in un momento intenso di preghiera, io abbia sentito  il mio  cuore invaso dall’Amore del Signore.

Si tratta di quindici orazioni da recitarsi per un anno. Gesù aveva donato queste orazioni a santa Brigida durante una visione e le aveva anche arricchite con meravigliose promesse.

Gesù, apparendo a santa Brigida, le disse: ‘Figlia mia, ho ricevuto (durante la Passione) 5480 colpi. Se tu vorrai onorarli, dirai 15 Padre Nostro e 15 Ave Maria con le seguenti orazioni (che le insegnò), durante un anno. Trascorso l’anno, tu avrai salutato ognuna delle mie piaghe’.

Non fu sempre facile per me essere fedele a questo impegno, era necessario dedicarvi almeno 30 o 40 minuti al giorno e, a volte, non sempre riuscivo a trovare il tempo, tra il lavoro e gli impegni di mamma e di moglie, dovevo pregare prima di dormire e questo capitava anche a tarda notte. Però, con somma gioia, arriivai a completare tutto l’anno di preghiere senza saltare un solo giorno. Che felicità!

Finito l’impegno, potevo e dovevo ritenermi soddisfatta, ma non fu cosi, pertanto decisidi aderire anche alle orazioni di santa Brigida che avevano una durata di dodici anni. Erano più brevi perché erano soltanto sette orazioni, ma andavano recitate per dodici anni costantemente. 

È  stato letto un brano del mio libro riguarda le Orazioni di santa Brigida poiché dopo questa profonda esperienza di fede ho desiderato fare di più per Dio ed ho trovato un’antica preghiera che doveva essere recitata per un anno intero”.

D- Ricorda qualcosa in particolare di quei giorni?

R- “Ecco cosa ricordo nitidamente: ‘Un uomo giovane, alto, forte mi si avvicina.

Ha un abito bianco, lungo. – È Gesù ! Mi sento felice,  non ho domande, mi sento piena d’ Amore, Gioia, Pace. Mi sento amata, immensamente amata. Sono nella Vita.

La signora Bufano ha voluto fare  un passo indietro, mi ha chiesto del periodo in cui avevo perso sia la mia amata mamma sia poco dopo anche mio padre.

Le tre persone che io ho visto in coma e  di cui faccio riferimento nel mio libro e che ho definito essere la  Trinità,  lui ha fatto notare che anche Sant’Agostino a proposito del brano in Genesi18 quando si parla di Abramo viene visitato da tre persone: era con con la moglie Sara nel deserto e vicino alla loro tenda si presentano  questi tre uomini che si avvicinarono. Abramo  si rivolge a loro con un termine al singolare, ebbene  Sant’Agostino  considera che per la prima volta nell’antico Testamento si parla della Trinità”.

D- Come descriverebbe Napoli ai turisti?

R- “Napoli è la mia città di Nascita, vivo da tanti anni a Roma ma le mie mie radici sono là.  È sempre una festa ritornarci, i colori, il panorama che si ammira è sempre incantevole. Napoli si affaccia sul mare e si rimane incantati ad ammirarla.

Per non parlare delle cose buone che consiglio di assaggiare”. 

D- Cosa consiglia di assaggiare a chi va a visitarla?

R- “Naturalmente la pizza, ma anche il pane è buonissimo, tipici sono i taralli sugna e pepe che consiglio di gustare con un bicchiere di birra. Sicuramente non bisogna dimenticare di bere il caffè che ha un aroma squisito che fa si che chi va a Napoli passi da un bar all’altro per berne più di uno. Per non parlare della mozzarella e della provola affumicata che non hanno uguali. Insomma se vai a Napoli puoi dissetare il desiderio di incantevoli scenari e di cibi e bevande unici. Ghoethe diceva ‘vedi Napoli e poi muori’. Ed è  proprio vero!

“Voglio aggiungere in conclusione che l’incontro è stato condotto magistralmente dalla bravissima giornalista Laura Bufano che ha saputo coordinare gli interventi con sensibilità e professionalità, consentendomi di esprimere i miei sentimenti profondi che mi hanno condotta a scrivere questo romanzo autobiografico. A lei va il mio grazie di cuore, ma sento il bisogno di ringraziare anche tutti i relatori che sono riusciti ad esplorare e a far emergere le varie sfaccettature che sono insite nel mio libro. Infine un grazie speciale a Luciana Mastrangelo, pittrice, che ha realizzato in estemporanea un bellissimo quadro“.

Category: Costume e società, Cultura, Eventi, Libri

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