PROFUMI PERICOLOSI BLOCCATI AL PORTO: MAXI SEQUESTRO A BRINDISI

(f.f.)________________
Un’importante operazione a tutela della salute dei consumatori è stata portata a termine nei giorni scorsi nello scalo portuale di Brindisi, dove le autorità hanno intercettato un ingente quantitativo di profumi potenzialmente nocivi. L’intervento rientra nei controlli rafforzati sulle merci e sui passeggeri provenienti dall’area balcanica e sbarcati dai traghetti in arrivo dalla Grecia.
L’attività è scaturita da un’attenta analisi dei flussi commerciali e dei mezzi pesanti in transito, con particolare attenzione alla documentazione che accompagna i carichi. Proprio alcune anomalie riscontrate nei documenti di trasporto hanno spinto i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, insieme ai militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Brindisi, a sottoporre un autoarticolato a un controllo approfondito.
Il mezzo è stato completamente scaricato e ispezionato, consentendo di rinvenire 2.264 confezioni tra flaconi e taniche di profumo. Parte dei prodotti era priva delle indicazioni obbligatorie relative alla composizione chimica e alla provenienza, mentre le etichette presenti su altri articoli hanno fatto emergere un ulteriore elemento di criticità.
Dai primi accertamenti visivi è stata infatti individuata la presenza di una sostanza chimica vietata dalla normativa europea, nota come Lilial, utilizzata spesso in fragranze contraffatte per il suo profumo floreale ma bandita perché ritenuta pericolosa per la salute umana. Il composto è classificato tra quelli potenzialmente cancerogeni, mutageni e dannosi per la fertilità.
Considerato il rischio per i consumatori e la violazione delle disposizioni previste dal Regolamento europeo sui prodotti cosmetici, l’intero carico è stato sottoposto a sequestro e la vicenda segnalata all’Autorità giudiziaria competente.
L’operazione conferma l’efficacia della sinergia tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rafforzata da un protocollo di collaborazione recentemente rinnovato, e sottolinea l’importanza di un controllo costante e rigoroso delle frontiere per garantire la sicurezza del mercato e la tutela della salute pubblica.
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