CON UN BRIVIDO FELINO, PER iQdB EDIZIONI, ESCE “JORGE”, IL NUOVO LIBRO DEL POETA GRECO SOTIRIOS PASTAKAS
di Chiara Evangelista______
Da tanto tempo
il mio gatto
affila le sue unghie
nella luce.
Prova i suoi denti
sul cielo del tetto.
[…]Lui è un gatto che siede
sul condizionatore d’aria
con gli occhi calmi
poco prima che il motore dell’amore
irrompa nella vita.
Lui viene dall’estate
dalla notte
da una terra bruciata,
il mio gatto
che alza la testa
verso le stelle
e la sua occhiata
si posa su tutto
ma non su di me
che sono andato a dormire
in un’altra stanza.
Un brivido felino, per restare in tema, scorre lungo la schiena nel leggere “Jorge” (iQdB Edizioni, 2018, disponibile su ibs.it e su ordinazione sul sito della casa editrice iQdB Edizioni ), il nuovo libro di quello che giustamente Nicola Vacca, curatore della collana Z, definisce il più grande poeta greco vivente: Sotirios Pastakas (nella foto), 64 anni, di Larissa, in Tessaglia.
I versi sono graffi e unghiate che lacerano l’introspezione egocentrica per poi arrotolarsi su se stessi e leccarsi le ferite del passato ancora aperte. Occhi di gatto che fan da specchio all’animo umano. Con passo felpato, il poeta greco candidato al Nobel costruisce mondi e ponti nei tramonti, sacrificando innanzitutto la sua esistenza personale in nome della poesia.
Il mio gatto ed io
andiamo da una città abbandonata all’altra
È una nostra vecchia abitudine,
mentre l’alba spunta
in un occhio soltanto,
il sinistro del mio gatto
e il mio destro
questi nostri piccoli occhi acquatici
non possono fare una città intera
abitabile da noi due.
Dalla postfazione, Salvatore Marrazzo: “Quella di Sotirios è parola fulminea e accorta. Parola felina. Attutita e felpata. Minuziosa. Più che vera. Sicura e sorniona come i passi di Jorge. Il suo amato gatto. Non più sgraziato né eccedente. Laterale o altro. Soltanto poesia…”.
“La poesia deve essere onesta”, direbbe Saba. Sotirios Pastakas in “Jorge” ci fa scoprire la bellezza della semplicità che diventa complessità, l’ironia che avvolge la malinconia, la poesia che crea empatia. Tutto ciò osservando Jorge, un gatto… Che decide (a volte) di fare il gatto!