LA VIGNETTA: 10 FEBBRAIO…LA STORIA CHE NON C’E’ SUI LIBRI DI STORIA
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Category: Io la vedo così
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IL FILOSOFO SI SPOSA: AMORE D’AUTUNNO PER MASSIMO CACCIARI
(g.p.) _________ Perché non si è mai sposato? – gli chiese anni fa in un’intervista per il Corriere della Sera Candida Morvillo, la quale con la sua sensibilità tipicamente femminile ebbe il merito di farlo parlare per la prima volta anche di argomenti personali, come le relazioni amorose o i pensieri cupi sulla vecchiaia arrembante. […]
ALCUNI DEI PIU’ INTERESSANTI MUSICISTI SALENTINI A CUTROFIANO DOMENICA 26
(r.m.) _____________ Si chiama “Cutrofiano For Children” la splendida iniziativa organizzata per raccogliere fondi da destinare ai bambini vittime delle guerre. Il Comune di Cutrofiano, Il Cantiere (Laboratorio Musicale) e l’associazione culturale contropARTE in collaborazione con Emergency, presentano un concerto dove sono coinvolti alcuni dei musicisti più interessanti della scena salentina: Frank Bramato, Christine IX, […]
(Rdl) _______________ Con grande emozione torna “Sono abbastanza grande adesso per diventarti amico” e torna nel luogo più bello, tra i giovani.Martedì 28 ottobre, sipario alle ore 9, con il testo scritto da Giuseppe Puppo, per la regia di Maria Antonietta Vacca – una produzione Vito D’Agostino – la Compagnia Teatrale Scena Muta sarà all’ Auditorium […]
MARCELLO BUTTAZZO A LECCE MARTEDI’ 28 CON I VERSI DI “Aspettando l’aurora”
Comunicazione I Libri di Icaro _______________ Un evento imperdibile per la scena culturale salentina: martedì 28 ottobre, il poeta dialogherà con Vito Antonio Conte e Mauro Marino, con letture di Tiziana Buccarella, Sonia Convertini e Piero Rapanà. LECCE – La poesia come spazio di resistenza alla frenesia contemporanea e come ricerca di una speranza laica. Questo il […]
CARMELO SCORRANO NELLA SUA GALLIPOLI SABATO 25
di Raffaele Polo ____________ La Gallipoli che non c’è più nella raccolta poetica ‘Suspiri intr‘allu jentu” di Carmelo Scorrano (Il Raggio Verde, 190 pagine, 18 euro) è presentata nella sede dell’associazione ANMI di Gallipoli, che organizza l’evento, sabato 25 ottobre, a partire dalle 17:30 con ingresso libero. Dopo i saluti istituzionali, dialogano con l’autore, […]
Un progetto organico di comunicazione multimediale e interattiva. Un quotidiano on-line. Una casa editrice di giornali, periodici e libri.
Un luogo di incontro e di confronto. Una comunity. Una rete di collegamento. Un centro-studi di approfondimento e ricerca. Un’agenzia di organizzazione di eventi. Un mezzo di espressività. Un’occasione di creatività. Una scelta di libertà e una possibilità di partecipazione per tutti.


Visto che sulle Foibe non avete scritto una riga approfitto dello spazio che ho a disposizione.
Il massacro delle Foibe ha interessato anche citati salentini.
“Una violenza di Stato”, la definisce Salvatore Coppola, storico locale e per decenni insegnante di storia nei licei della provincia, dove, anche in tempi di dimenticanza, ai suoi studenti ha fatto conoscere quello che è stato. E che ha toccato da vicino anche il Salento.
Ancora nessun risarcimento ai familiari dell’esodo forzato, nonostante un accordo firmato con la Slovenia. Ma cosa è stato davvero quanto è accaduto in quegli anni? La Giornata del Ricordo, da quando istituita, ha contribuito a dare risposta. Sono tre le posizioni della storiografia: la prima ha voluto che si trattasse di controffensiva contro i fascisti, ma è una tesi che non regge perché vennero uccisi anche antifascisti, socialisti, addirittura comunisti che si opposero all’espansione jugoslava a cui Tito mirava. La seconda tesi è quella della pulizia etnica degli italiani, ma comunque è ritenuta debole, perché vennero uccisi solo uomini e soprattutto intellettuali, non anche donne e bambini. La terza tesi, condivisa dalla storiografia croata, slovena e italiana e contenuta in un documento del 2001, invece, dice che si è trattato in parte di vendetta contro i fascisti e in gran parte di “epurazione politica” contro quanti si opponevano al disegno annessionistico di Tito e all’instaurazione del regime comunista in Jugoslavia.
Di seguito, i nomi dei leccesi morti nelle foibe, con relativo Comune di provenienza:
Lecce: Micalella Carlo, Caputo Giuseppe Raffaele, Citi Giovanni, Michele Bruno, Leone Quintiliano, Mannino Vittorio, Persico Pasquale, Rubino Italo Cosimo, Mastropietro Cosimo, Nascè Francesco.
Alliste: Piscopello Amleto
Bagnolo del Salento: Magurano Antonio
Botrugno: Pedone Giovanni
Calimera: Tommasi Donato
Caprarica: Centonze Giuseppe, Turco Giuseppe
Carmiano: Zoccali Angelo Francesco
Casarano: Addelico Pino, Pino Adelino
Castrì di Lecce: Raho Paolo
Castrignano del Capo: Giacca Michele
Corigliano d’Otranto: Romano Antonio
Corsano: Chiarello Rocco Nicola
Galatina: Tundo Francesco Domenico, Rollo Rocco, Pano Tommaso Galatone: Centolanze Pompeo Biagio, De Paolo Antonio
Gallipoli: Gabellone Vittorio Mario, Liaci Antonio, Monsellato Italo, Antonacci Nicola, Maggio Augusto, Misciali Emanuele, Zucchini Franco, Diaferia Achille
Maglie: Donno Tancredi Rocco
Matino: Rosetto Carlo
Monteroni: Torsello Amedeo, Manfreda Gino
Nardò: De Benedictis Torquato, Olmo Giuseppe, De Carolis Luigi
Nociglia: Pedone Giovanni
Poggiardo: Paiano Raffaele Luigi
Racale: Basurto Benvenuto Antonio, Culiersi Tommaso
Ruffano: Corsini Angelo
San Cesario: Armentano Cosimo, Antonio Zilli, Cosimo Serra Salvatore, Gigante Vincenzo, Gigante Antonio, Palmieri Armando
Squinzano: Marzo Giulio
Surbo: Malatesta Angelo
Taviano: Cataldo Settimio, Perrone Cosimo
Tricase: Morciano Salomone, Caloro Giuseppe
Uggiano la Chiesa: De Benedetto Ernesto