LA POLEMICA / A TORRE DELL’ORSO DI SAN LORENZO I TURISTI NON HANNO VISTO STELLE CADENTI, MA LATTINE DI BEVANDE. leccecronaca.it HA SENTITO CHI HA SOLLEVATO IL CASO, E IL SINDACO DI MELENDUGNO MAURIZIO CISTERNINO

| 22 Agosto 2025 | 0 Comments

di Giovanni Gemma ______________

Compito della stampa è informare i cittadini, ma anche raccogliere le preoccupazioni dei cittadini e dar loro un contesto.

È il caso di una cittadina salentina – la signora Michela Pascali – alla quale è capitato uno spiacevole episodio il pomeriggio del 10 agosto. Ha poi pubblicato alcuni post su Facebook e, a seguito di una segnalazione, siamo andati a indagare per capire meglio.

Stando a quanto lei stessa ha spiegato a leccecronaca.it, verso le 18, nella spiaggia libera di Torre dell’Orso, un gruppo di operai «ha iniziato a prendere misurazioni sul terreno con cavi di metallo coperto di gomma, e piantando paletti nella sabbia». Il problema è che costoro hanno lavorato – ci racconta – sollecitando senza grosse premure i bagnanti, i quali non erano stati avvertiti da qualche autorità né tantomeno avevano avuto avvisi in loco da poter leggere.

Con o senza avvertimento, questi operai hanno continuato nel loro lavoro «facendo passare fisicamente i cavi sopra chi stava in spiaggia. Tra gli ombrelloni, sulle borse, persino sopra una persona che stava dormendo, ignara». La signora Michela, per chiarire, ha chiesto chi fossero e per chi stessero lavorando, scoprendo che era in progetto un evento di Red Bull Italia sulla spiaggia libera di Torre dell’Orso per la serata di san Lorenzo – evento che necessitava della costruzione di una struttura temporanea sulla sabbia.

Risentitasi, la signora Michela ha scritto una lettera al sindaco del Comune di Melendugno, pubblicata qui:

https://www.facebook.com/photo/?fbid=10231826612742171&set=pcb.10231826612942176&locale=it_IT

Risentimento nato da una parte per il trattamento riservato sulla spiaggia. Dall’altra, però, nella lettera scrive di motivazioni che potremmo dire politiche (nel senso “buono” della parola), ossia l’opportunità di «colonizzare un ambiente naturale, già martoriato da privatizzazioni e lottizzazioni che poco spazio lasciano alla spiaggia e al suo ecosistema di respirare, per un evento puramente commerciale da tenersi in quel piccolo ed esiguo limbo di arenile lasciato alla balneazione libera.»

Ma, se nessuna autorità pubblica aveva avvisato o era presente, il dubbio potrebbe anche sorgere: si poteva davvero fare? Non solo nella sostanza (che rimane sgradevole per i modi usati), ma almeno nella forma.

leccecronaca.it così ha contattato direttamente il sindaco di Melendugno (dato che una lettera pubblica è buona, però una telefonata è anche meglio), Maurizio Cisternino, cercando di capire: ci siamo riusciti oggi.

Il sindaco ci ha confermato che l’evento «aveva ricevuto tutte le autorizzazioni degli uffici competenti – dal demanio allo sportello delle attività produttive» e – si premura di dirci, per sicurezza ambientale – «ho previsto che le bevande [distribuite gratuitamente dall’azienda; ndr] non venissero vendute in lattina.» Il tutto con apposita ordinanza del Comune. È vero, non c’era forza pubblica a Torre dell’Orso, «e posso capire se ci sono state lamentele» tra i bagnanti, anche se non sono state tante e non ci sono stati episodi di eccezionale gravità.

Cisternino ha quindi confermato che, nelle formalità, tutto è a posto. Rimane la questione di opportunità, dell’evento commerciale sullo spazio pubblico, su una spiaggia libera. Rimane, ma il giudizio lo lasciamo al lettore, alla sua coscienza e alle sue convinzioni. Anche se, sicuramente, il tema è interessante: fino a quanto spot, visibilità, tutela dell’ambiente e beni comuni possono convivere?

Category: Costume e società, Cronaca, Eventi, Politica

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