I NOSTRI FRATELLI ULIVI NON SI BRUCIANO, NON SI ERADICANO: SI POSSONO CURARE E SI POSSONO SALVARE

| 22 Gennaio 2021 | 0 Comments

ADESSO CI SONO LE PROVE SCIENTIFICHE. IL METODO SCORTICHINI RACCOGLIE UNANIMI RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI. MA NON IN REGIONE PUGLIA…

di Crocifisso Aloisi______

Una nuova pubblicazione scientifica fatta da una rivista con elevato impact factor (nell’editoria accademica il ‘fattore di impatto’è un indice sintetico che misura il numero medio di citazioni ricevute da articoli pubblicati in una rivista scientifica, ndr)  come Pathogens mette in evidenza l’efficacia del composto consentito in agricoltura biologica a base di zinco rame e acido citrico che consentirebbe una via alternativa agli abbattimenti degli olivi.

Quest’ultima pubblicazione scientifica relativa al protocollo Scortichini sembra smentire clamorosamente politici, associazioni di categoria, giornalisti/opinionisti e qualche accademico pugliese che si sono ‘impegnati’ nella gestione della faccenda Xylella in Puglia: potremmo quindi dire, senza correre il rischio di aggressioni e ridicoli tentativi di denigrazione, che sono ormai finalmente stramaturi i tempi per un diverso approccio al problema disseccamento e Xylella ?

Oppure la filiera degli stakeholder ( ‘titolare di una posta in gioco’, vale a dire chi è portatore di interessi  nei confronti di una iniziativa economica, una società o un qualsiasi altro progetto, ndr) locali continuerà a snobbare anche quest’altro importante studio? Si vuole completare l’opera di devastazione portata avanti da anni nel nome di Xylella fastidiosa e supportata da provvedimenti normativi schiacciati sempre sulla stessa impostazione che non ha ancora prodotto soluzioni efficaci ma tante lacerazioni e devastazioni?

 

Dalla rivista online vglobale.it , che ha subito rilanciato la pubblicazione scientifica in questione, leggiamo questo importante passaggio:

Qualcuno dovrà pur spiegare perché è stata intrapresa una direzione contraria alle evidenze scientifiche prodotte da studi interdisciplinari che dimostravano, da tempo, che la convivenza con Xylella era possibile con un approccio di facile gestione, ecosostenibile e dal costo contenuto.

In questo studio abbiamo ulteriormente analizzato le proprietà battericide del biofertilizzante a base di zinco, rame ed acido citrico nei confronti di Xylella fastidiosa, estendendo l’analisi a tutte le sottospecie del patogeno, inclusa la «pauca» che è quella associata al deperimento dell’olivo nel Salento.

Il composto ha mostrato notevoli capacità battericide nei confronti di tutte le sottospecie del batterio inibendo la crescita di Xylella anche quando molto diluito.

Tale prodotto ha anche avuto effetto positivo nel ridurre notevolmente i biofilm prodotti dal patogeno, che sono quelli che provocano i noti avvizzimenti dell’albero. Viene, quindi, confermata ed estesa la notevole capacità inibitoria del composto nei confronti di Xylella fastidiosa.》

 

Occorre anche e nuovamente ribadire che, oltre al metodo Scortichini, ci sono altre pubblicazioni scientifiche riguardanti altri tipo di approccio.

Per esempio lo studio pubblicato sulla rivista Crop Protection (**) a firma di Cariddi, Bruno e Botrugno, evidenzia l’efficacia di un composto a base di oli vegetali ed estratti di specie botaniche multiple più sodio e idrossido di calcio, e zolfo, attivato con bicarbonato di sodio.

Ma ci sono anche molti oliveti in trattamento con consorzi microbici, micorrizici,  composti organici che potrebbero riservare risposte sorprendenti grazie alla capacità di intervento integrato terreno/pianta e che sono oggetto della sperimentazione del professor Giusto Giovannetti e dei suoi team.

 

Tutto questo per dire che c’è una moltitudine di persone che si stanno muovendo in modo diverso da come sembra aver già deciso la politica e lo stanno facendo investendo risorse ed energie proprie.

Ma se la politica continua a negare tutto questo lavoro, ed i risultati ottenuti anche con evidenze scientifiche, allora vuol dire che la distruzione dell’olivicoltura autoctona e la conseguente devastazione del territorio non è imputabile soltanto ai patogeni delle piante.

______

Crocifisso Aloisi è il referente regionale per la Puglia di M24A Equità, e consigliere comunale del Comune di Galatone con delega all’agricoltura______

Qui lo studio pubblicato dalla rivista scientifica Pathogens (*)
https://www.mdpi.com/2076-0817/10/1/85

Qui invece lo studio pubblicato sulla rivista Crop Protection (**)
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0261219420302210

 

______

L’APPROFONDIMENTO nei nostri due articoli del 22 marzo e del 1 dicembre 2018, quando il professor Marco Scortichini aveva già avviato le sue sperimentazioni di cura

UNA SPERANZA SCIENTIFICA, PER SALVARE L’ OLIVICOLTURA TRADIZIONALE E SCONGIURARE LE ERADICAZIONI. A leccecronaca.it MARCO SCORTICHINI ESPONE LE SUE RISPOSTE A CHI HA AVANZATO DUBBI. INTERESSATI

 

XYLELLA / LE SPERIMENTAZIONI DI SCORTICHINI

 

Category: Cronaca, Politica

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.